Il progetto ha istituito centri di riferimento per supportare i cittadini in difficoltà, offrendo un'analisi multidimensionale dei loro bisogni e delineando percorsi integrati personalizzati di supporto. Questo è stato possibile grazie al rafforzamento delle collaborazioni tra la rete di servizi pubblici e il terzo settore, inclusi importanti enti come Caritas, Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo e Fondazione Operti, specializzati nel contrasto alla povertà abitativa. L'iniziativa si è concentrata sul fornire un accompagnamento all'abitare per individui e famiglie in condizioni di fragilità, tramite un approccio che integra supporto sociale, assistenza abitativa e opportunità lavorative, gestito da team multidisciplinari. Questi percorsi mirano all'empowerment, valorizzando le capacità individuali e promuovendo iniziative generative. Per affrontare le problematiche abitative e promuovere l'inserimento sociale e lavorativo, il progetto ha puntato a migliorare il coordinamento tra i diversi ambiti di intervento: sociale, lavorativo, sanitario, abitativo, educativo e formativo. Ciò è stato raggiunto ampliando le reti di collaborazione tra servizi pubblici e soggetti del terzo settore, sia profit che non profit, attivi nel contrasto alla povertà abitativa.