Descrizione dell'intervento
La metodologia d’intervento proposta per l’organizzazione progettuale basa sugli assunti concettuali di “Appartenenza/Emancipazione” per il rafforzamento delle competenze e dell’autostima delle donne maltrattate vittime di violenza, finalizzata alla loro complessiva autonomia. Sono individuate, a tal fine, due misure di supporto: la dote basket e abitare, che non rappresentano assegni economici, ma panieri di servizi.
la dote basket comprende un borsellino di servizi alla persona (es: frequenza presso centri autorizzati per il conseguimento di titoli specifici utili per il reinserimento lavorativo – iscrizione all’Università) oppure alle necessità relative al minore (pagamento asilo nido, acquisto libri ecc.);
la dote abitare comprende un borsellino di servizi connessi al passaggio in una soluzione abitativa autonoma (es. acquisto suppellettili, registrazione contratto, spese di trasloco, etc).
Il percorso in Semi(di)Autonomia è di circa 6 mesi, arco di tempo nel quale si riprendono attività e relazioni significative all’interno della comunità territoriale di abitazione oppure in altro luogo di elezione in cui vivere.
Si avvia, contemporaneamente, il percorso per l’inserimento lavorativo declinato nelle seguenti fasi: bilancio di competenza, orientamento al mondo del lavoro, descrizione delle soft skill, compilazione del curriculum con eventuale iscrizione ad agenzie interinali o simili, creazione di una banca-lavoro per il matching tra domande e offerte anche attraverso l’attivazione di possibilità dal terzo settore e privato sociale più in generale. Il programma complessivo di Semi(di)Autonomia prevede inoltre la partecipazione ai gruppi di self help attivati dai Centri Antiviolenza per un arco di tempo successivo all’uscita della durata di sei mesi.
l progetto, che prevede accoglienza residenziale di donne vittime di violenza ed i loro figli, comporta la realizzazione delle seguenti attività:
1. Autonomia guidata
2. Lavoro
Reinserimento sociale lavorativo ed delle donne fuoriuscite da circuiti di violenza
La programmazione dell’Amministrazione Comunale, con la presente proposta progettuale, intende ampliare la rete dei servizi a supporto delle donne, in particolare con l’attivazione di due servizi che si pongono come strategici per il superamento e l’uscita dai circuiti di violenza: una comunità residenziale a bassa intensità assistenziale sociale per sperimentare percorsi di semiautonomia e l’inserimento lavorativo. A supporto dell’autonomia abitativa, si prevede una dote basket per ciascuna donna accolta (per sostenere spese mediche, servizi per il tempo libero, scelta di beni e servizi per i figli, per esempio) ed una borsa-abitare per consentire la programmazione della imminente vita autonoma di ciascuna sulla base delle specifiche esigenze (anticipazione fitti di locazione, utenze, trasloco, arredamento essenziale etc..).
la dote basket comprende un borsellino di servizi alla persona (es: frequenza presso centri autorizzati per il conseguimento di titoli specifici utili per il reinserimento lavorativo – iscrizione all’Università) oppure alle necessità relative al minore (pagamento asilo nido, acquisto libri ecc.);
la dote abitare comprende un borsellino di servizi connessi al passaggio in una soluzione abitativa autonoma (es. acquisto suppellettili, registrazione contratto, spese di trasloco, etc).
Il percorso in Semi(di)Autonomia è di circa 6 mesi, arco di tempo nel quale si riprendono attività e relazioni significative all’interno della comunità territoriale di abitazione oppure in altro luogo di elezione in cui vivere.
Si avvia, contemporaneamente, il percorso per l’inserimento lavorativo declinato nelle seguenti fasi: bilancio di competenza, orientamento al mondo del lavoro, descrizione delle soft skill, compilazione del curriculum con eventuale iscrizione ad agenzie interinali o simili, creazione di una banca-lavoro per il matching tra domande e offerte anche attraverso l’attivazione di possibilità dal terzo settore e privato sociale più in generale. Il programma complessivo di Semi(di)Autonomia prevede inoltre la partecipazione ai gruppi di self help attivati dai Centri Antiviolenza per un arco di tempo successivo all’uscita della durata di sei mesi.
l progetto, che prevede accoglienza residenziale di donne vittime di violenza ed i loro figli, comporta la realizzazione delle seguenti attività:
1. Autonomia guidata
2. Lavoro
Reinserimento sociale lavorativo ed delle donne fuoriuscite da circuiti di violenza
La programmazione dell’Amministrazione Comunale, con la presente proposta progettuale, intende ampliare la rete dei servizi a supporto delle donne, in particolare con l’attivazione di due servizi che si pongono come strategici per il superamento e l’uscita dai circuiti di violenza: una comunità residenziale a bassa intensità assistenziale sociale per sperimentare percorsi di semiautonomia e l’inserimento lavorativo. A supporto dell’autonomia abitativa, si prevede una dote basket per ciascuna donna accolta (per sostenere spese mediche, servizi per il tempo libero, scelta di beni e servizi per i figli, per esempio) ed una borsa-abitare per consentire la programmazione della imminente vita autonoma di ciascuna sulla base delle specifiche esigenze (anticipazione fitti di locazione, utenze, trasloco, arredamento essenziale etc..).
Città
Codice Progetto
NA3.1.1.e
Ambito
Azione
Soggetto attuatore
Comune di Napoli
Codice Unico Progetto - CUP
R.U.P.
Lucia di Micco
Data inizio
01-09-2017
Data fine
01-12-2019
Avanzamento finanziario
Importo Programmato
€ 470.173,71
Importo Ammesso A Finanziamento
€ 470.173,71
Importo Giuridicamente Vincolante
€ 470.173,71
Importo Erogato
€ 373.359,13
Photogallery
Foto non disponibili