WeMi, una piattaforma che permette di acquistare servizi da enti del Terzo settore e non solo

Una sfida innovativa che mostra risultati concreti. Grazie a WeMi (Welfare Milano) progetto Pon Metro Servizi di welfare collaborativo – Piattaforma digitale per i servizi domiciliari che ha a disposizione una dotazione finanziaria € 900.000,00 quasi del tutto utilizzata, ora l’offerta dei servizi welfare erogati dal Comune di Milano potrebbe  incontrare anche il welfare privato.

WeMi è una piattaforma digitale collaborativo connettiva che consente alla cittadinanza di accedere all’offerta di servizi domiciliari per la cura, l’assistenza e il sostegno sociale, anche connesso alla dimensione abitativa, sia individualmente sia secondo logiche di sharing welfare.

La Direzione Politiche Sociali del Comune di Milano ha voluto coinvolgere per i  servizi di assistenza e sostegno sociale sull’intero territorio milanese, la rete del Terzo Settore e l’ATS Città Metropolitana per l’integrazione delle prestazioni socio sanitarie. WeMi in sintesi è la prima piattaforma pubblica che aggrega l’offerta di servizi di welfare erogati dal Comune di Milano con una rete qualificata di associazioni, cooperative e imprese sociali del territorio.

Per i cittadini, la Piattaforma Digitale WeMi ha l’obiettivo di agevolare la ricerca e la fruizione dei servizi domiciliari forniti da enti qualificati dall’amministrazione. Per gli operatori qualificati, la Piattaforma mette a disposizione di cittadini e aziende i propri servizi e costituisce uno spazio di incrocio tra chi cerca personale qualificato e chi offre la propria professionalità. Per la comunità, sviluppa forme di Sharing Welfare, costruisce legami tra persone che hanno gli stessi bisogni e trova soluzioni da condividere: tra famiglie, tra gli inquilini dello stesso condominio, tra i lavoratori della stessa azienda o dove è più comodo. WeMi offre un marketplace che permette di conoscere e acquistare più di 300 servizi offerti da 53 enti del Terzo settore.

Le recenti dichiarazioni dell’assessore al Welfare Lamberto Bertolè sollecitano il privato verso WeMi, con un marketplace ancora più aperto: “Le società permettano ai loro dipendenti di usare i benefit aziendale sulla nostra piattaforma WeMi per assumere una baby sitter per la serata o pagare il corso di nuoto per i figli”. La piattaforma è costantemente integrata. È in uscita un nuovo avviso pubblico per la creazione di un catalogo specifico di attività (sociali, ricreative, sportive, culturali) per i minori. Sarà operativo entro giugno. I servizi potranno essere erogati gratuitamente o a pagamento. Il Comune, con uno stanziamento finanziato dall’iniziativa europea Urban Innovative Actions, metterà in piedi un sistema di voucher digitali – da 100 a 400 euro – da assegnare alle famiglie più fragili, con un Isee fino ai 27mila euro, per comprare le attività per i loro figli. L’offerta sarà comunque accessibile a tutti i milanesi che potranno acquistare le attività anche senza l’utilizzo dei contributi.

Non solo spazi virtuali ma anche fisici. Il progetto si è esteso con un sistema composto da 20 luoghi. E’ stato inaugurato lo Spazio WeMi Niguarda, nel Municipio 9, attivato proprio all’interno dell’omonimo ospedale, presso il Centro Spazio Vita Niguarda. Al suo interno saranno a disposizione incontri di arteterapia e domotica, attività ludico animative, bookcrossing, lo spazio chiocciol@ per il disbrigo delle pratiche digitali con il supporto di un operatore, il sostegno ai caregiver e altro. In corso di attivazione altri spazi WeMi distribuiti in quattro diversi municipi: oltre a WeMi Niguarda, ci saranno lo Spazio WeMi in via Pimentel nel Municipio 2, gli Spazi WeMi in via Monteoliveto e in via Cuccagna nel Municipio 4, gli Spazi WeMi in via Saponaro e via Giovanola nel Municipio 5 e lo Spazio WeMi in via Savona nel Municipio 6. Al loro interno sarà possibile avere informazioni e orientamento sui servizi di welfare cittadini pubblici e privati, ma anche ricevere un supporto nella presentazione delle domande per l’accesso ai contributi economici comunali per il sostegno a reddito e non solo, accedere a postazioni internet per il disbrigo di pratiche digitali o per la ricerca del lavoro, con il supporto di un operatore.

L’obiettivo degli Spazi è non solo agevolare l’accesso ai servizi per le famiglie, ma anche quello di favorire la creazione di reti e relazioni, anche in contesti condominiali o scolastici, anche per facilitare la conciliazione casa-lavoro. Tra giugno 2020 e marzo 2021, in piena pandemia, gli Spazi WeMi hanno accolto e orientato oltre 10mila cittadini.