L’intervento consegue un duplice obiettivo: da una parte intende recuperare un’area fantasma, priva persino di sottoservizi, mai integrata all’interno del centro cittadino seppur limitrofa allo stesso; dall’altra intende recuperare spazi rivolti alla socializzazione potenziando le strutture che insistono sulla stessa che saranno luogo di attività promosse dall’asse 3. L’area oggetto dell’intervento, infatti, si colloca nel centro della città di Reggio Calabria, in un’area a forte vocazione turistica e di aggregazione sociale. L’area è caratterizzata dalla vicina presenza di numerose strutture rivolte alla socializzazione, alla cultura, all’inclusione sociale ed anche al richiamo turistico: il Museo della Magna Grecia, il Lido Comunale, l’Area Lido, il Museo dello Strumento musicale, licei e scuole medie.
Il Progetto è caratterizzato dal tema delle piazze e della scalinata di collegamento, trattato in modo che ognuno degli oggetti detti costituissero un sistema architettonico in cui le differenti funzioni svolte da ciascuno di essi possano concorrere unitariamente alla risoluzione del problema di rigenerazione di spazi abbandonati e degradati, fino ad ora preclusi alla fruizione della collettività e, quindi, praticamente inesistenti, utilizzati solo come spazio del degrado e dell’incuria connessione.
La configurazione del sistema delle piazze apre a differenti possibilità d’uso e di fruizione e determina un’occasione di ri-unione tra il mare e la città e nuove possibilità attrattive sia per il Lido Comunale che per il cinema-teatro; la piazza superiore è stata progettata in modo che possa divenire un nuovo luogo focale per la città dal quale si diramano nuovi e rinnovati percorsi urbani.