Il progetto a Monte Scarpino consiste nell'installazione di un campo fotovoltaico da circa 1.5 MW sulle superfici delle ex discariche di Scarpino 1 e Scarpino 2. L'obiettivo è trasformare la discarica in un sito energeticamente autosufficiente, diminuendo drasticamente la dipendenza da fonti energetiche esterne. Questa iniziativa mira a rendere il sito della discarica di Monte Scarpino autosufficiente dal punto di vista energetico, riducendo significativamente la necessità di acquistare energia elettrica esterna. L'energia generata sarà utilizzata per le operazioni quotidiane del cantiere e per alimentare sia l'impianto di depurazione del percolato SIMAM2 sia il nuovo impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB). In linea con gli obiettivi di transizione ecologica e la riduzione delle emissioni di CO2 del 55% entro il 2030, l'energia prodotta sarà completamente derivata da fonti rinnovabili. Il progetto attuale di capping della discarica, che prevede la copertura con uno strato di terreno vegetale come parte del piano di gestione post-operativa, potrebbe essere modificato per integrare il campo fotovoltaico. La valutazione di fattibilità tecnico-economica ha esaminato la fattibilità del progetto, considerando l'adattamento alla geomorfologia delle scarpate e pendii delle discariche. Sono stati analizzati diversi aspetti come la posizione ottimale, l'esposizione e l'inclinazione dei pannelli solari in relazione all'irraggiamento solare, oltre alla scelta dei moduli fotovoltaici più adatti e delle soluzioni strutturali per l'ancoraggio dei pannelli. Con l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni per modificare il progetto di capping attuale, si procederà con l'implementazione del campo fotovoltaico, progettato per migliorare l'efficienza energetica del sito e contribuire alla sostenibilità ambientale dell'area.