Il Pon Metro e la mobilità: strategia e azione

Il PON Metro 2014-2020  mira ad incidere rapidamente su alcuni nodi che ostacolano lo sviluppo nelle maggiori aree urbane del Paese, interpretando due driver di sviluppo progettuale dei tre costitutivi l’Agenda urbana nazionale definita dall’Accordo di Partenariato:

  • Applicazione del paradigma “Smart city” per il ridisegno e la modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori delle città (Obiettivi tematici 2 e 4)
  • Promozione di pratiche e progetti di inclusione sociale per i segmenti di popolazione ed i quartieri che presentano maggiori condizioni di disagio (interpretazione territoriale dell’Obiettivo tematico 9)

Nell’ambito del driver “Smart city per il ridisegno e la modernizzazione dei servizi urbani” ricade la Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana (OT 4 “Energia sostenibile e qualità della vita” – FESR) dove il tema della Mobilità Sostenibile ricopre un ruolo fondamentale all’interno del Programma.

Il PON Metro nell’ambito dell’Asse 2 ha fondato la sua strategia su 3 pilastri:

Digitalizzazione della mobilità

Evolvere verso il concetto di Smart City. Il “funzionamento” e la competitività della città non dipendono più solo dalle sue infrastrutture materiali (“capitale fisico”), ma anche e sempre di più, dalla disponibilità e dalla qualità delle infrastrutture dedicate alla comunicazione (ICT) ed alla partecipazione sociale (“capitale intellettuale e sociale”).

Mobilità lenta

Ripensare alle città e riqualificare spazi esistenti per attivare e facilitare la mobilità lenta (pedonale/ciclabile e nodi di interscambio).
La ridefinizione degli spazi urbani è un concetto molto smart per città all’avanguardia che vogliono promuovere una mobilità sicura e sostenibile, che aiuti a migliorare la qualità delle città. La pianificazione degli interventi e delle politiche di mobilità sta spostando l’attenzione sulle persone e sulla vivibilità dello spazio pubblico, così come rimarcato nelle Linee Guida sulla redazione dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS).

Verso la mobilità a 0 emissioni

Facilitare il passaggio dai motori a combustione ai motori elettrici e/o ad alimentazione alternativa, per una mobilità del futuro connessa, più condivisa ed elettrica.

La mobilità con le nuove risorse REACT EU

Con la Decisione assunta il 9 agosto 2021 la Commissione Europea ha poi approvato la riprogrammazione del PON Metro alla luce delle risorse addizionali pari a circa 1,2 miliardi di euro provenienti dalla quota italiana di React-EU, che vale circa 14 miliardi.

Le risorse sono state concentrate su due nuovi Assi tematici (6 e 7) oltre al nuovo Asse di assistenza tecnica.
Nello specifico l’Asse prioritario 6 (Ripresa verde, digitale e resiliente) nell’ambito della Priorità d’investimento 13i – (FESR) Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia, è sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e può contare complessivamente di circa 900 milioni di euro per interventi in materia di servizi digitali, miglioramento della qualità dell’ambiente, adattamento ai cambiamenti climatici, risparmio e efficientamento energetico, ripristino di aree urbane degradate, forestazione urbana, economia circolare, mobilità sostenibile, ecc.
Nell’ambito dell’Asse 6, l’azione 6.1.2 Mobilità Sostenibile ha previsto, in continuità con l’asse 2 e con alcune misure mirate per sostenere maggiormente la ripresa green e digitale dei servizi di mobilità sostenibili:

  • iniziative a supporto dell’infomobilità e ITS (anche MaaS) con l’implementazione di centrali di controllo della mobilità integrate con la gestione semaforica, gestione del controllo dei flussi, degli accessi e (anche in riferimento alle policy di city logistics), gestione dei sistemi TPL
  • il potenziamento e rinnovamento delle flotte (mezzi ecologici ed elettrici) impiegate nei servizi TPL in ambito urbano e metropolitano (su gomma, su ferro e su acqua), per la riorganizzazione dei servizi pubblici maggiormente necessaria a seguito della pandemia di Covid-19
  • il potenziamento al servizio TPL potrà essere garantito anche con l’attivazione e/o il potenziamento di servizi complementari (ad es. sharing mobility)
  • il sostegno alla conversione del parco rotabile con veicoli puliti anche attraverso l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei mezzi in area pubblica e/o presso i depositi delle aziende TPL, compreso il relativo adeguamento dimensionale e funzionale
  • il rinnovamento di mezzi dedicato a servizi diversi dal TPL (ad es. trasporto scolastico)
  • opere pubbliche e acquisto e installazione di beni e impianti tecnologici finalizzati alla creazione o al potenziamento di corsie preferenziali protette per il TPL (ivi compresi sistemi di BRT) e nodi di interscambio modale
  • la realizzazione e riqualificazione di piste e corsie ciclabili e ciclopedonali e percorsi educativi/conoscitivi o di collegamento con scuole e/o spazi pubblici e creazione di aree pedonali.

L’azione sostiene anche incentivi (buoni, voucher, rimborsi) per promuovere e favorire spostamenti con forme di mobilità sostenibile anche a sostegno degli spostamenti sicuri come risposta all’emergenza sanitaria. Anche nell’ottica di sostenere le politiche identificate dai Mobility Manager.

 

Il Programma Complementare

La strategia del PON Metro è fortemente integrata con le azioni previste nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Città Metropolitane 2014 – 2020 nell’ambito del quale sono previste azioni specifiche dedicate alla realizzazione e/o al potenziamento di sistemi/servizi per la mobilità urbana sostenibile.