Modello a strati utilizzato

Il modello utilizzato analizza le Smart Cities attraverso quattro strati, secondo un’ottica di integrazione orizzontale di infrastrutture e servizi. I quattro strati rappresentano i layer di cui è composta la Smart City e sono quindi stati adottati come metodologia di lettura dello stato dell’arte e delle dinamiche.

1.Il primo strato è rappresentato dalle infrastrutture di base (le reti di telecomunicazioni, dei trasporti, dell’energia, il territorio e l’ambiente, ecc.), che sono l’asset abilitante della Smart City.

2.I dati sull’infrastruttura, sull’ambiente circostante e sui comportamenti degli utenti vengono raccolti dagli oggetti connessi, che costituiscono il secondo strato alla base del processo di erogazione dei servizi. I dati provengono sia da sensori sul territorio, sia dai dispositivi personali dei cittadini.

3.Il terzo strato è rappresentato da una piattaforma di delivery dei servizi “cloud based”, in grado di sfruttare gli Open Data che vengono pubblicati dalla PA e la mole di dati generata dai sensori (Big Data) e di elaborare tutto ciò per fornire informazioni utili al miglioramento dei servizi esistenti e alla creazione di nuovi servizi.

4.Il quarto strato è quello delle applicazioni e servizi, che rappresenta il punto di contatto con gli utenti finali. I servizi sono tipicamente forniti tramite applicativi mobile e web, consentendo un’erogazione on-demand e basata sulla geolocalizzazione, grazie per esempio alle tecnologie GPS.

Si sono evidenziati due particolari punti rilevanti:

A. i progetti verticali autonomi sono delle monadi non scalabili e difficilmente replicabili, quindi non aiutano la crescita delle iniziative

B. la costruzione della smart city deve avvenire in modo ordinato ed equilibrato tra i layers, in un dialogo innovativo e insieme costruttivo tra diversi soggetti, pubblici e privati

Completano la lettura 3 ambiti aggiuntivi:

a) Smart Citizen: cioè i comportamenti smart dei cittadini (risparmio energetico, domanda di mobilità alternativa, alfabetizzazione digitale, ecc.) e l’impatto sulla qualità dei servizi;

b) Visione & Strategia: cioè la capacità di pianificazione urbana (PAES, PUMS, incentivi normativi, ecc.)

c) Smart Economy: cioè l’ecosistema di innovazione (start-up, PMI Innovative, incubatori, fab-.lab, co-working, ricerca tecnologica, addetti all’economia creativa, digitale, ICT, ecc.)

Questi 3 strati rappresentano i 3 attori della città: cittadini, amministratori, imprese.