Descrizione dell'intervento
Obiettivo del progetto è la sperimentazione di un modello gestionale di immobili destinati all’edilizia sociale, basato sull’integrazione tra efficienti attività di gestione più tradizionali (facility e property management) e specifici e strutturati percorsi di accompagnamento che possano, da un lato, supportare i nuclei rispetto a diversificati livelli e casistiche di vulnerabilità sociale e abitativa, dall’altro prevenire o trattare appropriatamente l’insorgere di fenomeni di morosità e, più in generale, di mancanza nel rispetto delle regole di conduzione dell’alloggio pubblico.
La gestione del patrimonio residenziale pubblico pone da tempo numerose sfide ai comuni, ancora di più in un momento storico nel quale la carenza di risorse pubbliche per la realizzazione di nuovi interventi di edilizia residenziale sociale, impone la ricerca di modelli più efficaci ed efficienti che in passato che valorizzino e razionalizzino l’esistente.
In questa direzione, a Milano, sono già in corso esperienze di partnership pubblico/privato che hanno recentemente portato alla concreta realizzazione di interventi di housing sociale con servizi di accompagnamento che hanno dato importanti risultati per il Comune.
Così come lo stesso comune, con interventi diretti, ha recentemente sviluppato esperienze che mirano a trattare il tema di una gestione immobiliare più integrata con i bisogni sociali dei quartieri residenziali di proprietà pubblica.
La sperimentazione di modelli di gestione integrata sul patrimonio comunale trova quindi occasione di essere pienamente e organicamente attuata grazie alla connessione con l’azione MI.4.1.1.a – Abitare n borgo - Ristrutturazione immobili.
Costituisce l’opportunità di qualificare e consolidare un modello di accompagnamento abitativo in cui l’amministrazione svolga un forte ruolo di regia rispetto ai bisogni espressi dai contesti e contemporaneamente apprenda e sviluppi nuove competenze in collaborazione con enti del privato e del privato sociale.
Sviluppare forme di gestione condivisa e di autogestione, progettare nuovi servizi all’abitare, anche in forma collaborativa con gli utenti, costituendo strumenti di gestione delle assegnazioni e dei rapporti con gli inquilini, sono alcuni degli elementi chiave da sviluppare nell’ambito del progetto ‘Abitare in borgo’.
La metodologia che si intende percorrere è quella di una partnership pubblico/privato -da attivare secondo quanto previsto all’art. 180 del D.Lgs. n. 50/2016 – Partenariato pubblico-privato- che il Comune attiverà con la messa a disposizione dell’immobile attraverso la procedura di evidenza pubblica. A quest’ultimo in sede di selezione, verrà richiesta la progettazione degli interventi, la realizzazione dei lavori, la successiva gestione integrata con la realizzazione del servizio di accompagnamento sociale a abitativo.
Le attività di accompagnamento che verranno realizzate nell’ambito del progetto Abitare in borgo si muoveranno in modo coordinato su un’articolazione di temi progettuali, a diverse scale, con reti di soggetti e tempistiche diversi:
- una scala micro-locale, contraddistinta dal nuovo “borgo”, incentrata sulla comunità dei nuovi abitanti, sul gestore e sugli spazi condominiali e di servizio;
- una scala locale, di quartiere, incentrata sulla costruzione di un ambito di prossimità attivo e coeso, col fine di aumentare la vivibilità nel contesto di riferimento;
- una scala sovralocale, col fine di creare uno scambio con la città in quanto a risorse e opportunità.
In questa direzione, un’attività preliminare alla conclusione dei lavori verterà sulla definizione di un organico piano di assegnazioni degli alloggi (con individuazione dei target di destinatari) e degli spazi per servizi alla residenza e al quartiere, oltre che sull’analisi del contesto di riferimento con individuazione di bisogni così come di progettualità e potenzialità già presenti.
Attraverso queste analisi preliminari sarà possibile andare a precisare quali funzioni di servizio potranno trovare sede presso gli immobili ristrutturati e con quale forma di gestione, posto che le attività che vi si insedieranno potranno vedere, oltre ad attività remunerative o di servizio pubblico, anche tipologie di servizi di prossimità che prevedano il coinvolgimento diretto dei nuovi abitanti (es. dopo scuola, sala incontri e feste, mutuo aiuto e scambi di competenze ecc. cfr. Collaborative services) e possano garantire un presidio del territorio più efficace durante tutto l'arco della giornata anche mediante la sinergia e la combinazione tra attività diversificate.
Il ruolo degli spazi ad uso non residenziale all’interno del progetto è fondamentale in quanto possono costituire dei punti informativi e di appoggio del progetto più vicini ai destinatari e maggiormente fruibili da parte di tutti gli interessati.
La fase di preassegnazione degli alloggi permetterà di anticipare l’avvio del lavoro con la futura comunità nel rispetto degli obiettivi legati alla sperimentazione di un nuovo modello abitativo e gestionale per l’edilizia sociale.
In una seconda fase, corrispondente all’ingresso dei nuclei le attività verteranno sull’accompagnamento nello sviluppo di relazioni positive tra i residenti e con il gestore, elemento fondamentale per la costruzione di un rapporto di fiducia nella fase gestionale.
Inoltre occorrerà:
- stimolare e facilitare la formazione di gruppi, capaci di attrarre e creare nuove socialità;
- rafforzare le reti di vicinato e la costruzione e condivisione di regole di buona convivenza e di uso corretto degli spazi comuni;
- realizzare attività di promozione del territorio e sviluppare iniziative di aggregazione anche basate sull’autorganizzazione.
Il soggetto incaricato, a titolo esemplificativo, si occuperà di:
- proporre al Comune soluzioni diversificate di accompagnamento rispetto alle diverse tipologie di nuclei;
- porre preventivamente particolare attenzione verso le situazioni che dovessero richiedere l’attivazione di misure di accompagnamento mirate, in sinergia e coordinamento coi servizi pubblici e privati eventualmente già operanti sul territorio;
- seguire e monitorare l’ingresso degli assegnatari negli alloggi ristrutturati, fornendo un costante supporto per la risoluzione di problematiche legate al corretto funzionamento di impianti, dotazioni ecc. e nei rapporti con il gestore;
- gestire specifiche attività di comunicazione, anche attraverso una sede operativa in loco per la comunicazione con gli assegnatari curando la predisposizione di materiale informativo utile a comprendere le procedure, i regolamenti, i referenti e i relativi canali da utilizzare nel rapporto col gestore;
- trasferire agli assegnatari tutte le informazioni utili sui servizi presenti nella zona, per favorire la conoscenza del territorio e supportare gli inquilini nel percorso di scoperta e familiarizzazione con il contesto;
- proporre e gestire un piano di comunicazione in relazione alle varie fasi e ai diversi target di riferimento (abitanti, quartiere, città ecc.);
- definire percorsi per l’individuazione delle funzioni di quartiere e delle modalità di assegnazione e gestione successiva;
- definire percorsi per la costruzione di regole condivise e strumenti per forme di autogestione dei servizi condominiali.
La gestione del patrimonio residenziale pubblico pone da tempo numerose sfide ai comuni, ancora di più in un momento storico nel quale la carenza di risorse pubbliche per la realizzazione di nuovi interventi di edilizia residenziale sociale, impone la ricerca di modelli più efficaci ed efficienti che in passato che valorizzino e razionalizzino l’esistente.
In questa direzione, a Milano, sono già in corso esperienze di partnership pubblico/privato che hanno recentemente portato alla concreta realizzazione di interventi di housing sociale con servizi di accompagnamento che hanno dato importanti risultati per il Comune.
Così come lo stesso comune, con interventi diretti, ha recentemente sviluppato esperienze che mirano a trattare il tema di una gestione immobiliare più integrata con i bisogni sociali dei quartieri residenziali di proprietà pubblica.
La sperimentazione di modelli di gestione integrata sul patrimonio comunale trova quindi occasione di essere pienamente e organicamente attuata grazie alla connessione con l’azione MI.4.1.1.a – Abitare n borgo - Ristrutturazione immobili.
Costituisce l’opportunità di qualificare e consolidare un modello di accompagnamento abitativo in cui l’amministrazione svolga un forte ruolo di regia rispetto ai bisogni espressi dai contesti e contemporaneamente apprenda e sviluppi nuove competenze in collaborazione con enti del privato e del privato sociale.
Sviluppare forme di gestione condivisa e di autogestione, progettare nuovi servizi all’abitare, anche in forma collaborativa con gli utenti, costituendo strumenti di gestione delle assegnazioni e dei rapporti con gli inquilini, sono alcuni degli elementi chiave da sviluppare nell’ambito del progetto ‘Abitare in borgo’.
La metodologia che si intende percorrere è quella di una partnership pubblico/privato -da attivare secondo quanto previsto all’art. 180 del D.Lgs. n. 50/2016 – Partenariato pubblico-privato- che il Comune attiverà con la messa a disposizione dell’immobile attraverso la procedura di evidenza pubblica. A quest’ultimo in sede di selezione, verrà richiesta la progettazione degli interventi, la realizzazione dei lavori, la successiva gestione integrata con la realizzazione del servizio di accompagnamento sociale a abitativo.
Le attività di accompagnamento che verranno realizzate nell’ambito del progetto Abitare in borgo si muoveranno in modo coordinato su un’articolazione di temi progettuali, a diverse scale, con reti di soggetti e tempistiche diversi:
- una scala micro-locale, contraddistinta dal nuovo “borgo”, incentrata sulla comunità dei nuovi abitanti, sul gestore e sugli spazi condominiali e di servizio;
- una scala locale, di quartiere, incentrata sulla costruzione di un ambito di prossimità attivo e coeso, col fine di aumentare la vivibilità nel contesto di riferimento;
- una scala sovralocale, col fine di creare uno scambio con la città in quanto a risorse e opportunità.
In questa direzione, un’attività preliminare alla conclusione dei lavori verterà sulla definizione di un organico piano di assegnazioni degli alloggi (con individuazione dei target di destinatari) e degli spazi per servizi alla residenza e al quartiere, oltre che sull’analisi del contesto di riferimento con individuazione di bisogni così come di progettualità e potenzialità già presenti.
Attraverso queste analisi preliminari sarà possibile andare a precisare quali funzioni di servizio potranno trovare sede presso gli immobili ristrutturati e con quale forma di gestione, posto che le attività che vi si insedieranno potranno vedere, oltre ad attività remunerative o di servizio pubblico, anche tipologie di servizi di prossimità che prevedano il coinvolgimento diretto dei nuovi abitanti (es. dopo scuola, sala incontri e feste, mutuo aiuto e scambi di competenze ecc. cfr. Collaborative services) e possano garantire un presidio del territorio più efficace durante tutto l'arco della giornata anche mediante la sinergia e la combinazione tra attività diversificate.
Il ruolo degli spazi ad uso non residenziale all’interno del progetto è fondamentale in quanto possono costituire dei punti informativi e di appoggio del progetto più vicini ai destinatari e maggiormente fruibili da parte di tutti gli interessati.
La fase di preassegnazione degli alloggi permetterà di anticipare l’avvio del lavoro con la futura comunità nel rispetto degli obiettivi legati alla sperimentazione di un nuovo modello abitativo e gestionale per l’edilizia sociale.
In una seconda fase, corrispondente all’ingresso dei nuclei le attività verteranno sull’accompagnamento nello sviluppo di relazioni positive tra i residenti e con il gestore, elemento fondamentale per la costruzione di un rapporto di fiducia nella fase gestionale.
Inoltre occorrerà:
- stimolare e facilitare la formazione di gruppi, capaci di attrarre e creare nuove socialità;
- rafforzare le reti di vicinato e la costruzione e condivisione di regole di buona convivenza e di uso corretto degli spazi comuni;
- realizzare attività di promozione del territorio e sviluppare iniziative di aggregazione anche basate sull’autorganizzazione.
Il soggetto incaricato, a titolo esemplificativo, si occuperà di:
- proporre al Comune soluzioni diversificate di accompagnamento rispetto alle diverse tipologie di nuclei;
- porre preventivamente particolare attenzione verso le situazioni che dovessero richiedere l’attivazione di misure di accompagnamento mirate, in sinergia e coordinamento coi servizi pubblici e privati eventualmente già operanti sul territorio;
- seguire e monitorare l’ingresso degli assegnatari negli alloggi ristrutturati, fornendo un costante supporto per la risoluzione di problematiche legate al corretto funzionamento di impianti, dotazioni ecc. e nei rapporti con il gestore;
- gestire specifiche attività di comunicazione, anche attraverso una sede operativa in loco per la comunicazione con gli assegnatari curando la predisposizione di materiale informativo utile a comprendere le procedure, i regolamenti, i referenti e i relativi canali da utilizzare nel rapporto col gestore;
- trasferire agli assegnatari tutte le informazioni utili sui servizi presenti nella zona, per favorire la conoscenza del territorio e supportare gli inquilini nel percorso di scoperta e familiarizzazione con il contesto;
- proporre e gestire un piano di comunicazione in relazione alle varie fasi e ai diversi target di riferimento (abitanti, quartiere, città ecc.);
- definire percorsi per l’individuazione delle funzioni di quartiere e delle modalità di assegnazione e gestione successiva;
- definire percorsi per la costruzione di regole condivise e strumenti per forme di autogestione dei servizi condominiali.
Città
Codice Progetto
MI3.1.1.a
Ambito
Azione
Soggetto attuatore
Comune di Milano
Codice Unico Progetto - CUP
R.U.P.
Angelo Foglio
Data inizio
01-10-2017
Data fine
31-12-2020
Avanzamento finanziario
Importo Programmato
€ 281.250,00
Importo Ammesso A Finanziamento
€ 281.250,00
Importo Giuridicamente Vincolante
€ 0,00
Importo Erogato
€ 0,00