Una trasformazione che renderà più vivibile la città attraverso un’ampia opera di forestazione urbana che interesserà Messina per 6 mesi. Con il progetto ForestaMe, che il Comune di Messina ha pianificato sull’Asse 6 del Programma, destinato alla Ripresa verde, digitale e resiliente e finanziato con risorse ReactEu, si punta alla riduzione delle emissioni di Co2 nel centro urbano, aumentando il livello di naturalità e la qualità urbana, con un’ innalzamento della resilienza del territorio agli stress ambientali. Gli effetti di questa piccola rivoluzione ambientale renderanno Messina la città più green d’Italia per presenza di patrimonio arboreo e floreale. L’operazione nel complesso si è resa possibile grazie al Pon Metro 2014-2020, e al finanziamento di 22 milioni di euro che, come prevede il React Eu devono essere spesi e rendicontati, tassativamente, entro dicembre 2023.
La tabella di marcia prevede l’attuazione di quattro interventi pilota. Il primo comporta la riabilitazione del Parco Aldo Moro, uno sperone di promontorio, detto colle dei Cappuccini, nel tratto compreso tra via Palermo e via Torrente Trapani, da tempo chiuso alla fruizione del pubblico, sebbene al suo interno si trovi un edificio destinato alle attività dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e la vestigia del “Forte Vivonne” un bene culturale di alto valore storico, artistico e documentario risalente alla fine del 600. I lavori del Parco Aldo Moro hanno preso il via e si prevede che saranno completati entro 3 mesi circa, per consentirne l’apertura già a fine estate.
La seconda azione è destinata alla riqualificazione dell’Asta fluviale a Gazzi, una delle 21 aste fluviali che incidono il territorio comunale dove si sviluppa tuta la varietà di elementi del paesaggio messinese. Il progetto per il quale si prevedono 260 giorni di lavori, si divide in 15 lotti esecutivi con una pluralità di interventi che agiscono nei seguenti sistemi territoriali:
- il nucleo extra urbano di Cumia Superiore (uno dei villaggi collinari messinesi che saranno oggetto di rinaturalizzazione a verde)
- gli ambiti antropici periurbani dei villaggi popolari Aldisio, Gescal e Bordonaro Case Gialle (che verranno attrezzati di nuove aree urbane, di slarghi e piazze a verde destinati al relax e alla socializzazione)
- il viale centrale (asta fluviale tombinata) nei cui contro viali verranno impiantate nuove alberature e create delle pause verdi
- le strade della zona industriale ex ASI posta a valle sulla sponda sinistra del torrente.
La Rinaturalizzazione a verde del borgo di Giampilieri è il terzo progetto che riguarda il verde di un villaggio all’interno del Comune, uno dei centri a borgo oggetto di fortissimi stravolgimenti conseguenti eventi alluvionali. L’intervento prevede la rinaturalizzazione con azioni di supporto alla messa a dimora di essenza arbustive e la sostituzione di pavimentazione con una drenante.
L’ultimo progetto prevede la Riqualificazione e realizzazione dei viali alberati del centro città, con tempi di realizzazione pari a 250 giorni, con un sistema di strade alberate che completano uno dei quadranti della città. Per facilità esecutiva è stato suddiviso in due lotti: – le vie poste a monte del viale San Martino; le vie poste a valle del Viale San Martino. Ogni lotto riguarda una scacchiera regolare di isolati circondati da marciapiede in cui verranno messe a dimora delle alberature. Le essenze preesistenti verranno riqualificate e ripristinate. Le alberature si svilupperanno lungo i due lati delle strade e tra queste verranno ricavati degli stalli di parcheggio la cui superficie sarà permeabile. Obiettivo conclusivo è lo sviluppo di una nuova visione del paesaggio, con cui si punta all’accrescimento della coesione sociale e della qualità della vita in questa linea di territorio.