Pronto intervento sociale (P.R.I.S)

Descrizione dell'intervento

Il progetto prevede l'attivazione di un servizio di pronto intervento, , finalizzato a mettere tempestivamente in sicurezza le situazioni di marginalità più urgenti. Il progetto si rivolge a persone non residenti e non stabilmente dimoranti. L’obiettivo è quello di intercettare nei tempi più brevi possibili le richieste di aiuto, dare una prima risposta che assicuri le necessità vitali alle persone e, al contempo, garantire ai servizi di riferimento il tempo necessario per esaminare le situazioni in base alle competenze di legge.
Il Pronto Intervento Sociale (PR.I.S.) si realizzerà attraverso attività di front office con l'utenza e di back office. Prima dell'avvio sono previste attività formative rivolte sia agli operatori del Servizio sia agli operatori dei Servizi del territorio (pubblici e privati) coinvolti.
Il Servizio sarà coordinato dalla Direzione Coesione Sociale che si avvarrà della collaborazione di un soggetto esterno individuato con procedura ad evidenza pubblica.
Il Servizio di PR.I.S. dovrebbe portare ad un alleggerimento del lavoro di emergenza dei servizi poiché rappresenta un primo filtro delle richieste di aiuto dell'utenza; d'altra parte però il PR.I.S. richiederà ai servizi un nuovo modo di lavorare, che favorisca la risposta - orientamento in tempi brevi, e quindi anche una formazione ad hoc degli operatori coinvolti. A tal fine l’avvio del Servizio di Pronto Intervento Sociale sarà preceduto da un lavoro di progettazione dettagliata al fine di individuare sia gli aspetti tecnico-gestionali, anche in termini di riorganizzazione comunale, sia gli aspetti amministrativo-procedurali (procedure, eventuale esternalizzazione del servizio, atti necessari, eccetera).
È previsto inoltre un intenso lavoro di coordinamento e la stesura di procedure, protocolli e accordi con tutti i soggetti coinvolti: , Polizia locale, associazioni di volontariato, Servizi Sociali e alla persona del territorio pubblici e privati, Emergency, centri di prima accoglienza e altre strutture ricettive del territorio comunale e non.
L'attivazione di servizi quali il PR.I.S. è coerente con le Linee guida sulla grave emarginazione adulta, adottate dal Ministero nel dicembre 2015, che hanno fornito gli indirizzi ai diversi livelli di governo per assicurare interventi organici e strutturati per le persone senza dimora e con particolari fragilità, sostenendo l’adozione di un modello strategico integrato di intervento dei servizi sociali. Inoltre l'attivazione di servizi quali il PR.I.S. è prevista dall'art.22 della legge 328/00, che lo indica quale livello essenziale di assistenza da garantire in ogni ambito territoriale nei confronti di soggetti che versino in situazioni di emergenza e urgenza sociale. Per emergenza s'intende quella situazione di vita che comporta un bisogno improcrastinabile collegato alla soddisfazione di diritti primari, di sussistenza e relazione, in situazioni di privazione o allontanamento dal nucleo per i minori, anziani o adulti, disabili. In ambito comunale tale azione si inserisce in una strategia più generale di lotta alla povertà che coinvolge soggetti istituzionali e non del territorio (tavolo cittadino senza dimora, Associazioni, Forze dell'Ordine, IPAB, Centri di prima accoglienza ecc…).
L'intervento si inserisce nell'Azione 3.2.2. del Programma che sostiene l’attivazione e il rafforzamento della rete di servizi a bassa soglia e di pronto intervento sociale dedicati alle persone senza dimora non residenti e non stabilmente dimoranti.
Le attività realizzate nell'ambito del Pronto Intervento Sociale si integreranno con quelle dell'intervento 3.2.2 b “interventi per l'inclusione sociale dei senza dimora”.
Più in generale il PR.I.S., costituendo un dispositivo finalizzato a mettere tempestivamente in sicurezza le situazioni di emergenza sociale, anche abitativa, mira a dare una risposta immediata ai bisogni primari delle persone senza dimora o temporaneamente prive di alloggio tramite servizi di pronta e prima accoglienza svolti in strada o in strutture di facile accessibilità. L’integrazione con l’operazione VE.3.1.1.a “Agenzia per la Coesione Sociale” quale punto di accesso unico per il disagio e la povertà abitativa garantisce quindi, in una logica di Housing First, il maggior grado di inclusione sociale possibile per ciascuna persona in stato di bisogno.
Inoltre, il Pronto Intervento Sociale sarà attivato grazie al sostegno integrato dell’Asse 4- FESR per le componenti strutturali (ristrutturazioni, acquisizione di forniture, ecc.) nell’ambito di strategie integrate di azione locale.
In coerenza con il Programma il Pronto Intervento Sociale prevede azioni di messa a sistema fra le varie competenze e i vari uffici, formazione di personale qualificato, orientamento ai servizi ma anche azioni di pronto intervento strutturate per accogliere il disagio, inoltre le azioni saranno integrate con azioni di unità di strada previste in altri progetti.
Si ipotizza un intervento che risponda tempestivamente alla richiesta di aiuto, con funzioni di smistamento e primo filtro rispetto alla rete di servizi cittadini ed eventuale pronta accoglienza.
Si prevedono i seguenti servizi offerti nella logica del vedi-ascolta-tratta: ascolto del problema, analisi integrata e multidimensionale del bisogno (abitativo, alimentare, sanitario, economico, sociale in genere), orientamento rispetto alla rete dei servizi cittadini e, laddove necessario, accoglienza notturna per tempi brevi (massimo 5 notti).
Le spese previste riguardano: spese di supporto alla progettazione, spese di personale, alloggio, aiuti di emergenza, attività di formazione e supervisione.
Il servizio di progettazione sarà affidato tramite procedura di evidenza pubblica.
In seguito alla riorganizzazione del Comune di Venezia si stabilirà se la gestione sarà a gestione diretta o tramite affidamento ad un soggetto esterno. L'eventuale selezione del soggetto esterno avverrà mediante procedura ad evidenza pubblica.
In seguito alla riorganizzazione del Comune di Venezia sarà avviata una prima fase sperimentale del PrIS con personale dipendente del Comune di Venezia con le seguenti finalità:
• sperimentare in scala ridotta il modello degli interventi in emergenza che poi sarà ampliato con l’affidamento ad un soggetto giuridico esterno;
• sperimentare e perfezionare la modulistica specifica e parametrizzare gli strumenti in uso agli operatori in funzione dell’introduzione del nuovo sistema informativo acquisito grazie all’Asse 1 del Piano Operativo;
• sperimentare i protocolli operativi tra Servizi e Settori in riferimento alla segnalazione dei casi in emergenza e alla loro successiva presa in carico superata la fase emergenziale;
• costruire tutte le azioni preliminari per un pieno sviluppo del dispositivo di emergenza promosso dall’operazione Ve3.2.2.a “Pronto Intervento Sociale” del Piano Operativo PON Metro 2014-2020 (verifica dei potenziali Enti segnalanti nel territorio, formazione del team operativo, censimento delle risorse territoriali utilizzabili).


Città

Venezia

Codice Progetto

VE3.2.2.a

Ambito

Azione

Azione 3.2.2

Soggetto attuatore

Comune di Venezia

Codice Unico Progetto - CUP

F79J16000470007

R.U.P.

Alberto Favaretto

Data inizio

01-04-2017

Data fine

01-12-2023

Avanzamento finanziario

Importo Programmato

€ 867.400,00

Importo Ammesso A Finanziamento

€ 867.400,00

Importo Giuridicamente Vincolante

€ 867.400,00

Importo Erogato

€ 752.909,48

Photogallery

Foto non disponibili

Documentazione

Servizio