Un gemello digitale di una città consente la navigazione del territorio per ispezionare eventuali criticità valutando possibili interventi senza la necessità di effettuare ispezioni, identificando automaticamente lo spazio pubblico per poter intervenire tempestivamente.
Grazie al progetto Poc Metro 2014 – 2020 dal titolo “Urban Intelligence Science Hub for City Network”e al Cnr a cui è stato affidato il progetto, il Comune di Catania sperimenterà la tecnologia di un digital Twin.
Il 23 maggio scorso presso la sede dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, sono stati presentati i primi risultati del progetto che attraverso l’utilizzo di dati ambientali, geospaziali e climatici, consente la creazione di un modello digitale della città, rafforzandone la capacità analitica.
Il Comune di Catania, pioniere tra le altre amministrazioni, ha fornito l’esempio e dato l’impulso agli altri Comuni metropolitani, che hanno già manifestato l’intenzione di replicare il progetto personalizzandolo sulle proprie necessità, nell’ambito della programmazione del PN Metro Plus Città Medie Sud 2021-2027. Un cambiamento sostanziale che spingerà a rivedere i propri metodi di pianificazione “tradizionale”, alla luce di questa “innovativa duplicazione” che renderà più agevole la gestione della città attraverso la lettura di proiezioni, scenari e relative implicazioni dei cambiamenti.
Durante la presentazione del progetto pilota, in presenza dell’Autorità di Gestione Giorgio Martini, che ha introdotto l’incontro e ringraziato i presenti per l’ottimo lavoro svolto, sono state fornite le prime linee guida per la costruzione del gemello digitale, realizzate le prime attività di costruzione della replica 3D a nuvole di punti del centro cittadino, del sottosuolo e dei suoi impianti. È stato inoltre prodotto lo strumento che simula l’evoluzione del traffico cittadino al variare delle condizioni imposte al traffico.