Descrizione dell'intervento
Grazie all'intervento sono state ristrutturate e riqualificate tre strutture confiscate alla mafia da destinare all’accoglienza delle donne vittima di violenza.
- l’immobile A è composto da 2 appartamenti riuniti in un’unica unità immobiliare per una complessiva area di 150 mq suddivisi in 3 camere da letto,2 bagni, un ampio salone all’americana, una cucina abitabile ed una lavanderia;
- l’immobile B è un appartamento di ca.150 mq suddivisi in una cucina abitabile, un ampio salone, un disimpegno, due camere matrimoniale, una camera singola e doppi servizi;
- l’immobile C di ca. 250 mq suddivisi in un doppio ingresso, 5 camere da letto, 3 bagni, una cucina, e ripostigli.
Gli appartamenti possono ospitare le donne ed eventuali figli minori –garantendo quindi la continuità genitoriale - e sono stati progettati spazi per la socializzazione e i momenti di vita in comune, necessari anche per l'erogazione di servizi destinati al recupero dell’autonomia, alla piena integrazione nella comunità e al superamento delle situazioni di criticità.
Le linee di intervento presentate sono in linea con i principali indirizzi normativi regionali, nazionali ed europei volti a contrastare la violenza contro le donne e a promuovere azioni di prevenzione, assistenza e di sostegno finalizzate all’empowerment e all’inclusione socio-lavorativa delle donne vittime di violenza o potenzialmente tali.
I dati raccolti in 4 Centri Antiviolenza dal 1997 al 2012 danno il senso della corposità del problema (8.858 ospiti e nel solo 2012 sono state 1012 le donne accolte) e una lettura “socio - relazionale” di alcuni degli ultimi dati rilevati (476 coniugate, 78 separate, 17 divorziate, 64 conviventi, della quali 637 italiane) mette in evidenza la necessità non solo di offrire uno “spazio” fisico, ma anche di ricreare un network di appartenenza che garantisca un periodo minimo di permanenza nei centri a favore di un reintegro globale e multidimensionale nella vita sociale e comunitaria.
Per questo sono state implementate una serie di azione con risorse dell'Asse 3, tra cui la costituzione di una rete di servizi già esistenti in modo da poter offrire un panorama più completo di azioni che possano da un parte sostenere le donne in un concreto percorso di fuoriuscita dalla violenza domestica attraverso l’attivazione di servizi specifici (orientamento informativo/formativo ai servizi ed al lavoro, sostegno psicopedagogico, sostegno alla genitorialità, inserimento scolastico ecc.); dall’altra diventare stabili connettori di sistemi comunitari.
- l’immobile A è composto da 2 appartamenti riuniti in un’unica unità immobiliare per una complessiva area di 150 mq suddivisi in 3 camere da letto,2 bagni, un ampio salone all’americana, una cucina abitabile ed una lavanderia;
- l’immobile B è un appartamento di ca.150 mq suddivisi in una cucina abitabile, un ampio salone, un disimpegno, due camere matrimoniale, una camera singola e doppi servizi;
- l’immobile C di ca. 250 mq suddivisi in un doppio ingresso, 5 camere da letto, 3 bagni, una cucina, e ripostigli.
Gli appartamenti possono ospitare le donne ed eventuali figli minori –garantendo quindi la continuità genitoriale - e sono stati progettati spazi per la socializzazione e i momenti di vita in comune, necessari anche per l'erogazione di servizi destinati al recupero dell’autonomia, alla piena integrazione nella comunità e al superamento delle situazioni di criticità.
Le linee di intervento presentate sono in linea con i principali indirizzi normativi regionali, nazionali ed europei volti a contrastare la violenza contro le donne e a promuovere azioni di prevenzione, assistenza e di sostegno finalizzate all’empowerment e all’inclusione socio-lavorativa delle donne vittime di violenza o potenzialmente tali.
I dati raccolti in 4 Centri Antiviolenza dal 1997 al 2012 danno il senso della corposità del problema (8.858 ospiti e nel solo 2012 sono state 1012 le donne accolte) e una lettura “socio - relazionale” di alcuni degli ultimi dati rilevati (476 coniugate, 78 separate, 17 divorziate, 64 conviventi, della quali 637 italiane) mette in evidenza la necessità non solo di offrire uno “spazio” fisico, ma anche di ricreare un network di appartenenza che garantisca un periodo minimo di permanenza nei centri a favore di un reintegro globale e multidimensionale nella vita sociale e comunitaria.
Per questo sono state implementate una serie di azione con risorse dell'Asse 3, tra cui la costituzione di una rete di servizi già esistenti in modo da poter offrire un panorama più completo di azioni che possano da un parte sostenere le donne in un concreto percorso di fuoriuscita dalla violenza domestica attraverso l’attivazione di servizi specifici (orientamento informativo/formativo ai servizi ed al lavoro, sostegno psicopedagogico, sostegno alla genitorialità, inserimento scolastico ecc.); dall’altra diventare stabili connettori di sistemi comunitari.
Città
Codice Progetto
RM4.1.1.a
Ambito
Azione
Soggetto attuatore
Roma Capitale
Codice Unico Progetto - CUP
R.U.P.
Maurizio Di Tosto Antonella Caprioli
Data inizio
01-10-2016
Data fine
01-03-2020
Avanzamento finanziario
Importo Programmato
€ 399.562,56
Importo Ammesso A Finanziamento
€ 395.154,02
Importo Giuridicamente Vincolante
€ 395.154,02
Importo Erogato
€ 395.154,02
Photogallery
Foto non disponibili
Documentazione
Documenti non disponibili