Tra le iniziative presentate dal Comune di Bari in occasione della Fiera del Levante (25 settembre – 6 ottobre) e nell’ambito di attività a supporto dell’economia urbana pianificate dall’Amministrazione, anche l’avviso del progetto “Un negozio non è solo un negozio”.
Fino al 30 giugno 2024 era possibile proporre e presentare progetti per tutte le micro e piccole imprese già costituite ed attive e in possesso dei requisiti richiesti. L’iniziativa finanziata con risorse PN Metro Plus e Città medie Sud 2021-2027 per un valore di € 2.329.322,00 intende infatti sostenere le attività commerciali sia con un contributo a fondo perduto fino a € 50.000,00, per progetti di sviluppo commerciale con impatto economico, territoriale, sociale e culturale, sia fornendo l’erogazione di servizi di informazione, accompagnamento, formazione e networking a supporto della progettazione, della realizzazione e del follow-up dei progetti di sviluppo commerciale.
I contributi sono erogati ai sensi del regime “de minimis” di cui al Regolamento UE 1407/2013 e concessi a seguito di procedura “a sportello” effettuata sulla base del possesso dei requisiti fino ad esaurimento delle risorse complessive a disposizione.
Un negozio non è solo un negozio sostiene gli esercizi di vicinato esistenti per investimenti e supporto alla gestione. In cambio, gli esercizi di vicinato e pubblici esercizi beneficiari di contributo, si impegnano a promuovere attività e servizi per migliorare il tessuto urbano e sociale della città.
Il progetto si inserisce all’interno dell’Azione rivolta all’Innovazione urbana, Priorità 1- Agenda Digitale, che mira a rivitalizzare i contesti produttivi sostenendo piccole realtà imprenditoriali locali, se necessario e strettamente funzionale alla tipologia di azioni messe in campo, anche attraverso la riqualificazione di specifici contesti urbani meno utilizzati.
L’obiettivo dell’intervento è sostenere l’economia di prossimità e promuovere il ruolo dei commercianti nella vita economica, sociale e culturale della città di Bari, intendendo supportare la fitta rete di scambi e di relazioni economiche e sociali strutturata attorno alle attività commerciali, artigianali e di servizi di vicinato. Negozi, mercati, laboratori, pubblici esercizi rappresentano anche una rete vitale di luoghi della comunità con varie funzioni, compiti sociali, culturali ed antropologici.
La piccola economia su strada messa a dura prova negli ultimi anni, necessita di interventi che sostengono il tessuto imprenditoriale dei territori, nelle polarità urbane, favorendo la ripartenza delle attività interrotte e l’avvio di nuove iniziative. Per una ripartenza le attività economiche ed i servizi dovranno offrire alti standard di sicurezza e protezione, sia per i consumatori che per i lavoratori, sapendo cogliere le opportunità di modalità alternative di organizzazione delle vendite, quali il commercio elettronico e la consegna a domicilio, in affiancamento al canale fisico tradizionale.
I progetti selezionati in particolar modo dovranno puntare a:
- promuovere la sostenibilità ambientale attraverso l’acquisto e la posa in opera di sistemi sicuri per la riduzione degli impatti ambientale
- garantire l’accessibilità degli ambienti attraverso interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche
- promuovere inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati
- favorire la digitalizzazione attraverso l’acquisto di tecnologia e servizi informatici e di comunicazione
- promuovere la cura e la valorizzazione dello spazio pubblico (elementi di arredo mobili, cura del verde di pertinenza, ecc.).
Per tutte le informazioni di dettaglio: qui