La valorizzazione del tratto di illuminazione pubblica “Porto fenicio” a Palermo. Dal risparmio energetico alle fonti rinnovabili, il Pon Metro sempre più Green

L’esperienza capitalizzata dal Pon Metro 2014-2020 durante il percorso attuativo, dimostra la sensibilità del programma verso la sostenibilità e l’ambiente declinata in interventi multisettoriali per la mobilità, la rigenerazione urbana, la riqualificazione energetica. In merito a questo ultimo ambito l’azione si è concentrata: sull’illuminazione pubblica con l’adozione di soluzioni tecnologiche volte a ridurre i consumi energetici, promuovendo installazioni di sistemi automatici di regolazione (sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di telegestione energetica della rete); sul risparmio energetico negli edifici pubblici attraverso attività di promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche. Sono stati portati a termine  interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici per i quali è stata predisposta l’installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici.

Un esempio tra gli altri, di progetti realizzati e conclusi in merito alla riqualificazione di impianti di pubblica illuminazione, con una conseguente e favorevole azione di rigenerazione urbana anche in termini di ricadute positive sulla sicurezza pubblica, è l’intervento “Luci sul mare – Valorizzazione del tratto “Porto Fenicio” del Comune di Palermo. L’impianto interessato riguarda un tratto ad alta intensità di traffico, davanti il Mercato Ittico prospiciente la passeggiata a mare, denominato Foro Italico, e quello antistante Villa Giulia fino a Piazza Tredici Vittime, lungo la strada che conduce al Castello a mare fino al tratto iniziale di Via Cavour.

Grazie al progetto sono stati installati 164 sostegni, alti circa 8 metri fuori terra e disposti sullo spartitraffico centrale lungo Via Crispi. I sostegni presenti sono a singolo e doppio braccio, uniformando la scelta rispetto a quelli già presenti nelle aree limitrofe (Piazza Kalsa, Via Lincoln, Via Cavour) e utilizzati in tutto il centro storico.

I 259 corpi illuminanti installati, che fanno capo a 3 cabine elettriche dislocate in punti baricentrici dell’area, sono costituiti da un guscio superiore in alluminio a forma semi ovale e telaio a  campana in polimetilmetacrilato rigato trasparente, secondo il disegno originario, scelta che appare appropriata per facilitare gli interventi di manutenzione.

Anche l’area verde antistante è interessata dal progetto con l’installazione di 39 sostegni in ghisa alti circa 3,50 metri fuori terra, con lanterne a forma tronco-piramidale in fusione di alluminio,  già utilizzate nel vicino Corso Vittorio Emanuele e presenti in tutto il centro storico, ma a differenza di queste dotate di sistema di illuminazione a led. La collocazione all’interno delle aiuole non interferisce con l’illuminazione artistica delle mura, realizzata ripristinando e potenziando l’impianto preesistente costituito da 56 corpi illuminanti incassati a terra calpestabili e a led. Un sistema di controllo regola il flusso luminoso e consente la telegestione ai fini di un considerevole risparmio energetico. L’operazione complessivamente risulta ben inserita nel territorio, attenta al contesto ambientale e agli elementi storico-artistici.

L’armadio stradale ospita un sistema per la regolazione e la supervisione attraverso onde convogliate o ponti radio, in grado di leggere e memorizzare le grandezze elettriche memorizzando dati statistici, nonché di segnalare allarmi del quadro o provenienti dalle armature stradali. Il sistema è collegabile via rete ethernet o via GSM e tramite interfaccia web o tramite sms deve potere essere interrogabile.

Un interruttore astronomico crepuscolare è in grado di comunicare coi singoli punti luce in tempo reale, comandandone l’accensione, lo spegnimento o la dimmerazione, ricevendo le informazioni sullo stato della singola armatura.

L’intervento così completato garantisce una corretta illuminazione per i conducenti di veicoli e per i pedoni, un miglioramento della qualità della luce che consente significativi risparmi energetici, che, secondo gli indicatori previsti dal Programma, risultano ad almeno il 50%, corrispondente a 150 MWh/anno, rispetto ai valori di baseline.
Il risparmio energetico ottenuto si concretizzerà in termini economici e di riduzione delle emissioni annue di CO2 che si prevede saranno di circa 80 ton di CO2 equivalenti.

Secondo una logica di integrazione degli interventi, il progetto MOD-Energy finanziato con fondi POC Metro (ambito II), prosegue l’azione di quanto già realizzato attraverso il Pon Metro, applicando a scala dimostrativa un modello per le finalità di efficienza energetica, in grado di sfruttare le opportunità delle tecnologie digitali nei settori dello smart lighting e smart street basate sull’utilizzo di Big Data, realizzando un’operazione traversale con l’Asse 1 del Pon Metro focalizzato su azioni in ambito digitale.

In continuità con la passata programmazione, il Pon Metro Plus e Città medie Sud 2021-2027, verso l’approvazione finale della Commissione, si evolve amplificando ulteriormente la propria inclinazione Green. Non solo riqualificazione energetica di infrastrutture pubbliche e mobilità sostenibile, il Programma rafforza la propria architettura anche con azioni a supporto di edilizia pubblica a zero emissioni, Smart Grid,  promozione di fonti rinnovabili e autonomia energetica, interventi di economia circolare, adattamento ai cambiamenti climatici, alla prevenzione dei rischi e alla resilienza alle catastrofi, supporto alle infrastrutture verdi per rigenerare aree degradate.