Obiettivo specifico: RSO4.3. – Promuovere l’inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, incluse le persone con bisogni speciali, mediante azioni integrate riguardanti alloggi e servizi sociali.
Contrastare le diverse forme di esclusione sociale nelle città medie RMS (Regioni Meno Sviluppate) individuate attraverso una mappatura che si basa su un indice di disagio socioeconomico che prende in considerazione il tasso di disoccupazione, il tasso di scolarizzazione e l’indice di dipendenza strutturale.
L’obiettivo viene perseguito attraverso la sperimentazione di progetti di riqualificazione e rigenerazione fisica a forte componente sociale, quali, ad esempio, nuove forme di abitare, fondate su collaborazione, solidarietà e pratiche di sostenibilità, gestione condivisa e cura di spazi collettivi, cosiddetti beni comuni e, in ambito professionale, offrendo nuovi spazi di coworking, formazione, incontro e scambio di competenze attraverso interventi di carattere infrastrutturale sugli immobili e più in generale sugli spazi pubblici.
In questo quadro, innescare processi di partecipazione alla gestione dei servizi sociali ed abitativi e percorsi di manutenzione e uso collettivo degli spazi pubblici diventa una delle forme di presidio della comunità locale per la rivitalizzazione del contesto economico e sociale. In certi contesti, anche le scelte condivise per migliorare la gestione del quartiere, favorisce la riappropriazione degli spazi da parte della popolazione locale, alimenta il senso di appartenenza e dunque di cura e di rispetto delle regole comuni condivise.
Attraverso questo obiettivo specifico sarà possibile sostenere diverse tipologie di interventi, di cui si riportano di seguito alcune esemplificazioni:
- Realizzazione, riqualificazione e recupero di alloggi rivolti al contrasto del disagio abitativo, ristrutturazione e rigenerazione di strutture rivolte all’accoglienza di persone in condizione fragilità sociale, con particolare attenzione alla deistituzionalizzazione. In questa ottica il Programma non finanzia strutture di assistenza residenziale e gli interventi in materia di alloggi sono conformi al principio di non segregazione;
- Riqualificazione e recupero di immobili e spazi aperti da adibire a spazi comuni, per attività di inclusione e innovazione sociale comprese eventuali attività preliminari di animazione e progettazione partecipata degli spazi per far emergere istanze e favorire la riappropriazione dei luoghi, anche con riferimento al coinvolgimento della società civile (persone, gruppi informali, associazioni, scuole, ecc.) nel successivo utilizzo e nella cogestione degli spazi.
Gli interventi finanziati sono integrati con altre misure finanziate anche attraverso il FSE+, ad esempio nei settori dell’istruzione, dell’occupazione, della sanità e dell’assistenza sociale, sono istituiti nell’ambito di un approccio a lungo termine all’inclusione nella società (approccio integrato) e contribuiscono alla riduzione della segregazione spaziale e alla tutela dell’uguaglianza, dell’inclusione e della non discriminazione.
La strategia del Programma garantisce per tutti gli obiettivi specifici il rispetto dei principi di uguaglianza, inclusione e non discriminazione. Queste azioni sono inoltre specificatamente rivolte a target fragili della popolazione tra cui giovani, donne, persone oggetto potenziale di discriminazione. In questa ottica il programma assicura, con riferimento alla procedura di selezione delle operazioni, l’adozione di criteri che garantiscono i principi orizzontali comunitari. Inoltre, tutte le azioni di questa priorità prevedono interventi che possono avere effetti indiretti importanti sulla parità di genere, sulla non discriminazione e sulla riduzione delle disuguaglianze.
I destinatari
I destinatari sono i Comuni e le Pubbliche Amministrazioni, le comunità locali. I destinatari finali degli interventi previsti, intesi come fruitori degli spazi, sono le persone in condizioni o a rischio di povertà, compresi i cittadini di paesi terzi ed i beneficiari di protezione internazionale, vulnerabilità e di esclusione sociale, le organizzazioni della società civile, gli ETS, i gruppi informali di individui.