Principali trend

Il PON agisce in particolare sul driver di sviluppo progettuale per l’applicazione del paradigma “Smart city” per il ridisegno e la modernizzazione dei servizi urbani al fine di migliorare l’esperienza agli utilizzatori delle metropoli (Obiettivi tematici 2 e 4). Alcune città metropolitane hanno compreso l’importanza della pianificazione a strati del capoluogo e l’hanno applicata al modello di governance cittadino, rompendo in questo modo i silos verticali che li hanno contraddistinti ed applicando, così, una riorganizzazione delle deleghe assessorili al fine di integrare le diverse attività tipiche della gestione di una Smart City.

L’analisi dei risultati ha confermato il ruolo centrale che, ad oggi, ricoprono le multiutility per il processo di costruzione delle Smart City. Le multiutility stanno cercando di massimizzare le sinergie intersettoriali, con un aumento delle risorse e dell’efficienza economica ed è per questo motivo che le multiutility, sia locali che nazionali, stanno creando delle apposite divisioni per lo sviluppo delle città intelligenti (a2a Smart City, IREN Smart Solutions, Enel X). Alcune città, ad es. Firenze, stanno attuando dall’alto una riorganizzazione delle utility per favorire l’attuazione dei progetti smart.

Molto importante è il ruolo dei dati e delle piattaforme dati, che ad esempio Roma ha attuato a livello strategico, seguendo il modello di Barcellona, la più avanzata su questo fronte.

Si evidenzia che nonostante sia ancora presente un ritardo delle città italiane rispetto alle principali città europee e mondiali, il grado di innovazione dei comuni capoluogo italiani continua a crescere.

Le grandi città sono favorite se si pensa allo sviluppo di infrastrutture come la banda larga o il car sharing, fortemente influenzate dal mercato e dalle scelte strategiche degli operatori.

Le città medio-piccole, invece, si distinguono in aree dove guida la PA o in ambiti in cui ridotte dimensioni facilitano organizzazione e gestione del servizio (es. Wi-Fi cittadini o raccolta differenziata porta-a-porta).

Nel 2016 si posizionano in cima alla classifica dello Smart City Index i comuni capoluogo delle città metropolitane: Bologna, Milano e Torino occupano il podio; i comuni capoluogo delle città metropolitane del Centro-Nord sono tutte nella prima fascia, mentre Napoli diventa la prima città del Sud, non solo tra le metropoli.

La percentuale di popolazione coperta in fibra ottica nei comuni capoluogo delle città metropolitane è del 96%, mentre negli altri comuni capoluogo non raggiunge il 70%; nel 68% dei comuni capoluogo metropolitani i cittadini possono ottenere dei certificati anagrafici via web, percentuale che si riduce fino al 35% se si prendono in considerazione gli altri comuni capoluogo italiani; e ancora, nel 79% dei comuni capoluogo delle città metropolitane sono presenti servizi di mobilità condivisa, a fronte di 30% dei comuni capoluogo non metropolitani.