Approvato il progetto esecutivo per la rinaturalizzazione e la messa in sicurezza della sponda destra del fiume Po nel tratto compreso tra corso Moncalieri 310 e la piscina Lido.
La spesa complessiva prevista ammonta a circa 5 milioni di euro finanziata attraverso il PN Metro Plus 2021-2027 e pianificata nell’ambito della priorità 2 – sostenibilità ambientale. Il progetto prevede la realizzazione di alcune opere di ingegneria naturalistica per la messa in sicurezza della sponda e la sua rifunzionalizzazione come area a verde, che sarà fruibile dai cittadini e percorribile a piedi o in bicicletta.
Si tratta di un intervento di rinaturalizzazione e valorizzazione ecologica, come previsto dal Programma, che intende ristabilire l’equilibrio ecologico e restituire alla città anche un nuovo itinerario per il tempo libero, valorizzando l’ambiente fluviale. Il progetto si inserisce come completamento delle progettazioni del PNRR, relative al ripristino della navigazione sul Po e la riqualificazione del Parco del Valentino. Per partire con i cantieri si dovrà attendere il termine della procedura di gara per l’affidamento ed una ipotesi di inizio lavori per la prossima primavera. Il progetto prevede la realizzazione di una passerella pedonale sul Rio Pattonera, con strutture di rinforzo a monte e lavori di riprofilatura del terreno, a valle. Sulla sommità spondale verrà realizzata una pista ciclopedonale lunga circa 600 metri, con pavimentazione naturale di tipo calcestre e illuminazione a led a basso impatto ambientale. Il tratto interessato sarà oggetto di un intervento di rinaturalizzazione, per riportare l’area alle condizioni naturali o seminaturali, mentre in alveo saranno posati massi per contrastare l’erosione fluviale.
L’intervento dimostra come la riqualificazione urbana possa coincidere con i criteri di tutela dell’ambiente e la promozione di una mobilità sostenibile. Torino punta a ridefinire la propria identità, abbracciando il Po non solo come risorsa naturale ma come cuore pulsante della vita cittadina. In linea con l’architettura del Programma le infrastrutture verdi costituiscono una rete di aree naturali e seminaturali da difendere perché in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi, riducendo l’inquinamento dell’aria.
Le aree che il Programma interessa relativamente a questa tipologia di azioni possono prevedere la rinaturalizzazione e potenziamento della componente naturale in aree golenali fluviali o costiere urbane, vie d’acqua naturali e artificiali situate all’interno del tessuto urbano o del suo margine.