L’auspicio dei Sindaci per un rafforzamento del PON Città Metropolitane 2014/2020 in vista della nuova tornata di programmazione europea

“Credere ancora in un rapporto diretto con le città”. Nell’affermazione del Presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani),  Antonio Decaro, nonché uno dei sindaci delle 14 città metropolitane destinatarie degli interventi PON Metro, c’è l’auspicio futuro verso un rafforzamento del PON Città Metropolitane 2014/2020 in vista della nuova tornata di programmazione europea.

All’incontro con i giornalisti che si è tenuto il 12 febbraio presso la sede Anci di Via dei Prefetti hanno partecipato oltre ad Antonio Decaro, Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria e delegato Anci al Mezzogiorno e Politiche per la coesione territoriale, Antonio Caponetto, Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Veronica Nicotra, Segretario Generale Anci e l’Autorità di Gestione del Pon Metro, Giorgio Martini.

L’obiettivo comune, grazie al raggiungimento dei risultati di medio termine, è rilanciare l’esperienza positiva al prossimo ciclo 2021/2027. Il Pon Metro secondo Decaro “si è rivelato uno strumento operativo molto utile che è servito ai capoluoghi di provincia delle Città metropolitane per progetti concreti sul territorio. Come Comuni vorremmo che la sua logica di interlocuzione diretta con le città venisse non solo confermata nel prossimo ciclo di programmazione comunitaria, ma anche estesa ai rapporti tra i municipi e le Regioni”.

Per Giuseppe Falcomatà “noi sindaci chiediamo con forza al governo che continui a valorizzare questa esperienza in sede di trattativa europea. Gli Stati membri dovrebbero coinvolgere in modo vincolante le città e le aree urbane nell’elaborazione e programmazione delle politiche nazionali rafforzando lo scambio di esperienze sui programmi nazionali (o regionali) per lo sviluppo urbano”.

Se l’Unione Europea continuerà a credere nelle città come driver di sviluppo, dovrà considerare un Programma che sì è dimostrato ad oggi non solo efficiente rispettando gli impegni della Commissione superando il target di spesa al 31/12/2018, ma anche efficace con un impatto visibile sulla qualità della vita dei cittadini.

Antonio Caponetto si dice fiducioso nell’interlocuzione con Bruxelles sul rinnovo degli strumenti della prossima politica di coesione. “Non si parla di riduzione di risorse, semmai c’è una discussione sull’incremento di quanto sarà destinato all’Italia, afferma il Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, che continuerà a supportare e accompagnare nell’attuazione le amministrazioni che gestiscono e utilizzano i Programmi.”

Inforeport ADG

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