Rigenerare territori con azioni di supporto che stimolino il tessuto sociale verso una maggiore coesione ed un impatto positivo è una delle “missioni” del Pon Metro, sulla quale la città di Torino è fortemente impegnata. Grazie ai fondi stanziati attraverso il React Eu, ulteriore bacino da cui attingere risorse per la ripresa post Covid a disposizione del Pon Metro 2014-2020 ed in particolare attraverso il progetto “React to Covid”, l’ex fonderia di via Foligno, complesso industriale realizzato tra il 1938 e il 1941 dall’architetto bulgaro Nicolaj Diulgheroff, unico esempio d’architettura futurista a Torino, sarà oggetto di una serie di iniziative a partire da martedì 8 novembre.
“React to Covid” prevede un sostegno finanziario di oltre un milione di euro su più progettualità a favore di idee proposte da Enti del Terzo settore in ambito culturale, che devono essere in grado di generare un impatto sociale positivo e quanto più duraturo sul territorio cittadino. Il progetto è inserito nell’Asse 6 del Pon Metro (Ripresa verde, digitale e resiliente) che contiene interventi che incidano: sui servizi digitali, sulla qualità dell’ambiente, lotta ai cambiamenti climatici, risparmio ed efficientamento energetico, miglioramento degli spazi urbani, rigenerazione di aree degradate, forestazione urbana, economia circolare, mobilità sostenibile, mobilità lenta (ciclabile e pedonale), infrastrutture sociali, valorizzazione dell’economia urbana e rilancio del potenziale turistico delle città.
Tra le proposte pervenute a seguito del bando rivolto al Terzo Settore il progetto Beecult, promosso dall’Associazione Beeozanam in collaborazione con Associazione Pigmenti, che si occupa di arte visiva e «muralismo urbano», Eri-European Research Institute onlus, che si occupa di progettazione europea nei settori dell’inclusione sociale, dell’ambiente e della formazione, l’Associazione Minollo, promotrice di percorsi di protagonismo giovanile e la compagnia teatrale Le due e un quarto, si occuperà della rinascita di Borgo Vittoria e Madonna di Campagna. Attraverso una rete di associazioni, realtà diverse spazieranno dal sociale alle arti con un calendario d’appuntamenti della durata di un anno.
Il territorio interessato è la periferia Nord di Torino, una zona piena di potenzialità ma anche di criticità, purtroppo ai margini delle grandi trasformazioni urbane degli ultimi venti anni.
Il progetto Beecult, nel concreto, incrocia arte, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. Dalle mostre d’arte agli spettacoli, alle proiezioni, agli incontri letterari, ai workshop su tematiche ambientali: la sfida è creare occasioni concrete di confronto sui temi dell’arte e dell’ambiente e coinvolgere il pubblico rendendolo protagonista attivo e attore consapevole di una nuova offerta culturale torinese.