Dal 5 al 7 novembre la città di Torino ospita l’incontro-studio dal titolo “Ecosistema FSE+ SI, modello di collaborazione tra le principali parti interessate – analisi di un ecosistema locale di innovazione sociale urbana”, organizzato dal Centro di Competenza europeo per la Social Innovation, che ha il compito di supportare lo scambio di iniziative tra i vari stati e le attività di networking per la costituzione di Comunità di pratica sull’innovazione sociale.
L’occasione di riflessione e apprendimento si rivolge ali organismi del Fondo Sociale europeo Plus e i Centri nazionali di competenza (NCC), allo scopo di comprendere e analizzare i tipi di collaborazioni che creano e rafforzano gli ecosistemi di innovazione sociale, con particolare attenzione all’uso dei finanziamenti FSE+ e alle principali parti interessate ad interventi di Social Innovation che gestiscono o beneficiano del FSE+.
Torino produce da anni un ecosistema attivo verso interventi di innovazione sociale urbana, ancorato a livello locale. Attraverso il confronto tra le varie presentazioni e le visite ai progetti, verranno analizzati i diversi tipi di collaborazione tra gli attori coinvolti nelle pratiche di innovazione sociale, i loro ruoli e contributi, le sfide affrontate, nonché le soluzioni trovate e come adattarle in altri contesti per rafforzare la Ecosistemi SI.
Il PN Metro Plus sarà presente agli incontri in programma attraverso la partecipazione di Anna Bonaduce, project manager del Programma, direttamente coinvolta nelle attività relative al sociale, inclusione e innovazione. Nel corrente periodo di programmazione, il PN metro Plus intende mantenere ed evolvere l’approccio preesistente ereditato dal Pon Metro 2014-2020, anche alla luce dei relativi investimenti istituzionali amministrativi e operativi. Le risorse a disposizione sono 334 milioni di euro, di cui 246 a valere sul Fondo Sociale europeo e 87 milioni di euro sul Fondo europeo di sviluppo regionale. Sono state avviate e concluse attività di formazione e supporto per trasferire l’esperienza pregressa alle città di medie dimensioni delle Regioni meno sviluppate, identificate come Beneficiarie del Programma. Le città sono state selezionate in base alla loro dimensione e all’evidenza di criticità socio-economiche, coinvolgendo organizzazioni no profit e riattivando le comunità locali.