Si è chiusa la Riunione dei Ministri del G7, vertice focalizzato sui temi relativi allo Sviluppo Urbano Sostenibile, tenuta a Roma dal 3 al 4 novembre e conclusa a Palazzo Altemps, sotto la Presidenza italiana del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in luogo di Raffaele Fitto, assente per impegni legati all’insediamento della nuova Commissione europea, con il coordinamento del Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le sessioni di lavoro si sono sviluppate in continuità con le precedenti Presidenze, quella Tedesca nel 2022 e quella Giapponese nel 2023, sui temi delle città resilienti, città net zero, città circolari e non clima-alteranti, città giuste e inclusive, città digitali e intelligenti.
Nel programma della seconda e ultima giornata, le prime due sessioni sono state presiedute dal Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, dedicate ai temi delle “Transizioni globali e sfide comuni per lo sviluppo urbano sostenibile” e dei “Principi per le politiche di sviluppo urbano sostenibile”. La terza e ultima sessione è stata presieduta dal Ministro Piantedosi concentrata sull’ “Impegno e le azioni congiunte per lo sviluppo urbano sostenibile”
I temi chiave affrontati dal gruppo dei rappresentanti dei 7 paesi più industrializzati del mondo, tra cui Ministri, Commissario europeo, referenti dell’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), della Banca Europea per gli Investimenti e di Urban7, l’organismo di coordinamento delle città dei Paesi G7, si concentrano sulle sfide globali, come sostenuto dal Sottosegretario Wanda Ferro, relative al “cambiamento climatico, la crisi energetica, la sicurezza alimentare, le migrazioni, la decrescita demografica, la transizione digitale”.
I centri urbani ed i territori a questi strettamente connessi, sono chiamati a sostenere le tre transizioni: ecologica, sociale e demografica, digitale, sviluppando un linguaggio e una metodologia comuni, comprendendo le interconnessioni in atto.
Le soluzioni ruotano intorno alla costruzione di città circolari più resilienti, connessioni bilanciate tra aree urbane e rurali, predisposizione di alloggi accessibili, housing, implementazioni di servizi di base per migliorare la qualità e la quantità dei servizi, potenziamento di imprese e startup, supportando la pianificazione di città intelligenti nella prevenzione dai rischi ambientali e climatici.
La dichiarazione finale della Presidenza italiana affidata al Ministro Piantedosi, sintetizza i principali impegni condivisi e le azioni congiunte per affrontare le sfide globali concentrate sulle tre transizioni, evidenziando il valore della “governance “multilivello”, strumento idoneo alla collaborazione e alla definizione di strategie e individuazione di metodologie efficaci. Piantedosi sottolinea l’importanza delle politiche urbane integrate come strumento idoneo per individuare un linguaggio comune, “un approccio place-based”, che garantisce la conoscenza dei territori attraverso l’ascolto della popolazione, e la comprensione dei caratteri peculiari dei luoghi.
“Abbiamo ritenuto significativo chiudere con un impegno ad attivare, individuandole, delle possibili azioni comuni. Si tratta di un primo impegno concreto ad andare oltre le affermazioni di principio. Si riconosce come i nostri 7 paesi sperimentino sfide comuni, ma offrano spesso risposte diverse, legate alle specificità locali”, ha concluso Piantedosi.
I temi individuati sui quali intraprendere soluzioni sono:
- l’uso sostenibile delle risorse
- la riqualificazione energetica nelle aree urbane
- la questione dell’abitare, incluso il diritto alla casa
- la cultura come strumento di sviluppo economico e integrazione sociale
- la pianificazione e gestione delle smart city, e con esse i temi dell’intelligenza artificiale e delle piattaforme per la gestione dei dati
Gli esiti della Ministeriale saranno presentati al Word Urban Forum che si terrà presso il Cairo il 6 novembre per un nuovo confronto sulle città del futuro con molti altri Paesi. Il prossimo vertice dei Ministri del G7 è affidato alla Presidenza canadese nel 2025.