Riapertura del “Massoero”, storico asilo genovese per senza fissa dimora: ora anche servizi per migliorare la condizione di marginalità grazie al Pon Metro

Una dotazione finanziaria di 2.100.000 euro destinata ad azioni dirette a persone in situazioni di grave disagio, tra senza dimora e sistemazioni a carattere di forte precarietà, è alla base del progetto Pon Metroservizi a bassa soglia per l’inclusione dei senza dimora o assimilati” della città di Genova, a valere sull’asse prioritario 3Servizi per l’inclusione sociale” che accompagna la riapertura del “Massoero” dopo dieci anni di ristrutturazione, di una delle più grandi strutture di accoglienza notturna della città, capace di accogliere 36 persone (24 uomini e 12 donne) in 10 stanze.

Lo storico palazzo al civico 13A di via del Molo, destinato dal 1920 all’accoglienza notturna dei ‘bisognosi’ per volontà del benefattore Luigi Massoero che fece un lascito al Comune di Genova, con un preciso vincolo di destinazione, è ora in grado di ospitare dalla sua recente riapertura dello scorso maggio anche le donne, in stanze da due, tre o quattro letti, ciascuna dotata di servizi igienici con doccia.

Grazie al supporto del Pon Metro al progetto, ora le persone senza fissa dimora vengono prese in carico da parte dell’Ufficio cittadini senza territorio che li accompagna verso l’uscita da una situazione di esclusione e di marginalità attraverso mirati percorsi educativi, verso un concreto avvicinamento a condizioni di vita migliori. Per servizi relativi all’inclusione sociale si intendono azioni di accoglienza tra cui, erogazioni di alimenti e beni materiali, sostegno socio-educativo e azioni di pronto intervento sociale e di accompagnamento all’abitare.

Il Progetto si integra con un piano di interventi della città pensato per realizzare un abitare protetto che si compone di una articolata offerta di soluzioni, gestita con il coinvolgimento di soggetti del terzo settore. Le attività prodotte si rivolgono all’accoglienza di singoli e famiglie in condizioni di fragilità sociale e relazionale, per le quali è stato individuato un modo di attenzione finalizzato a prevenire rischi di esclusione. L’importo finanziario a disposizione dell’intero Asse 3 del programma è di 9.830.385,00 euro destinati all’attuazione di 4 progetti su un arco temporale che arriva al 2023.