Descrizione dell'intervento
L’azione vuole essere una risposta di protezione e aiuto per le donne vittime di violenza (fisica, sessuale, psicologica), con o senza figli, per le quali si rende necessario l’allontanamento dall’ambiente sociale e familiare in cui è avvenuta la violenza ed il conseguente inserimento in una delle due strutture protette che si istituiscono con il presente intervento.
Si prevede la gestione di:
n.1 struttura di ospitalità in emergenza ad indirizzo segreto per donne sole o con figli/e.
n.1 casa di accoglienza ad indirizzo segreto per ospitalità di II livello di donne sole o con figli/e.
Gli accessi alle strutture di accoglienza ad indirizzo segreto avranno luogo nel rispetto delle procedure adottate dalla Rete antiviolenza territoriale e potranno pervenire dai servizi sociali degli enti locali, dai servizi sanitari dalle forze dell’ordine, dai servizi giudiziari, dal centro antiviolenza.
Il servizio di tipo residenziale “protetto” è funzionante 24 ore su 24. Il piano delle attività è articolato, differenziato e flessibile finalizzato a fornire sia forme di assistenza urgente e primaria, sia la presa in carico per un progetto di vita autonomo.
Per i requisiti strutturali, organizzativi e di funzionamento si rinvia al Decreto Presidente della Regione 31 marzo 2015.
Altre attività rivolte ai destinatari:
- Istituzione di Centri Antiviolenza, come luogo privilegiato di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Fornisce una risposta telefonica in emergenza offre ascolto e sostegno alle vittime in anonimato e senza la richiesta di alcun compenso all’utente; si adopera e per la promozione di iniziative di prevenzione, sensibilizzazione, educazione alla cultura della non-violenza; provvede alla raccolta ed elaborazione di dati; garantisce al suo interno uno staff multidisciplinare adeguatamente formato, e continuamente aggiornato anche grazie allo strumento della supervisione; valuta l’eventuale invio alle comunità protette; garantisce alle donne e ai bambini spazi dedicati e protetti e nella massima riservatezza. Tutto ciò nel rispetto delle procedure adottate salla Rete antiviolenza territoriale con il divieto dio applicazione della tecnica di mediazione familiare, come da normativa in vigore.
Il Centro Antiviolenza, garantendo l’anonimato, la totale riservatezza e nel rispetto della normativa sulla privacy nel trattamento dei dati dovrà realizzare:
1. accoglienza telefonica per il primo contatto, cui risponde personale femminile, per fornire una prima risposta informativa, con particolare riguardo alla messa in sicurezza della donna
2. articolazione di percorsi di uscita dalla violenza su appuntamento con operatrici di accoglienza e con professioniste del diritto e psicologhe, con prestazioni erogate da personale femminile adeguatamente formato e con esperienza pluriennale nella strutturazione di percorsi di uscita dalla violenza così come previsto nel D.P.R.S. n. 96 del 31/03/2015.
I Centri Antiviolenza svolgeranno le seguenti attività previste dal D.P.R.S. n. 96 del 31/03/2015, tra le quali:
a) contatto telefonico per fornire le prime indicazioni utili e una valutazione del rischio;
b) percorsi personalizzati di uscita dalla violenza per favorire nuovi progetti di vita e di autonomia;
c) affiancamento, su richiesta delle vittime, nella fruizione dei servizi pubblici e privati, nel rispetto dell’identità culturale, sessuale e della libertà di scelta di ognuna di esse;
d) colloqui informativi di carattere legale;
e) sostegno al cambiamento e al rafforzamento dell’autostima anche attraverso gruppi di parola, gruppi terapeutici, ecc. condotti da personale specializzato;
f) raccolta e diffusione di dati relativi alla propria utenza;
g) attività di prevenzione e sensibilizzazione;
h) interconnessione con la Rete antiviolenza e coi principali servizi presenti nel territorio e con i Tribunali e le Procure;
i) inserimento nella mappatura del 1522 (numero telefonico governativo).
Si prevede la gestione di:
n.1 struttura di ospitalità in emergenza ad indirizzo segreto per donne sole o con figli/e.
n.1 casa di accoglienza ad indirizzo segreto per ospitalità di II livello di donne sole o con figli/e.
Gli accessi alle strutture di accoglienza ad indirizzo segreto avranno luogo nel rispetto delle procedure adottate dalla Rete antiviolenza territoriale e potranno pervenire dai servizi sociali degli enti locali, dai servizi sanitari dalle forze dell’ordine, dai servizi giudiziari, dal centro antiviolenza.
Il servizio di tipo residenziale “protetto” è funzionante 24 ore su 24. Il piano delle attività è articolato, differenziato e flessibile finalizzato a fornire sia forme di assistenza urgente e primaria, sia la presa in carico per un progetto di vita autonomo.
Per i requisiti strutturali, organizzativi e di funzionamento si rinvia al Decreto Presidente della Regione 31 marzo 2015.
Altre attività rivolte ai destinatari:
- Istituzione di Centri Antiviolenza, come luogo privilegiato di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Fornisce una risposta telefonica in emergenza offre ascolto e sostegno alle vittime in anonimato e senza la richiesta di alcun compenso all’utente; si adopera e per la promozione di iniziative di prevenzione, sensibilizzazione, educazione alla cultura della non-violenza; provvede alla raccolta ed elaborazione di dati; garantisce al suo interno uno staff multidisciplinare adeguatamente formato, e continuamente aggiornato anche grazie allo strumento della supervisione; valuta l’eventuale invio alle comunità protette; garantisce alle donne e ai bambini spazi dedicati e protetti e nella massima riservatezza. Tutto ciò nel rispetto delle procedure adottate salla Rete antiviolenza territoriale con il divieto dio applicazione della tecnica di mediazione familiare, come da normativa in vigore.
Il Centro Antiviolenza, garantendo l’anonimato, la totale riservatezza e nel rispetto della normativa sulla privacy nel trattamento dei dati dovrà realizzare:
1. accoglienza telefonica per il primo contatto, cui risponde personale femminile, per fornire una prima risposta informativa, con particolare riguardo alla messa in sicurezza della donna
2. articolazione di percorsi di uscita dalla violenza su appuntamento con operatrici di accoglienza e con professioniste del diritto e psicologhe, con prestazioni erogate da personale femminile adeguatamente formato e con esperienza pluriennale nella strutturazione di percorsi di uscita dalla violenza così come previsto nel D.P.R.S. n. 96 del 31/03/2015.
I Centri Antiviolenza svolgeranno le seguenti attività previste dal D.P.R.S. n. 96 del 31/03/2015, tra le quali:
a) contatto telefonico per fornire le prime indicazioni utili e una valutazione del rischio;
b) percorsi personalizzati di uscita dalla violenza per favorire nuovi progetti di vita e di autonomia;
c) affiancamento, su richiesta delle vittime, nella fruizione dei servizi pubblici e privati, nel rispetto dell’identità culturale, sessuale e della libertà di scelta di ognuna di esse;
d) colloqui informativi di carattere legale;
e) sostegno al cambiamento e al rafforzamento dell’autostima anche attraverso gruppi di parola, gruppi terapeutici, ecc. condotti da personale specializzato;
f) raccolta e diffusione di dati relativi alla propria utenza;
g) attività di prevenzione e sensibilizzazione;
h) interconnessione con la Rete antiviolenza e coi principali servizi presenti nel territorio e con i Tribunali e le Procure;
i) inserimento nella mappatura del 1522 (numero telefonico governativo).
Città
Codice Progetto
PA3.1.1.h
Ambito
Azione
Soggetto attuatore
Comune di Palermo
Codice Unico Progetto - CUP
R.U.P.
Anna Salone
Data inizio
01-04-2019
Data fine
30-05-2022
Avanzamento finanziario
Importo Programmato
€ 1.384.293,76
Importo Ammesso A Finanziamento
€ 1.395.177,50
Importo Giuridicamente Vincolante
€ 1.358.413,74
Importo Erogato
€ 1.018.072,26
Photogallery
Foto non disponibili
Documentazione
Documenti non disponibili