#Cagliari, via libera alla riqualificazione dell’Anfiteatro romano Una tappa decisiva del lungo percorso di valorizzazione di uno dei simboli della città

Approvato il progetto definitivo di fattibilità tecnico-economica che prevede il restauro dell’Anfiteatro Romano di Cagliari, probabilmente risalente alla fine del II secolo dopo Cristo, inserito in una valletta naturale alle pendici del colle di Buon Cammino. Grazie alle risorse del PN Metro Plus il Comune di Cagliari ha ritenuto opportuno provvedere alla rigenerazione di questo sito archeologico, chiuso al pubblico dal 2011, con la realizzazione di un sistema organico per le visite, un’azione che preveda la comunicazione dei contenuti e la realizzazione di un’area per spettacoli con il collegamento all’orto botanico.

Il restauro e la valorizzazione dell’intero sito intendono puntare in estrema sintesi su sicurezza, fruibilità e nuove funzionalità. L’intervento prevede un investimento complessivo di 4 milioni di euro, finanziati sulla Priorità 7 del Programma che si concentra su azioni di rigenerazione urbana attraverso la promozione e lo sviluppo del patrimonio ambientale, culturale e naturale, valorizzando specifici siti di interesse e implementando l’offerta dei servizi in città. In questo quadro si inserisce il progetto di valorizzazione dell’Anfiteatro romano, un’area spettacoli dove potranno essere ospitati concerti, rappresentazioni teatrali, eventi culturali e spettacoli di luce e suoni, la creazione di nuovi percorsi di collegamento con l’Orto Botanico. L’obiettivo è trasformare il monumento in un polo culturale e turistico pienamente accessibile e sicuro anche per i disabili. L’anfiteatro potrà ospitare fino a 600 spettatori, ma l’estensione di ulteriori posti per spettatori potrà avere luogo una volta che sarà possibile realizzare anche la via di esodo contrapposta, a quella già in progetto. Dei 4 milioni a disposizione, circa la metà sarà destinata ai lavori di restauro, mentre una parte significativa delle risorse verrà utilizzata per le spese di sicurezza. Tra le voci di spesa ci sono anche i costi per la gestione delle indagini geognostiche e strutturali già effettuate, che hanno fornito dati fondamentali per la progettazione definitiva.

L’attuale stato di conservazione mostra strutture come le storiche gradinate in legno in condizioni discrete, in virtù del trattamento superficiale degli elementi strutturali principali. I segni di degrado sono riconducibili all’assenza di manutenzione e continua esposizione agli agenti atmosferici localizzati. Le azioni di restauro previste punteranno ad una riqualificazione funzionale e ad un risanamento conservativo nel rispetto del carattere e della sensibilità del sito. L’auspicio è quello di riaprire l’Anfiteatro al pubblico in tempi brevi, consentendo la fruizione del bene archeologico e di quella circostante con opportune azioni di comunicazione che producano interesse, supportando l’organizzazione di visite guidate turistico-culturali.

Anche lo spazio all’aperto verrà valorizzato con rappresentazioni teatrali e musicali ad hoc tramite l’utilizzo di una serie di allestimenti mobili con punti di ristoro e servizi correlati.

Il percorso archeologico si arricchisce inoltre della parte relativa all’Orto botanico prevedendo l’unificazione dei due comparti confinanti e fino ad oggi separati solo da un muro e da un breve dislivello di quota.

Nel rispetto dell’architettura del Programma, il progetto è collegato e sinergico agli altri interventi della Priorità 7- Rigenerazione Urbana , in particolare con quelli dedicati alla riqualificazione, protezione, sviluppo e promozione dei beni turistici e del patrimonio culturale consolidato o da consolidare per creare nuove centralità e migliorare i servizi ad esso correlati.