Descrizione dell'intervento
Attraverso la partnership con l’Accademia di Belle Arti Bologna, coinvolta attraverso tutti i suoi dipartimenti (fotografia, scenografia, didattica e comunicazione dell’arte, decorazione, fashion design, ecc.) e in collaborazione con l’ufficio grave emarginazione adulta dell’ASP città di Bologna, il Comune promuove un progetto che, a partire dai linguaggi dell’arte, individui modalità di aggancio innovative delle persone senza fissa dimora e le renda partecipi di piccoli scorci di vita comunitaria, metta in campo servizi inclusivi a favore di altre fasce svantaggiate e coinvolga i giovani e gli studenti in percorsi di welfare generativo, aprendo un dibattito che porti all’acquisizione di una coscienza critica e a una consapevolezza rispetto all’emarginazione sociale e al ruolo educativo dell’arte.
L'Accademia ha già avuto esperienza di progetti che hanno coinvolto i senza fissa dimora e i carcerati. A titolo esemplificativo si riporta la realizzazione di una mostra creata a seguito di un incontro con venti homeless cui è stato chiesto di donare una ricetta e condividere i ricordi che questa evocava. Il cibo diventa in questa occasione un pretesto per narrare storie ed emozioni profonde legate alle origini e l’opera elaborata dagli studenti coinvolti assume un senso artistico e metaforico (“La casa in un piatto”), nonché l’esito di un percorso educativo in cui viene sviluppato l’ascolto dell’altro da sé. Si vuole intervenire anche con progetti ad hoc a favore dei detenuti nel carcere Dozza di Bologna per intercettare un altro target particolarmente fragile in un momento storico così destabilizzato dalla crisi sanitaria e dagli effetti socioeconomici derivati.
Il target diretto è rappresentato da: cittadini senza fissa dimora; detenuti del carcere Dozza; altri target fragili eventualmente individuati in fase di implementazione; i target indiretti sono: i residenti delle zone interessate, i ragazzi coinvolti direttamente nell'implementazione del progetto, studentesse e studenti, la cittadinanza e le comunità di riferimento. Si proporranno attività, anche teatrali, in collaborazione con ERT e/o con altri soggetti coinvolti in progettazioni PON METRO – asse 3 volte all’animazione delle aree individuate, al fine di condurre operazioni di contrasto al degrado, con il coinvolgimento della comunità e dei giovani ingaggiati attraverso le scuole e l’Accademia. Un altro importante soggetto coinvolto nel percorso è la Pinacoteca Nazionale, situata a fianco dell'Accademia e fonte di un patrimonio sia materiale che immateriale che sarà messo a disposizione per percorsi inclusivi e innovativi costruiti a partire da grandi opere di arte figurativa. L’Accademia è un ente pubblico, dotato di personalità giuridica, autonomo nelle forme stabilite dalla legge che, nel perseguire obiettivi di pubblica utilità, mette a servizio della comunità le proprie competenze per contribuire all’obiettivo comune di rinsaldare i legami comunitari, contrastare l’esclusione sociale e offrire modalità innovative per affrontare le problematiche rese più acute dalla crisi pandemica.
L'Accademia ha già avuto esperienza di progetti che hanno coinvolto i senza fissa dimora e i carcerati. A titolo esemplificativo si riporta la realizzazione di una mostra creata a seguito di un incontro con venti homeless cui è stato chiesto di donare una ricetta e condividere i ricordi che questa evocava. Il cibo diventa in questa occasione un pretesto per narrare storie ed emozioni profonde legate alle origini e l’opera elaborata dagli studenti coinvolti assume un senso artistico e metaforico (“La casa in un piatto”), nonché l’esito di un percorso educativo in cui viene sviluppato l’ascolto dell’altro da sé. Si vuole intervenire anche con progetti ad hoc a favore dei detenuti nel carcere Dozza di Bologna per intercettare un altro target particolarmente fragile in un momento storico così destabilizzato dalla crisi sanitaria e dagli effetti socioeconomici derivati.
Il target diretto è rappresentato da: cittadini senza fissa dimora; detenuti del carcere Dozza; altri target fragili eventualmente individuati in fase di implementazione; i target indiretti sono: i residenti delle zone interessate, i ragazzi coinvolti direttamente nell'implementazione del progetto, studentesse e studenti, la cittadinanza e le comunità di riferimento. Si proporranno attività, anche teatrali, in collaborazione con ERT e/o con altri soggetti coinvolti in progettazioni PON METRO – asse 3 volte all’animazione delle aree individuate, al fine di condurre operazioni di contrasto al degrado, con il coinvolgimento della comunità e dei giovani ingaggiati attraverso le scuole e l’Accademia. Un altro importante soggetto coinvolto nel percorso è la Pinacoteca Nazionale, situata a fianco dell'Accademia e fonte di un patrimonio sia materiale che immateriale che sarà messo a disposizione per percorsi inclusivi e innovativi costruiti a partire da grandi opere di arte figurativa. L’Accademia è un ente pubblico, dotato di personalità giuridica, autonomo nelle forme stabilite dalla legge che, nel perseguire obiettivi di pubblica utilità, mette a servizio della comunità le proprie competenze per contribuire all’obiettivo comune di rinsaldare i legami comunitari, contrastare l’esclusione sociale e offrire modalità innovative per affrontare le problematiche rese più acute dalla crisi pandemica.
Città
Codice Progetto
BO7.1.1.f
Ambito
Azione
Soggetto attuatore
Comune di Bologna e Accademia di Belle Arti Bologna
Codice Unico Progetto - CUP
R.U.P.
Veronica Ceruti
Data inizio
18-10-0021
Data fine
n.d.
Avanzamento finanziario
Importo Programmato
€ 400.000,00
Importo Ammesso A Finanziamento
€ 400.000,00
Importo Giuridicamente Vincolante
€ 400.000,00
Importo Erogato
€ 0,00
Photogallery
Foto non disponibili
Documentazione
Documenti non disponibili