Un Gemello digitale per ogni città per un governo più facile dell’ambiente urbano. E’ questo il focus dell’incontro che si è tenuto il 6 ottobre nell’ambito della Milano digital week, organizzato dal Comune di Milano, un’occasione di confronto tra i diversi attori dell’ecosistema digitale e per il racconto di studi ed esperienze da parte di amministrazioni comunali, mondo accademico e fornitori.
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Esperienza valida di condivisione, best practice in corso di replicazione anche sul PnMetroPlus 2021-2027, è quell a sviluppata nell’ambito del progetto Urban Intelligent Science Hub for city Network del Poc Metro 2014-2020, (ambito 2), programma gemello del Pon Metro.
Il CNR inqualità di beneficiario e soggetto attuatore, ha raccontato l’intervento attraverso cui si propone un modello possibile di “intelligenza urbana” che grazie alla “duplicazione” virtuale delle città permette di gestire l’ambiente urbano e il processo decisionale sottostante, superando con capacità e competenze digitali avanzate, come l’intelligenza artificiale, le barriere tra i diversi settori per affrontare in modo integrato la complessità delle sfide future. L’approccio individuato consiste nel fornire alle città gli strumenti digitali necessari per analizzare in modo completo la realtà urbana,supportando così il processo decisionale nella pianificazione e nella gestione delle città con il fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
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Il Direttore della direzione innovazione tecnologica e digitale del Comune di Milano, Guido Arnone, aprendo i lavori, ha sottolineato la rilevanza dell’incontro rispetto al crescente interesse in relazione agli effetti che un gemello digitale può avere sulla quotidianità del vivere urbano.
Gli accademici che si sono susseguiti hanno cercato di fornire una definizione di “gemello digitale” mettendo in evidenza: l’approccio metodologico, la “qualità” del dato, la logica incrementale e uso di tutte le potenzialità offerte dall’Ict.
Le città di Bologna, Cagliari, Catania e Genova, nell’ambito del Pon Metro 2014-2020 hanno raccontato il loro cammino verso lo sviluppo di un gemello digitale, attraverso interventi dedicati ad uno o più ambiti specifici. Le diverse esperienze maturate, vanno dalla raccolta e consolidamento dei dati, sino a giungere ad una declinazione tematica degli stessi.
Le imprese presenti hanno rappresentato gli utilizzi possibili delle Ict applicati a casi internazionali in cui le stesse creando il “doppione” del mondo reale, permettono un governo della città più oggettivo e pertinente.
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Leila Pavone, responsabile del board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale del Comune di Milano, proposto la costituzione di un gruppo di coordinamento tra le città metropolitane sul tema. A conclusione dell’evento, l’arch. Bruno Monti del Comune di Milano ha evidenziato come la transizione verso il gemello digitale della città abbia bisogno di un ripensamento della macchina amministrativa che sia in grado di affrontare questa nuova sfida e come si possa parlare di indice di maturità del gemello digitale della Città, in base ai diversi passaggi da affrontare (capture, visual, analytical, real time, semi autonomous, fully autonomous) per un pieno dispiegamento sul territorio urbano.