Tre nuovi assi programmatici dedicati alla ripresa verde, digitale e resiliente e una dotazione aggiuntiva di oltre un miliardo di euro da investire nei prossimi due anni nei territori delle 14 città metropolitane del PON Metro.
È questa la sintesi della Decisione C(2021) 6028 del 9 agosto 2021 con cui la Commissione europea ha approvato le modifiche al Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020, inserendolo a pieno titolo fra i primi Programmi europei che hanno raccolto la sfida del React-EU, il meccanismo di assistenza alla ripresa per la coesione dei territori d’Europa previsto nell’ambito del Next Generation EU.
Con questo meccanismo, l’Unione europea ha messo a disposizione degli Stati membri circa 47,5 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi, da investire nella fase finale del ciclo programmazione della politica di coesione 2014-2020, per contribuire a superare gli effetti della crisi pandemica e rilanciare l’economia in un’ottica verde, digitale e di resilienza sociale e occupazionale. Risorse supplementari da investire entro il 31 dicembre 2023 che hanno visto l’Italia fra i primi Paesi assegnatari, con circa 13,5 miliardi di euro ripartiti nel quadro di programmazione definito con la proposta inviata alla Commissione europea lo scorso 9 aprile 2021 dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.
Esattamente a quattro mesi da quella proposta, con la Decisione assunta il 9 agosto dalla Commissione europea, il PON Metro ha di fatto portato a termine un intenso e partecipato percorso di co-progettazione per definire i fabbisogni delle città e programmare risorse addizionali pari a 1.120.070.283,00 euro rivenienti dalla quota italiana del React-EU. Un percorso che da oggi ufficializza l’affidamento al PON Metro non solo delle risorse aggiuntive, ma anche il compito di mettere in campo iniziative significative per la transizione verde e digitale e per il rafforzamento sociale ed occupazionale delle città metropolitane.
La Decisione della Commissione europea riconosce, di fatto, la validità dell’impianto programmatico messo in campo dall’Autorità di Gestione e dai 14 Organismi Intermedi, con la collaborazione del Dipartimento per le Politiche di Coesione, che prevede l’investimento delle risorse addizionali mediante due nuovi assi tematici (assi 6 e 7) e un nuovo asse di assistenza tecnica (asse 8).
Nello specifico, l’asse 6 (Ripresa verde, digitale e resiliente), finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, raggiunge una dotazione di 920 milioni di euro per realizzare interventi in diversi ambiti in grado di incidere sui processi di ripresa e trasformazione delle città. Fra questi: servizi digitali, miglioramento della qualità dell’ambiente, adattamento ai cambiamenti climatici, risparmio e efficientamento energetico, miglioramento della fruibilità degli spazi urbani, ripristino di aree urbane degradate, forestazione urbana, interventi di economia circolare, mobilità sostenibile, mobilità lenta (ciclabile e pedonale), infrastrutture sociali, valorizzazione dell’economia urbana e rilancio del potenziale turistico delle città.
L’asse 7 (Ripresa sociale, economica e occupazionale), invece, vede una dotazione di 80 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo ediretti a interventi diinclusione e rafforzamento sociale e occupazionale dei tessuti urbani, anche per consentire un incremento di quei servizi e di quelle iniziative di sostegno ai segmenti più fragili delle comunità, così fortemente colpiti e ampliati dagli effetti della pandemia.
Infine, con una dotazione di circa 120 milioni di euro provenienti in parte dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (84,3 milioni di euro) e per la restante quota dal co-finanziamento nazionale, l’asse 8 (Assistenza tecnica React-EU) mette a disposizione quelle risorse necessarie da un lato a favorire il funzionamento dei processi di monitoraggio, sorveglianza, comunicazione e valutazione dei progetti da mettere in campo e, dall’altro, a rafforzare e migliorare in modo durevole processi e competenze delle amministrazioni coinvolte nella realizzazione degli interventi.
Grazie ai tre nuovi assi e alla quota di risorse supplementari rese disponibili con React-Eu, dunque, il PON Metro registra una dotazione complessiva di oltre 1,99 miliardi di euro, di cui circa il 54% destinati alle città del Sud. Una sfida significativa non solo in termini di quantità di risorse disponibili e tempi per la realizzazione degli interventi, ma anche per qualità e opportunità nell’incidere sulla trasformazione dei contesti urbani del prossimo futuro.