Descrizione dell'intervento
Obiettivi del progetto sono:
• Migliorare l’efficienza e la tempestività della gestione dei servizi a cittadini, turisti e imprese nella città metropolitana
• Migliorare le condizioni della mobilità pubblica e privata
• Monitorare e migliorare l’efficienza del sistema di trasporti metropolitano
• Monitorare il territorio per migliorarne la sicurezza
• Migliorare i servizi di mobilità e sicurezza urbana in termini di puntualità e tempestività d'intervento.
Venezia è una città di circa 300.000 abitanti, capoluogo della Regione Veneto e della provincia omonima; è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia e conosciuta a questo riguardo come "la Serenissima".
Per le peculiarità urbanistiche e per l'inestimabile patrimonio artistico, Venezia è considerata universalmente tra le più belle città del mondo ed è annoverata tra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'UNESCO.
Ad oggi Venezia è tra le prime tre città italiane con il più alto flusso turistico (in gran parte dall'estero), oltre a circa 6.000 studenti fuori sede (iscritti all’Università Ca’ Foscari e IUAV), 700.000 city users ed una mobilità multimodale pressoché totale (acqua, gomma, ferro, aria e pedonale).
Nel tempo la città ha quindi sviluppato centrali di controllo verticali dei sistemi critici del trasporto pubblico urbano (bus, navigazione, tram) e di quello privato (video-sorveglianza strade, parcheggi pubblici su strada e al coperto, ZTL auto e pullman turismo).
Venezia è anche sede di importanti snodi di vie autostradali, di porto turistico e merci, aeroporto e due stazioni ferroviarie di rilievo internazionale. Inoltre il centro storico di Venezia è frequentato annualmente da milioni di persone che si muovono necessariamente a piedi nelle più di 120 isole pedonali collegate da oltre 400 ponti che compongono il suo centro storico.
Il monitoraggio del traffico pedonale è pertanto una delle componenti essenziali della mobilità urbana.
In virtù di tale complessità, è necessario dotarsi di una centrale unica – la Smart Control Room che integri e raccolga tutti i set di dati di input derivanti dalle centrali di controllo esistenti, ed insieme realizzare quei moduli verticali non esistenti (ad esempio il controllo dei flussi pedonali e la gestione “smart” dei parcheggi pubblici – si vedano interventi VE2.2.1b e VE2.2.1c) e/o aggiornare quelli esistenti ma non più soddisfacenti per le mutate e crescenti esigenze (ad esempio il controllo del traffico acqueo, sia in termini di trasporto pubblico, sia in termini di trasporto privato che di traffico merci).
Venezia, inoltre, essendo una delle Città d'Arte più conosciute al mondo, coniuga indissolubilmente il tema della mobilità con quello della salvaguardia dei beni architettonici e ambientali, nonché quello della sicurezza, anche alla luce delle crescenti minacce terroristiche internazionali, particolarmente a rischio in aree ad alta frequentazione e densità. La SCR, dovrà consentire analisi a più livelli apparentemente scollegati ma - soprattutto in una città come Venezia - profondamente interconnessi tra loro come sicurezza e mobilità.
Pertanto è necessario sviluppare adeguate sinergie - tecnologiche ed organizzative – per realizzare sistemi modulari, interoperabili e polifunzionali, che sappiano sia valorizzare gli investimenti pubblici già sostenuti in città per la rete in fibra ottica comunale e i sistemi di videosorveglianza, sia integrare gli stessi all'interno di un sistema di monitoraggio cittadino completo, che includa la mobilità pubblica e quella privata, oltre al monitoraggio e controllo del territorio.
Nella SCR devono convergere in un unico punto tutte le informazioni derivanti da una pluralità di fonti che devono essere rese interoperabili fra loro, con una tripla finalità:
1. monitorare la mobilità (in tutte le sue forme) e il territorio;
2. intervenire tempestivamente sia in condizioni di emergenza che nella ordinarietà;
3. costituire una base dati crescente, su cui realizzare analisi predittive che consentano una migliore pianificazione dei servizi e degli interventi.
In particolare, relativamente al punto 3) la SCR, quindi, si configura anche come strumento a supporto delle decisioni per il governo della città e per la pianificazione degli interventi. I flussi turistici, l'acqua alta, eventi come il Carnevale, la Mostra del Cinema, o un semplice guasto alla rete tramviaria creano condizioni critiche che richiedono decisioni rapide operate in concerto da più soggetti: Prefettura, organi politici di governo della città, operatori della mobilità, Polizia Locale, aziende di servizi. La SCR deve saper gestire l'emergenza consentendo l'intervento in tempo reale e, allo stesso tempo, utilizzare gli eventi e lo storico dei dati per predire criticità future.
Per la raccolta di tutti i dati necessari, oltre all'aggiornamento e realizzazione di nuove centrali verticali, bisognerà dunque integrare gli attuali sistemi di videosorveglianza con software di videoanalisi, altri strumenti di rilevazione (IoT), insieme a set di dati provenienti da soggetti privati come Trenitalia, Save, Autorità Portuale, ANAS, Autostrade, ecc. per consentire di monitorare capillarmente il territorio e le sue arterie di comunicazione veicolare e pedonale.
La complessità della gestione dei servizi urbani richiede l'orchestrazione degli interventi e una rapidità dei processi decisionali in condizioni di criticità effettiva o potenziale.
E' necessario altresì superare l'illusione che sistemi complessi come quelli di una città possano essere gestiti attraverso la semplice adozione di strumenti informatici che – per quanto sofisticati – non possono sostituirsi alla centralità dell'uomo nei processi decisionali in condizioni critiche quali quelle quotidianamente affrontate in un contesto urbano complesso.
Sotto il profilo organizzativo è necessario passare dalle logiche di servizio a silos – dove ciascun servizio viene gestito in modo autarchico, verso quelle di servizi a rete dove ciascun servizio rappresenta un nodo di una rete in relazione con gli altri nodi e con questi interdipendente.
In questo scenario, la smart control room rappresenta lo spazio fisico condiviso, il cervello del sistema. Alla SCR afferiscono tutti i sistemi rilevanti che compongono il sistema città, così come afferiscono al cervello tutti i sistemi e gli apparati del corpo umano. In questo senso la rete a larga banda – già radicata e in costante sviluppo nell'area urbana e metropolitana – rappresenta il sistema nervoso che mette in relazione - nella smart control room - le informazioni degli altri sistemi e apparati.
Nella SCR, quindi, confluiscono gli apparati di monitoraggio e controllo dei sistemi critici della mobilità urbana e di governo della città, fra cui: le centrali di controllo della rete multimodale del trasporto pubblico locale, i sistemi di videosorveglianza del traffico stradale, la rete semaforica, le telecamere di monitoraggio del traffico acqueo e pedonale, il sistema di videosorveglianza della Centrale Operativa della Polizia Municipale. Da valutare, in fase di progettazione, l’integrazione con altri sistemi di monitoraggio insistenti sulla città, sia rispetto alla mobilità pubblica e privata (Aeroporto, Porto, Ferrovie, ANAS, rete autostradale), sia rispetto altri ambiti di monitoraggio del territorio (MOSE, Sistema Musei).
Nella SCR risiedono i sistemi di gestione dei servizi così come i modelli statistici e predittivi funzionali all’organizzazione ottimale dei servizi.
La control room rende possibile l’assunzione consapevole di decisioni che richiedono il coinvolgimento di più soggetti (enti/aziende) che normalmente operano dalle rispettive sedi ciascuno nel proprio ambito di competenza.
La control room, in altre parole, rappresenta il superamento dalla visione atomica della gestione dei servizi perché una città, come un organismo complesso, non può essere vista unicamente come somma degli elementi o dei sistemi che la compongono, ma deve essere vista come un'entità a sé governata considerando le relazioni tra i diversi elementi che la compongono.
Inoltre, la smart control room consente di mettere a fattor comune i sistemi di monitoraggio e controllo del territorio nonché i servizi tecnico-informatici e la rete con conseguente riduzione dei costi determinati dalle duplicazioni di sistemi.
Le fonti informative della SMART CONTROL ROOM In fase di analisi i soggetti coinvolti di cui integrare le informazioni nella centrale di comando-controllo sono:
• Trasporto Pubblico Comunale ACTV (acqueo, bus, tram, people mover, parcheggi comunali)
• Trasporto Pubblico metropolitano ATVO (solo bus)
• Ferrovia (Italo, Trenitalia, RFI)
• Polizia Locale per traffico stradale privato, traffico acqueo privato e commerciale, traffico pedonale
• Autorità Portuale (traffico acqueo, traffico crocieristico, traffico pedonale/trasporto pubblico crocieristico)
• SAVE (aeroporti e parcheggi)
• Autostrade per l’Italia (Traffico stradale privato)
• ANAS (Traffico provato stradale)
• Veneto Strade e CAV (Regione Veneto, traffico stradale privato)
• MOSE (traffico acqueo e maree)
• Mobilità pedonale e animatori/promotori culturali (musei, Procuratie San Marco, tour operator grandi alberghi)
Le logiche di funzionamento della SMART CONTROL ROOM
Il modello di Centrale Comando e Controllo della Smart Control Room comprende due funzionalità principali:
1. monitoraggio mobilità, territorio e sicurezza;
2. presa in carico di segnalazioni, eventi e gestione processi di risoluzione.
L’infrastruttura software, a corredo di quella di rilevazione in logica IoT (Internet of Things) che si andrà a realizzare (il cuore della SCR) deve garantire l'interazione tra le diverse fonti e moduli verticali, anche facendo fronte alla complessità di provider dati diversi, processi e applicazioni eterogenee. Si renderà quindi necessario un pattern architetturale che supporti l’integrazione di applicazioni distribuite, fonti dati e sistemi legacy e che permetta il disaccoppiamento dei client dai servizi. Si prevederà di installare la piattaforma di Smart Control Room su un’infrastruttura IT basata su tecnologia Cloud che tenga conto delle peculiari caratteristiche dei servizi erogati, tra le quali: continuità e disponibilità di servizio (SLA elevati), flessibilità, scalabilità, affidabilità, sicurezza. I web-services saranno fondamentali nel rispondere a queste esigenze, utilizzando sistemi di orchestrazione (Enterprise Service Bus). Web-services e soluzioni API garantiranno l'esposizione dei sistemi back-end, realizzando sia i servizi che facilitano le integrazioni interne, server-to-server, sia la messa a disposizione di applicazioni web e mobile destinate all'interazione con i city users e l'utenza in genere (infomobilità e alerting).
Il progetto è strutturato nelle 3 macro-azioni di seguito descritte:
1. PPI – PARTENARIATO PER L’INNOVAZIONE
(procedura ai sensi dell’art. 65 del D.lgs. 50/2016 e s.m.i.). Questa azione riguarda l’avvio e l’attuazione della procedura di gara del PPI; il PPI è articolato in 2 fasi e al termine di ciascuna di esse vengono selezionate le soluzioni migliori tra quelle proposte dai concorrenti. Nel dettaglio:
1.1 Fase 1
- “progettazione della soluzione”: prevede la redazione di una progettazione di massima contenente le soluzioni adeguate a soddisfare le finalità del progetto;
1.2 Fase 2
- “redazione della progettazione esecutiva del sistema SCR”: prevede la redazione della progettazione esecutiva del sistema.
Qualora nessun progetto esecutivo fosse soddisfacente o superasse la valutazione tecnico economica della stazione appaltante, il PPI si chiuderà senza un’aggiudicazione e con i soli costi sostenuti per le prime due fasi, per un valore complessivo pari a euro 300.000 + iva;
- “realizzazione del sistema SCR ”: con la valutazione positiva della fase 2 sarà individuato l’operatore che realizzerà il sistema innovativo di Smart Control Room. La fase riguarda le attività di realizzazione del progetto secondo quanto previsto dall’offerta aggiudicataria.
Le succitate fasi del PPI sono accompagnate da un’azione trasversale riguardante la definizione dei requisiti funzionali-prestazionali e dialogo progressivo con i concorrenti (fornitori proponenti): essa consente l'identificazione delle caratteristiche di minima della soluzione ricercata, analisi del grado di innovazione delle soluzioni proposte e monitoraggio della sequenza delle attività di ricerca lungo tutta la procedura; selezione del progetto esecutivo e attività successive di accompagnamento alla realizzazione.
2. INTEGRAZIONE, SUPPORTO ORGANIZZATIVO E ADEGUAMENTO LOCALI
2.1 Attività di integrazione funzionale di tutti i servizi connessi alla centrale di controllo per la gestione della sicurezza e della mobilità della Città di Venezia (definizione dei servizi critici gestiti in modo diretto o indiretto dal Comune; informazioni gestite/gestibili, centrali esistenti, mappatura dei software gestionali in uso), nonché per la comunicazione inbound e outbound verso la cittadinanza attraverso i canali esistenti (ad es. la Piattaforma CzRM -operazione VE1.1.1.g); integrazione con le banche dati dei service providers di servizi correlati (aeroporti, treni, autostrade, etc.); integrazione con sistemi di rilevazione e telecamere a valere su progetto VE1.1.1.e “Piattaforma sicurezza urbana”.
2.2 Attività di supporto organizzativo relative all’analisi dei processi di funzionamento e classificazione delle informazioni “as is”; progettazione di un modello organizzativo a tendere unitamente al disegno degli scambi informativi attraverso la SCR; valutazione degli impatti e definizione del piano operativo di implementazione; definizione dei processi di gestione delle emergenze.
2.3 Opere di adeguamento e allestimento funzionali all’installazione del sistema SCR (inclusi cablaggi) riguardanti: interventi edili di adeguamento locali, interventi in fibra ottica, impiantistica e sistemi di videosorveglianza, varchi elettronici d’accesso, opere accessorie di adeguamento strettamente funzionali all’installazione della SCR.
3. MESSA IN FUNZIONE SCR
Quest’azione riguarda:
3.1 l’avvio del sistema ed i test di funzionamento sui primi servizi e le correlate azioni correttive
3.2 la formazione degli operatori
3.3 apertura ufficiale della control room, azioni di comunicazione sul territorio
3.4 la manutenzione evolutiva.
• Migliorare l’efficienza e la tempestività della gestione dei servizi a cittadini, turisti e imprese nella città metropolitana
• Migliorare le condizioni della mobilità pubblica e privata
• Monitorare e migliorare l’efficienza del sistema di trasporti metropolitano
• Monitorare il territorio per migliorarne la sicurezza
• Migliorare i servizi di mobilità e sicurezza urbana in termini di puntualità e tempestività d'intervento.
Venezia è una città di circa 300.000 abitanti, capoluogo della Regione Veneto e della provincia omonima; è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia e conosciuta a questo riguardo come "la Serenissima".
Per le peculiarità urbanistiche e per l'inestimabile patrimonio artistico, Venezia è considerata universalmente tra le più belle città del mondo ed è annoverata tra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'UNESCO.
Ad oggi Venezia è tra le prime tre città italiane con il più alto flusso turistico (in gran parte dall'estero), oltre a circa 6.000 studenti fuori sede (iscritti all’Università Ca’ Foscari e IUAV), 700.000 city users ed una mobilità multimodale pressoché totale (acqua, gomma, ferro, aria e pedonale).
Nel tempo la città ha quindi sviluppato centrali di controllo verticali dei sistemi critici del trasporto pubblico urbano (bus, navigazione, tram) e di quello privato (video-sorveglianza strade, parcheggi pubblici su strada e al coperto, ZTL auto e pullman turismo).
Venezia è anche sede di importanti snodi di vie autostradali, di porto turistico e merci, aeroporto e due stazioni ferroviarie di rilievo internazionale. Inoltre il centro storico di Venezia è frequentato annualmente da milioni di persone che si muovono necessariamente a piedi nelle più di 120 isole pedonali collegate da oltre 400 ponti che compongono il suo centro storico.
Il monitoraggio del traffico pedonale è pertanto una delle componenti essenziali della mobilità urbana.
In virtù di tale complessità, è necessario dotarsi di una centrale unica – la Smart Control Room che integri e raccolga tutti i set di dati di input derivanti dalle centrali di controllo esistenti, ed insieme realizzare quei moduli verticali non esistenti (ad esempio il controllo dei flussi pedonali e la gestione “smart” dei parcheggi pubblici – si vedano interventi VE2.2.1b e VE2.2.1c) e/o aggiornare quelli esistenti ma non più soddisfacenti per le mutate e crescenti esigenze (ad esempio il controllo del traffico acqueo, sia in termini di trasporto pubblico, sia in termini di trasporto privato che di traffico merci).
Venezia, inoltre, essendo una delle Città d'Arte più conosciute al mondo, coniuga indissolubilmente il tema della mobilità con quello della salvaguardia dei beni architettonici e ambientali, nonché quello della sicurezza, anche alla luce delle crescenti minacce terroristiche internazionali, particolarmente a rischio in aree ad alta frequentazione e densità. La SCR, dovrà consentire analisi a più livelli apparentemente scollegati ma - soprattutto in una città come Venezia - profondamente interconnessi tra loro come sicurezza e mobilità.
Pertanto è necessario sviluppare adeguate sinergie - tecnologiche ed organizzative – per realizzare sistemi modulari, interoperabili e polifunzionali, che sappiano sia valorizzare gli investimenti pubblici già sostenuti in città per la rete in fibra ottica comunale e i sistemi di videosorveglianza, sia integrare gli stessi all'interno di un sistema di monitoraggio cittadino completo, che includa la mobilità pubblica e quella privata, oltre al monitoraggio e controllo del territorio.
Nella SCR devono convergere in un unico punto tutte le informazioni derivanti da una pluralità di fonti che devono essere rese interoperabili fra loro, con una tripla finalità:
1. monitorare la mobilità (in tutte le sue forme) e il territorio;
2. intervenire tempestivamente sia in condizioni di emergenza che nella ordinarietà;
3. costituire una base dati crescente, su cui realizzare analisi predittive che consentano una migliore pianificazione dei servizi e degli interventi.
In particolare, relativamente al punto 3) la SCR, quindi, si configura anche come strumento a supporto delle decisioni per il governo della città e per la pianificazione degli interventi. I flussi turistici, l'acqua alta, eventi come il Carnevale, la Mostra del Cinema, o un semplice guasto alla rete tramviaria creano condizioni critiche che richiedono decisioni rapide operate in concerto da più soggetti: Prefettura, organi politici di governo della città, operatori della mobilità, Polizia Locale, aziende di servizi. La SCR deve saper gestire l'emergenza consentendo l'intervento in tempo reale e, allo stesso tempo, utilizzare gli eventi e lo storico dei dati per predire criticità future.
Per la raccolta di tutti i dati necessari, oltre all'aggiornamento e realizzazione di nuove centrali verticali, bisognerà dunque integrare gli attuali sistemi di videosorveglianza con software di videoanalisi, altri strumenti di rilevazione (IoT), insieme a set di dati provenienti da soggetti privati come Trenitalia, Save, Autorità Portuale, ANAS, Autostrade, ecc. per consentire di monitorare capillarmente il territorio e le sue arterie di comunicazione veicolare e pedonale.
La complessità della gestione dei servizi urbani richiede l'orchestrazione degli interventi e una rapidità dei processi decisionali in condizioni di criticità effettiva o potenziale.
E' necessario altresì superare l'illusione che sistemi complessi come quelli di una città possano essere gestiti attraverso la semplice adozione di strumenti informatici che – per quanto sofisticati – non possono sostituirsi alla centralità dell'uomo nei processi decisionali in condizioni critiche quali quelle quotidianamente affrontate in un contesto urbano complesso.
Sotto il profilo organizzativo è necessario passare dalle logiche di servizio a silos – dove ciascun servizio viene gestito in modo autarchico, verso quelle di servizi a rete dove ciascun servizio rappresenta un nodo di una rete in relazione con gli altri nodi e con questi interdipendente.
In questo scenario, la smart control room rappresenta lo spazio fisico condiviso, il cervello del sistema. Alla SCR afferiscono tutti i sistemi rilevanti che compongono il sistema città, così come afferiscono al cervello tutti i sistemi e gli apparati del corpo umano. In questo senso la rete a larga banda – già radicata e in costante sviluppo nell'area urbana e metropolitana – rappresenta il sistema nervoso che mette in relazione - nella smart control room - le informazioni degli altri sistemi e apparati.
Nella SCR, quindi, confluiscono gli apparati di monitoraggio e controllo dei sistemi critici della mobilità urbana e di governo della città, fra cui: le centrali di controllo della rete multimodale del trasporto pubblico locale, i sistemi di videosorveglianza del traffico stradale, la rete semaforica, le telecamere di monitoraggio del traffico acqueo e pedonale, il sistema di videosorveglianza della Centrale Operativa della Polizia Municipale. Da valutare, in fase di progettazione, l’integrazione con altri sistemi di monitoraggio insistenti sulla città, sia rispetto alla mobilità pubblica e privata (Aeroporto, Porto, Ferrovie, ANAS, rete autostradale), sia rispetto altri ambiti di monitoraggio del territorio (MOSE, Sistema Musei).
Nella SCR risiedono i sistemi di gestione dei servizi così come i modelli statistici e predittivi funzionali all’organizzazione ottimale dei servizi.
La control room rende possibile l’assunzione consapevole di decisioni che richiedono il coinvolgimento di più soggetti (enti/aziende) che normalmente operano dalle rispettive sedi ciascuno nel proprio ambito di competenza.
La control room, in altre parole, rappresenta il superamento dalla visione atomica della gestione dei servizi perché una città, come un organismo complesso, non può essere vista unicamente come somma degli elementi o dei sistemi che la compongono, ma deve essere vista come un'entità a sé governata considerando le relazioni tra i diversi elementi che la compongono.
Inoltre, la smart control room consente di mettere a fattor comune i sistemi di monitoraggio e controllo del territorio nonché i servizi tecnico-informatici e la rete con conseguente riduzione dei costi determinati dalle duplicazioni di sistemi.
Le fonti informative della SMART CONTROL ROOM In fase di analisi i soggetti coinvolti di cui integrare le informazioni nella centrale di comando-controllo sono:
• Trasporto Pubblico Comunale ACTV (acqueo, bus, tram, people mover, parcheggi comunali)
• Trasporto Pubblico metropolitano ATVO (solo bus)
• Ferrovia (Italo, Trenitalia, RFI)
• Polizia Locale per traffico stradale privato, traffico acqueo privato e commerciale, traffico pedonale
• Autorità Portuale (traffico acqueo, traffico crocieristico, traffico pedonale/trasporto pubblico crocieristico)
• SAVE (aeroporti e parcheggi)
• Autostrade per l’Italia (Traffico stradale privato)
• ANAS (Traffico provato stradale)
• Veneto Strade e CAV (Regione Veneto, traffico stradale privato)
• MOSE (traffico acqueo e maree)
• Mobilità pedonale e animatori/promotori culturali (musei, Procuratie San Marco, tour operator grandi alberghi)
Le logiche di funzionamento della SMART CONTROL ROOM
Il modello di Centrale Comando e Controllo della Smart Control Room comprende due funzionalità principali:
1. monitoraggio mobilità, territorio e sicurezza;
2. presa in carico di segnalazioni, eventi e gestione processi di risoluzione.
L’infrastruttura software, a corredo di quella di rilevazione in logica IoT (Internet of Things) che si andrà a realizzare (il cuore della SCR) deve garantire l'interazione tra le diverse fonti e moduli verticali, anche facendo fronte alla complessità di provider dati diversi, processi e applicazioni eterogenee. Si renderà quindi necessario un pattern architetturale che supporti l’integrazione di applicazioni distribuite, fonti dati e sistemi legacy e che permetta il disaccoppiamento dei client dai servizi. Si prevederà di installare la piattaforma di Smart Control Room su un’infrastruttura IT basata su tecnologia Cloud che tenga conto delle peculiari caratteristiche dei servizi erogati, tra le quali: continuità e disponibilità di servizio (SLA elevati), flessibilità, scalabilità, affidabilità, sicurezza. I web-services saranno fondamentali nel rispondere a queste esigenze, utilizzando sistemi di orchestrazione (Enterprise Service Bus). Web-services e soluzioni API garantiranno l'esposizione dei sistemi back-end, realizzando sia i servizi che facilitano le integrazioni interne, server-to-server, sia la messa a disposizione di applicazioni web e mobile destinate all'interazione con i city users e l'utenza in genere (infomobilità e alerting).
Il progetto è strutturato nelle 3 macro-azioni di seguito descritte:
1. PPI – PARTENARIATO PER L’INNOVAZIONE
(procedura ai sensi dell’art. 65 del D.lgs. 50/2016 e s.m.i.). Questa azione riguarda l’avvio e l’attuazione della procedura di gara del PPI; il PPI è articolato in 2 fasi e al termine di ciascuna di esse vengono selezionate le soluzioni migliori tra quelle proposte dai concorrenti. Nel dettaglio:
1.1 Fase 1
- “progettazione della soluzione”: prevede la redazione di una progettazione di massima contenente le soluzioni adeguate a soddisfare le finalità del progetto;
1.2 Fase 2
- “redazione della progettazione esecutiva del sistema SCR”: prevede la redazione della progettazione esecutiva del sistema.
Qualora nessun progetto esecutivo fosse soddisfacente o superasse la valutazione tecnico economica della stazione appaltante, il PPI si chiuderà senza un’aggiudicazione e con i soli costi sostenuti per le prime due fasi, per un valore complessivo pari a euro 300.000 + iva;
- “realizzazione del sistema SCR ”: con la valutazione positiva della fase 2 sarà individuato l’operatore che realizzerà il sistema innovativo di Smart Control Room. La fase riguarda le attività di realizzazione del progetto secondo quanto previsto dall’offerta aggiudicataria.
Le succitate fasi del PPI sono accompagnate da un’azione trasversale riguardante la definizione dei requisiti funzionali-prestazionali e dialogo progressivo con i concorrenti (fornitori proponenti): essa consente l'identificazione delle caratteristiche di minima della soluzione ricercata, analisi del grado di innovazione delle soluzioni proposte e monitoraggio della sequenza delle attività di ricerca lungo tutta la procedura; selezione del progetto esecutivo e attività successive di accompagnamento alla realizzazione.
2. INTEGRAZIONE, SUPPORTO ORGANIZZATIVO E ADEGUAMENTO LOCALI
2.1 Attività di integrazione funzionale di tutti i servizi connessi alla centrale di controllo per la gestione della sicurezza e della mobilità della Città di Venezia (definizione dei servizi critici gestiti in modo diretto o indiretto dal Comune; informazioni gestite/gestibili, centrali esistenti, mappatura dei software gestionali in uso), nonché per la comunicazione inbound e outbound verso la cittadinanza attraverso i canali esistenti (ad es. la Piattaforma CzRM -operazione VE1.1.1.g); integrazione con le banche dati dei service providers di servizi correlati (aeroporti, treni, autostrade, etc.); integrazione con sistemi di rilevazione e telecamere a valere su progetto VE1.1.1.e “Piattaforma sicurezza urbana”.
2.2 Attività di supporto organizzativo relative all’analisi dei processi di funzionamento e classificazione delle informazioni “as is”; progettazione di un modello organizzativo a tendere unitamente al disegno degli scambi informativi attraverso la SCR; valutazione degli impatti e definizione del piano operativo di implementazione; definizione dei processi di gestione delle emergenze.
2.3 Opere di adeguamento e allestimento funzionali all’installazione del sistema SCR (inclusi cablaggi) riguardanti: interventi edili di adeguamento locali, interventi in fibra ottica, impiantistica e sistemi di videosorveglianza, varchi elettronici d’accesso, opere accessorie di adeguamento strettamente funzionali all’installazione della SCR.
3. MESSA IN FUNZIONE SCR
Quest’azione riguarda:
3.1 l’avvio del sistema ed i test di funzionamento sui primi servizi e le correlate azioni correttive
3.2 la formazione degli operatori
3.3 apertura ufficiale della control room, azioni di comunicazione sul territorio
3.4 la manutenzione evolutiva.
Città
Codice Progetto
VE2.2.1.a
Ambito
Azione
Soggetto attuatore
Comune di Venezia
Codice Unico Progetto - CUP
R.U.P.
Marco Mastroianni
Data inizio
01-06-2017
Data fine
01-12-2020
Avanzamento finanziario
Importo Programmato
€ 5.772.588,17
Importo Ammesso A Finanziamento
€ 5.772.588,17
Importo Giuridicamente Vincolante
€ 5.772.588,17
Importo Erogato
€ 5.628.664,51