Asse 2 Bari – Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana

L’azione si pone l’obiettivo di potenziare il processo di sviluppo di interventi innovativi e condivisi con i cittadini che portino alla rigenerazione ecologica della città, in ottica della trasformazione di Bari in una Smart City.  In attuazione di quanto definito dalla Città di Bari nel proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) l’azione mira a ridurre il consumo della CO2 della città con interventi in materia di Mobilità.  Dall’analisi delle emissioni di CO2 prodotte dalla città (circa 1 milione di ton di CO2) è emerso che circa il 40% è prodotto dal traffico urbano. Tale valore è ancora al di sopra della media riportata negli altri inventari delle emissioni sviluppati in Europa nell’ambito del patto dei sindaci. Questa evidenza ha spinto l’Amministrazione a volere ulteriormente intensificare gli interventi per la mobilità sostenibile definendo uno specifico piano d’azione riportato nel PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile).

Negli ultimi 10 anni nella città di Bari, in attuazione del vigente Piano Urbano della Mobilità di rango metropolitano, è stato sviluppato un programma di interventi che progressivamente ha portato ad una significativa riduzione del traffico cittadino. La strategia adottata si è sostanziata nella realizzazione di park and ride periferici, nel potenziamento delle piste ciclabili e nella realizzazione di sistemi intermodali ferro-gomma.

Nei prossimi anni l’impegno dell’Amministrazione dovrà focalizzarsi sull’implementazione di una rete di Trasporto Pubblico Locale (TPL) in grado di garantire l’interoperabilità/intermodalità tra gli spostamenti extra-urbani e quelli in città e al contempo promuovere un modello di mobilità urbana incentrato sull’idea di rendere Bari una “active city” prevedendo il ridisegno dello spazio pubblico in modo da favorire l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici (in primis la bicicletta ma anche zone pedonali) e condivisi (car sharing, bike sharing).

Alla definizione della rete TPL concorrono tre componenti:

  1. il Servizio Ferroviario Metropolitano con le tratte interne alla città di Bari;
  2. una rete di trasporto su gomma in sede prevalentemente riservata, caratterizzata da capolinea esterni e da linee portanti di lunghezza ridotta e interoperabili;
  3. una maggiore integrazione modale con il ferro, il mezzo privato e a tendere con le biciclette.

Per quanto riguarda il Servizio Ferroviario Metropolitano con l’apertura di una nuova linea (la Bari-Bitritto), il raddoppio di alcune linee esistenti e l’apertura di nuove fermate urbane (previste lungo il cosiddetto passante da Fesca a Executive) la città sarà dotata di una vera e propria rete con caratteristiche di metropolitana territoriale. A questo sistema si aggiungerà a regime, a conclusione delle opere del nodo ferroviario da parte di RFI, una linea di tipo tranviario sul mare per collegare la Torre a Mare con il park and train di Fesca.

La rete di Trasporto Pubblico Urbano sarà costituita a regime da un sistema ispirato al BRT (Bus Rapid Transit) già sperimentato con successo in molte realtà europee, che risponde al meglio alle caratteristiche della città di Bari. Si tratta di un sistema flessibile che prevede l’adozione di veicoli su gomma a basso impatto ambientale, la priorità semaforica per il trasporto pubblico in corrispondenza delle intersezioni principali e la referenziazione della sede ovunque possibile. A tal proposito l’Amministrazione ha elaborato un Piano di efficientamento del servizio TPL che prevede l’acquisto di mezzi più ecologici e la riprogettazione delle linee finalizzata all’incremento delle frequenze delle corse e alla riduzione dei tempi di percorrenza. Ciò potrà essere realizzato sia ricavando corsie riservate sulla viabilità principale che destinando strade centrali a vocazione commerciale alla semi-pedonalizzazione e mantenendo su di esse il transito a senso unico o bidirezionale del trasporto pubblico. In aggiunta, i capolinea saranno attestati nelle aree periferiche, mentre le fermate nelle zone centrali saranno attrezzate per favorire la rottura di carico e il passaggio degli utenti da una linea all’altra.

In linea generale il sistema di TPL si potrà attuare solo se accompagnato da un ridisegno complessivo dello spazio stradale e del sistema dei parcheggi nonché dall’acquisto di nuovi mezzi pubblici.

La realizzazione di un sistema di parcheggi, sostitutivi alla sosta su strada, migliorerebbero l’efficienza della Rete di Trasporto Pubblico. In particolare è previsto il potenziamento di alcuni parcheggi periferici che possono incrementare l’intermodalità tra ferro e gomma. A regime, le aree di scambio più importanti dovranno essere ubicate negli accessi alla Città: Pane e Pomodoro, Executive Centre, Zona Fesca, Quartiere Japigia, Area Picone e Poggiofranco. La Stazione Centrale, il quadrilatero murattiano e la zona extramurale Capruzzi diventeranno hub per lo scambio modale tra i mezzi TPL e assicurando al contempo l’intermodalità con ferro e altri servizi di mobilità. In particolare Executive e Fesca diventeranno le due porte della città collegate attraverso la linea ferrotramviaria e l’asse costiero.

Le soluzioni di sosta previste sono finalizzate a:

  1. servire la domanda automobilistica di interscambio con la rete portante di trasporto pubblico ( impianti prevalentemente ubicati in corrispondenza di stazioni o capolinea della rete di TPL);
  2. soddisfare la domanda di interscambio “di prossimità” a servizio delle zone urbane, che non ricadano nell’area di influenza diretta pedonale delle stazioni/fermate della rete portante.
  3. rispondere alla domanda automobilistica in accesso ai poli attrattori di rango metropolitano (ospedali, servizi amministrativi, poli scolastici e universitari ecc.), riducendo la sosta su strada sulla viabilità principale circostante i poli serviti;
  4. garantire funzioni miste operativo/pertinenziali, potendo rispondere sia alla domanda di sosta breve che a quella semi-permanente a carattere residenziale;
  5. assicurare esclusive funzioni pertinenziali (riservate esclusivamente alla domanda residenziale o assimilabile di attività insediate).

Lo sviluppo di un sistema di TPL efficiente potrà altresì permettere la progressiva chiusura al traffico del centro cittadino (quartiere Murat), anche promuovendo progetti di last mile logistics e limitazioni al traffico merci. Ciò comporterà un beneficio notevole alle attività economiche in esso presenti.

Il centro cittadino rappresenta lo snodo fondamentale da cui si dirameranno tutti i servizi di TPL offerti dalla città.  Mediante percorsi ciclo-pedonali, la realizzazione di servizi navetta elettrici, piste ciclabili e una rete di car sharing elettrico (Bari è la prima città del sud ad avere un sistema composto da 50 colonnine elettriche) sarà possibile connettere la stazione al porto.

Le soluzioni miranti a promuovere modelli di mobilità sostenibile prevedono anche il potenziamento della rete ciclabile, attraverso l’individuazione di una serie di nuovi tracciati di percorsi ciclopedonali. A tal proposito il comune di Bari ha redatto un Biciplan (Cycling Mobility Plan Of The City of Bari) dove è indicata l’intera rete di piste ciclabili in parte già realizzata e in parte da realizzare entro il 2020. Il principio ispiratore del Biciplan è di ridisegnare l’intero assetto viario della città di Bari incrementando il numero di strade a misura di ciclista e pedone introducendo isole ambientali e interventi di trafic calming.

Il ridisegno dell’offerta di mobilità da parte dell’Amministrazione, sarà accompagnato da un programma di revisione delle tariffe e dei sistemi di bigliettazione denominato MUVT (Mobilità Urbana Vivibile  e Tecnologica) che intende integrare, in un’unica piattaforma informatica, tutta l’offerta di mobilità della città creando un sistema di incentivi per la cittadinanza per favorire l’uso di mezzi ecologici. Tale programma si basa sul progetto smart mobility per l’e-ticketing della sosta e del TPL.