Parco Urbano nel quartiere Librino – Piste ciclabili

Descrizione dell'intervento

L’obiettivo principale dell’intervento è quello di favorire la mobilità su bicicletta in città, abbassando i volumi di traffico su autovettura privata, decongestionando la rete viaria urbana e innalzando il livello di vivibilità dell’ambiente urbano.
Il Comune di Catania in data 30.04.2016 ha stipulato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri il “Patto per lo sviluppo della Città di Catania” finalizzato allo sviluppo economico e produttivo dell’area metropolitana nonché alla sostenibilità ambientale ed alla sicurezza del territorio. Nel suddetto “Patto” sono stati identificati gli interventi prioritari e gli obiettivi da conseguire. Nel settore “Ambientale” vi è un intervento denominato “Parco Urbano” suddiviso in due lotti di cui uno è il presente.
Detto intervento è stato previsto in quanto l’area versava in grave degrado ed anche i lavori già predisposti, a causa dell’incuria e l’abbandono causato dalla mancanza di completezza, creando un problema reale per la sicurezza e la salute.
La mobilità ciclistica è un’esigenza in linea con l’orientamento nazionale ed europeo volto ad incrementare l’uso della bicicletta che, in quanto mezzo di trasporto alternativo, contribuisce fortemente al miglioramento dell’ambiente e salvaguardare il territorio.
La bicicletta infatti, contribuisce al decongestionamento del traffico, ad abbassare i livelli di inquinamento acustico, consente la salvaguardia del benessere fisico, favorisce in maniera significativa gli spostamenti di utilità quotidiana, e gli interscambi di socializzazione e svago, dei e tra i cittadini residenti.
Lo scopo principale delle Piste ciclabili realizzate attraverso il progetto, non è solo lo svago per passeggiare, ma soprattutto la realizzazione di sistema ciclabile di utilità quotidiana inserita nel tessuto urbano, che agevola gli spostamenti dei cittadini all’interno del quartiere favorendo una mobilità alternativa del tipo lento.
IL PARCO E LA PISTA CICLABILE
Il parco di Librino come già descritto è l’asse generatrice di tutto il quartiere, esso è composto di un’area di verde naturale che garantisce il collegamento pedonale e ciclabile, tra tutti i dieci nuclei attraverso delle spine verdi che in essa confluiscono.
E’ perimetrato dal viale S. Teodoro e si articola in stretto contatto con le residenze che hanno l’accesso diretto nell’area che sarà attrezzata con spazi verdi naturali e zone per il gioco dei bambini, per la sosta e il tempo libero ed è attraversato longitudinalmente dalla pista ciclabile che lo rende fruibile e lo collega al sistema ciclabile di tutto Librino.
L’intervento in oggetto riguarda la progettazione di un tratto di strada per rispondere alla domanda di mobilità individuata all’interno del Piano di zona Librino. La pista ciclabile è stata contornata da marciapiedi che hanno il duplice scopo di permettere il transito pedonale e di operare un efficace confinamento della strada.
La realizzazione di una pista ciclabile in prossimità del polo sportivo S. Teodoro già parzialmente attivo e dove è prevista la realizzazione di uno stadio per il rugby e il calcio consente, oltre a rispondere alla necessità di difendere e di diffondere l'utilizzo della bicicletta quale mezzo di trasporto primario, di soddisfare anche gli spostamenti sistematici e di accesso ai servizi e non solo per quelli ricreativi o sportivi o di brevissimo raggio. La pista ciclabile progettata consente anche il collegamento tra la Spina Verde del nucleo C e le aree attorno ai campi sportivi, sarà affiancata da un marciapiede pedonale che consente anche la possibilità di istituire un percorso pedonale nell’ambito del quartiere. La pista ciclabile di lunghezza di circa 1000 metri si adagia anche a manufatti esistenti rendendoli tra di loro collegati, infatti la pista per un tratto attraverserà il parcheggio posto in prossimità del lotto L12-L13, poi si adagerà sul parcheggio esistente presso la scuola su via San Teodoro.
Come insegnano le esperienze nordeuropee infatti, lo sviluppo della ciclabilità deve basarsi, oltre che sullo sviluppo di specifiche attrezzature ad essa dedicate, anche sulla costruzione di un contesto più complessivo, urbanistico-normativo, sociale-culturale che sia nel suo insieme favorevole all'uso della bicicletta.

Per la progettazione degli itinerari ciclabili e gli elementi di qualità delle diverse parti degli itinerari medesimi si è fatto riferimento a quanto indicato nel “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili” (D.M. 30.11.1999, n. 557 - G.U. 26.09.2000), per il raggiungimento degli obiettivi fondamentali di sicurezza e di sostenibilità ambientale della mobilità: obiettivi che devono essere perseguiti in maniera organica, valutando di volta in volta le strategie e le proposte che meglio rispondono agli stessi.
Gli itinerari ciclabili posti all’interno del centro abitato o di collegamento con i centri abitati limitrofi si sviluppano in sede riservata possono essere utilizzati per esigenze prevalentemente legate alla mobilità lavorativa scolastica quale sistema alternativo di trasporto per la risoluzione anche se parziale dei maggiori problemi di congestione del traffico urbano locale.
Le piste ciclabili sono del tipo bi-direzionale con una larghezza complessiva di 1,50+1,50 metri. La sezione stradale è affiancata, lungo il lato sinistro, da un muretto basso di circa 50 cm sagomato a forma di sedile, mentre sul lato destra la sezione è completata da un marciapiede pedonale della larghezza di 1,50 metri. Per evitare che la pista venga utilizzata anche da autoveicoli, saltuariamente sono poste nella carreggiata dei paletti dissuasori.
La pavimentazione della carreggiata è realizzata in conglomerato bituminoso colorato. Nel progetto è prevista anche un sistema di smaltimento delle acque meteoriche ed un impianto di illuminazione realizzato con lampade LED. Il marciapiede è rifinito con orlatura e pavimentazione del tipo autobloccante colorata. La pista è completata con una barriera di sicurezza, in calcestruzzo, posta dietro la pista ciclabile che potrà fungere anche da “sedile”.
La pista ciclabile unitamente alla via del parco è l’asse che organizza dall’interno il Parco urbano di Librino.
Questo grande spazio organizzato a parco ha gli accessi prospicenti i parcheggi di viale S. Teodoro ed ha una superficie di mq 410.000 è quindi il più vasto dei dieci nuclei che compongono il piano di Librino e si articola su tre colline e tre valli.
Gli insediamenti agricoli, i relitti di aree coltivate a terrazzamenti, i grossi ceppi isolati esemplari di piante centenarie, costituiscono un riferimento di grande importanza in una città la cui storia comincia oggi e la presenza di luoghi riconoscibili dal sapore familiare, ha un valore che supera di gran lunga la qualità specifica dell’opera stessa.
Si è, quindi, sempre cercato di salvaguardare le zone verdi esistenti che hanno resistito alla mancanza di manutenzione, agli atti vandalici e all’incompatibilità con le esigenze urbane, quindi si è riproposta l’attività agricola inserendo nell’area spazi organizzati ad orti urbani da affidare previa richiesta al Comune a cooperative per coltivarle.
Inoltre queste aree precedentemente attrezzate a verde agricolo, sono per un lungo periodo l’unico “verde”, in quanto il nuovo impianto, oltre non avere un effetto immediato, a causa dei tempi di attecchimento e accrescimento delle nuove essenze, ha anche un tempo di collocazione conseguente a tutte le operazioni che interessano il sottosuolo, come il passaggio delle reti di servizio, e le sistemazioni di superficie.
Per formulare una proposta di riassetto vegetale a scala urbana, quale quella di Librino, è stato essenziale trovare una metodologia di intervento che potesse servire da supporto alla progettazione puntuale dei singoli casi.
È evidente la diversità di condizionamenti che ha un’area destinata alle attività sportive la quale richiede interventi abbastanza rigidi e comunque di supporto all’attività stessa, da una destinata al tempo libero, al gioco dei bambini o rispetto ad una sistemazione stradale che viene percepita a velocità veicolare.
A tali richieste e a molte altre sia formali che funzionali, è stato risposto con interventi nei quali, l’essenza arborea ha costituito l’elemento progettuale. Oltre la bellezza formale, il suo colore, il suo profumo, la sua varietà stagionale, l’albero, il cespuglio, il rampicante o il prato, sono stati valorizzati nella loro essenza funzionale come recinzione o consolidante di scarpate, come filtri visivi, acustici o frangivento, come supporto alla segnaletica stradale o come ombra nei parcheggi, oltre che come riferimento costante e chiave di lettura globale di tutto il quartiere.
Il Parco, pur essendo il supporto alle attrezzature di servizio, costituisce la zona più naturale in memoria del paesaggio preesistente e la sistemazione arborea è quindi caratterizzata dalla varietà delle essenze dando la priorità a quelle che hanno caratteristiche più radicale al territorio.


Città

Catania

Codice Progetto

CT2.2.3.b

Ambito

Azione

Azione 2.2.3

Soggetto attuatore

Comune di Catania

Codice Unico Progetto - CUP

D63D15001670001

R.U.P.

Filippo Maccarrone

Data inizio

01-01-2018

Data fine

31-12-2019

Avanzamento finanziario

Importo Programmato

€ 1.246.829,79

Importo Ammesso A Finanziamento

€ 1.237.897,14

Importo Giuridicamente Vincolante

€ 1.237.897,14

Importo Erogato

€ 1.237.897,14

Photogallery

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Documentazione

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