Grazie al Progetto “Erogazione bonus per la fruizione di servizi di baby sitting”, finanziato dal PON Metro e dal PON Inclusione in favore dell’INPS, è possibile realizzare interventi a sostegno dei nuclei familiari particolarmente colpiti dall’emergenza socio-sanitaria in atto. Con la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa il 23 giugno 2021 tra le parti, che definisce gli obiettivi e le modalità di collaborazione e la finalizzazione del progetto, si dà ufficialmente il via alla rendicontazione sul Pon Metro del finanziamento dei Bonus Baby Sitting (BBS).
Il progetto infatti, con 106 milioni di euro finanziati dal PON Metro ripartiti tra tutte le Città metropolitane e con 320 milioni di euro finanziati dal PON Inclusione e ripartiti tra Regioni più sviluppate, in transizione e meno sviluppate consente di erogare buoni per servizi socioeducativi rivolti all’infanzia, in particolare i servizi di baby sitting.
Destinatari delle risorse sono le famiglie con figli di età non superiore a 12 anni e senza limiti di età per i minori con disabilità.
La misura per l’erogazione di bonus baby sitting si configura come spesa emergenziale anticipata a carico dello Stato, ma rendicontabile sui Programmi comunitari, in linea con le iniziative della Commissione europea CRII e CRII + di contrasto agli effetti della pandemia da Covid-19, secondo quanto previsto dall’art. 242 del DL “Rilancio” e dai successivi Accordi tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e le Amministrazioni Centrali e Regionali/Province Autonome titolari di Programmi cofinanziati dall’UE (c.d. “Accordi Provenzano” siglati nel corso del mese di giugno 2020).
Per poter rendere ammissibile questa spesa emergenziale, si è attivato un iter procedurale che ha reso necessaria una modifica del PON Metro, effettuata lo scorso anno con decisione C(2020)8496 del 27 novembre 2020, con l’inserimento dell’Azione 3.5.1 “Servizi di sostegno dell’emergenza sanitaria volte a limitare la diffusione del virus e limitare impatto economico e sociale su target fragili della popolazione”. L’azione prevede tra le tipologie di potenziali beneficiari anche “altre amministrazioni pubbliche ed enti pubblici anche a livello centrale, al Commissario straordinario per l’emergenza COVID-19 e alla struttura a suo supporto, con funzioni di coordinamento o delegate per legge – di misure d’emergenza per il contrasto della crisi sociale ed economica legata al Covid-19”, nonché la possibilità per l’Autorità di Gestione di selezionare gli interventi da ammettere al finanziamento.