Il finanziamento ottenuto sarà impiegato per portare avanti un complesso progetto di bonifica nell'area del forte, un sito storicamente utilizzato per attività militari che hanno lasciato una traccia di contaminazione significativa nei terreni superficiali. Le indagini di caratterizzazione preliminari saranno seguite dalla progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi necessari per rimediare agli hotspot di contaminazione, individuati come aree dove i livelli di inquinanti superano di dieci volte i limiti consentiti. Queste attività contaminanti sono state principalmente collegate al passato militare del sito, come il deposito di munizioni e il rimessaggio di mezzi militari, oltre che a pratiche di tiro. La vicinanza del forte con la zona industriale aggiunge un ulteriore livello di complessità, aumentando il rischio di contaminazione secondaria dovuta al deposito atmosferico di sostanze inquinanti come PCB e diossine. Per questo motivo, è stato necessario classificare l'intera area del forte come contaminata, richiedendo l'elaborazione di un progetto di bonifica specifico. Le aree interessate durante gli interventi sono state recintate per prevenire accessi non autorizzati e per garantire la sicurezza pubblica durante i lavori. La realizzazione del progetto è stato essenziali non solo per la decontaminazione, ma anche per restituire queste zone alla fruizione pubblica, eliminando i rischi per la salute e l'ambiente. I lavori di messa in sicurezza sono stati effettuati in tre hotspot ritenuti prioritari: l'area della darsena, l'area utilizzata dagli scout e l'area nei pressi della Statua Quinn. Questi sforzi di bonifica rappresentano passi concreti verso il recupero di un'area gravemente impattata, riconvertendola in un luogo sicuro e accessibile per la comunità.