WAY-Welfare Activity for Young

Descrizione dell'intervento

Partendo dal presupposto che l’intreccio tra povertà, marginalità, disagio sociale, illegalità e criminalità possono essere interrotte dalla capacità delle comunità di generare senso di appartenenza e identità, è necessario lavorare direttamente sui territori con azioni integrate che, generando massa critica, possano rompere i meccanismi che alimentano e sostengono disagio ed esclusione. L’Amministrazione deve garantire pertanto azioni di sostegno che consentano di completare un progetto che abbracci non solo il soggetto diretto beneficiario del percorso di inclusione attiva ma che intervenga anche sul contesto familiare. La letteratura e le statistiche, specialmente al sud, insegnano che la c.d. segregazione in ingresso al mondo del lavoro colpisce le donne ed ancor più i soggetti la cui famiglia si trova in particolari condizioni di fragilità per la presenza di figli o persone anziane con disabilità. Le stesse persone, ed in particolare i giovani in condizioni di disabilità, rappresentano un target da attenzionare particolarmente per poter garantire il necessario supporto all’autodeterminazione, alla formazione ed all’inserimento lavorativo che si integri con le previsioni legislative vigenti in merito di tutela al lavoro di questo particolare segmento di popolazione. Ancora oggi molte aziende preferiscono accollarsi le sanzioni previste dalla legge 68/99 piuttosto che accogliere in organico persone diversamente abili. Le attività di cui alla presente scheda sono pertanto orientata ad attivare dei servizi dedicata a soggetti in condizioni di vulnerabilità ed a rischio marginalità sociale ed economica, intervenendo con specifici presidi in aree degradate in sinergia con le altre attività previste dall’Asse 3 su azione 3.1.1 e 3.3.1.
Il progetto sarà in particolare orientato a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani in condizioni di particolare disagio individuale e/o familiare secondo l’approccio multidimensionale del bisogno. Attraverso percorsi e attività di accompagnamento, coaching e formazione, saranno sostenuti percorsi integrati che valorizzino le misure di inclusione passiva se ed in quanto fattori abilitanti di un più ampio percorso integrato di inserimento lavorativo e pertanto secondo una visione orientata alle politiche di inclusione attiva con effetto moltiplicatore delle risorse impegnate.
Saranno attenzionati, in prima istanza, i soggetti le cui condizioni di precarietà riguardano anche la marginalità abitativa ed il contesto urbano negli ambiti target di risanamento o quartieri degradati, in via prevalente ma non esclusiva.
L’Amministrazione prevederà anche azioni di potenziamento dei servizi erogati grazie anche all’acquisto di mezzi per il trasporto dei soggetti inseriti nei percorsi di accompagnamento che saranno esclusivamente destinati per l’erogazione dei servizi oggetto della presente scheda. Il modello sarà quello della COSTITUZIONE dei PATTI TERRITORIALI e PROSSIMITA’ diffusa dei SERVIZI SOCIALI per lo sviluppo di risorse potenziali per affrontare in modo innovativo aspetti e settori del disagio sociale da tradurre e far transitare ad attività propositive e produttive.
A supporto di tutte le Azioni previste:
• I Centro Socioeducativi (ex CAG) di cui alla scheda ME3.3.1.b del PON Metro;
• Gli Sportelli sociali di cittadinanza finanziati con l’azione 4 del Piano sociale di Zona (Legge 328/2000).
Tutto ciò in rete con altri servizi di prossimità. Il progetto consentirà di intervenire:
• su specifiche “aree bersaglio”, individuate prevalentemente, ma non esclusivo, negli ambiti di risanamento o zone limitrofe sulle quali concentrare le azioni progettuali;
• sull’integrazione, a livello Banca Dati e servizi informativi, con le azioni previste dall’Asse 1, Pon Inclusione e Piano di Zona per la creazione del PUA, ed una piattaforma collaborativa per l’incontro tra domanda e offerta di innovazione sociale (fabbisogni e idee progettuali);
• sulla selezione di idee progettuali in grado di realizzare una vera integrazione e valorizzazione tra inclusione passiva ed inclusione attiva grazie anche percorsi di accompagnamento e coaching (con formazione specialistica, anche su tematiche organizzative, finanziarie, ecc.) dedicati a sostenere l’evoluzione delle idee progettuali;
• sull’effettivo startup dei nuovi servizi che a seconda della tipologia e del caso specifico potrà in futuro auto-sostenersi, ricevere contributi da altri soggetti donatori per finalità sociali e pertanto consentire l’aggiornamento del Piano Comunale per l’erogazione dei servizi sociali a valere sul bilancio dell’Ente secondo principi di efficienza ed efficacia.
L’azione prevede altresì la progettazione ed erogazione di borse lavoro per l’inserimento / re-inserimento lavorativo volte all’attuazione di interventi puntuali su specifici settori dei servizi e del decoro urbano sul modello dei “Cantieri di Servizio” o similari. L’obiettivo è di sostenere economicamente e psicologicamente i soggetti destinatari contribuendo all’acquisizione di competenze spendibili al di fuori del circuito di protezione dell’Amministrazione.


Città

Messina

Codice Progetto

ME3.3.1.a

Ambito

Azione

Azione 3.3.1

Soggetto attuatore

Comune di Messina

Codice Unico Progetto - CUP

F41I17000140006

R.U.P.

Pasquale Tripodo

Data inizio

31-01-2018

Data fine

31-12-2022

Avanzamento finanziario

Importo Programmato

€ 4.682.693,97

Importo Ammesso A Finanziamento

€ 8.000.000,00

Importo Giuridicamente Vincolante

€ 4.783.734,49

Importo Erogato

€ 4.494.469,43

Photogallery

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Documentazione

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