Risultati soddisfacenti quelli ottenuti a valle del primo incontro italiano della rete UDN (Urban Development Network) organizzato in collaborazione con il PON Metro, che si è tenuto a Roma il 12 e 13 giugno presso la sala della Protomoteca del Campidoglio. All’appuntamento volto a promuovere la discussione sulle esperienze di attuazione tra le città e le regioni in merito alle buone pratiche di sviluppo urbano sostenibile, hanno partecipato i rappresentanti di numerose città metropolitane come Torino, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Cagliari, Napoli, Bari e di città medie tra cui Vicenza, l’Aquila, Teramo, Campobasso. Partecipata anche la presenza delle Regioni con i referenti delle Autorità di Gestione del Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sardegna, Sicilia.

In apertura di giornata due gli interventi di indirizzo. Il primo del Direttore della DG REGIO Dott. Rudolf Niessler ha focalizzato l’attenzione sul prossimo futuro con le proposte di riforma dei fondi strutturali per il ciclo 2021/ 2027: riduzione degli obiettivi tematici, integrazione delle politiche sui temi cardine per una  Smarter Europe, Greener, carbon free Europe, Connected Europe, Social Europe ed Europe closer to citizens. I riflettori sono dunque puntati sulle opportunità in ambito urbano con un aumento dal 5 al 6% delle risorse FESR. Il secondo intervento a cura del direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione territoriale, Ludovica Agrò, ha sottolineato il ruolo dell’Agenzia come soggetto di raccordo per una azione di governance e integrazione sui territori impegnati a vario titolo nello sviluppo urbano, con l’obiettivo di costruire insieme e valorizzare il contributo delle città italiane verso l’agenda urbana europea.

La prima sessione di lavoro ha riguardato il tema della mobilità e connettività con la presentazione di tre best practice urbane: Coventry, Madrid e Oslo, città molto differenti per dimensioni e orientamenti alla mobilità, che hanno adottato soluzioni innovative in ambiti diversi. La seconda sessione si è concentrata sulle sinergie  fra programmi e l’interazione tra PON METRO e i Programmi Operativi Regionali.

L’ Autorità di Gestione del PON METRO, Giorgio Martini, ha evidenziato la necessità di pianificare gli interventi in una logica integrata e complementare tra la programmazione nazionale e quella regionale al fine di rafforzare l’efficacia degli interventi. Le città partecipanti hanno presentato esempi concreti di pianificazione e integrazione strategica: Bologna attraverso la presentazione della fase “partecipata” di ascolto della città che ha portato alla formazione del piano strategico; Cagliari ha sviluppato sinergie complementari al PON Metro con il Patto per Cagliari, il Piano per le periferie – Sant’Avendrace, l’intervento POR-ITI Is Mirrionis; Milano infine ha scelto di concentrare le risorse sul tema della  riqualificazione urbana e rigenerazione del tessuto sociale (quartiere di Lorenteggio).

Nella terza sessione sono state presentate le esperienze del programma ESPON in merito alle azioni di governance ed i risultati di una ricerca effettuata dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD) su modelli di città metropolitana: Rotterdam, Vancouver, Barcellona. A chiudere la sessione, il caso della città di Zagabria, dotata di un piano strategico per il 2020 che ha tenuto conto delle procedure di coinvolgimento degli attori locali.

La quarta e ultima sessione di lavoro ha ospitato esperienze che hanno beneficiato della rete di cooperazione tra città per migliorare le politiche urbane come il caso di Helsinki, il cui piano strategico tiene conto di una visione “città- regione” al centro di un sistema di rilevanza transnazionale, e la città di Lubiana che ha attuato la sua strategia urbana con una procedura di consultazione tra la cooperazione, l’Associazione dei comuni sloveni, l’Ufficio governativo per lo sviluppo e la politica europea di coesione e i ministeri responsabili.

Due giorni di presentazioni ma non solo. L’incontro della rete UDN si è concluso produttivamente attraverso scambi e interazioni proficui e la partecipazione a seminari interattivi: speed dating, cafè style, discussion, attraverso l’introduzione di domande specifiche alle quali i partecipanti hanno risposto mettendo in luce temi e soluzioni per una migliore  governance territoriale.

Numerosi rappresentanti delle città e delle regioni al termine dei lavori hanno espresso il desiderio di proseguire il confronto iniziato con questo seminario, insieme all’Agenzia per la Coesione Territoriale, al fine di individuare le soluzioni più idonee per il miglioramento dell’attuazione della programmazione in corso e le proposte provenienti dai territori per il post 2020.

Integrated Sustainable Urban Development in Italy – Regional Policy – European Commission

Presentazioni