Sono diciotto le “buone idee” innovative che si sono aggiudicate fino a un massimo di 25 mila euro di finanziamenti grazie al Pon Metro e al progetto Quartieri Connessi che il Comune di Milano ha deciso di riservare alle zone più svantaggiate della città: Bovisa, Corvetto, Giambellino, San Siro per supportare la nascita di imprese sociali proposte liberamente da cittadini di ogni età a condizione che rappresentino una progettualità utile e inclusiva.
Con Determinazione Dirigenziale n. 4934 del 25/06/2021 si è conclusa la selezione dei destinatari dei contributi previsti dall’Avviso pubblico #3 della Scuola dei Quartieri. Il bando prevede non solo delle “Borse di Progetto” ma anche dei servizi di affiancamento personalizzato. Tante le buon e idee dei vincitori della seconda fase del terzo Bando della Scuola dei Quartieri.
C’è “Ibrida“, la birra di quartiere che nascerà alla Bovisa dal pane invenduto nelle botteghe che andrebbe sprecato. La “biblioteca delle cose” dove prendere in prestito oggetti o utensili condivisi da chi vive nella stessa zona della città, ma anche da associazioni, commercianti e uffici. La sartoria “terapeutica” “Molce atelier” per le donne che hanno subito violenza. E quella sociale, “Gipsy cip”, che a Niguarda rimette in circolo i vestiti dei bambini ormai cresciuti, insegnando allo stesso tempo i segreti del cucito a chi non ha lavoro. C’è chi ha deciso di portare nei parchi e negli spazi aperti del quartiere la cultura della capoeira angola, e giovani psicologhe che si propongono di accogliere i bisogni degli adolescenti con un servizio di supporto psicologico multiculturale (italiano, inglese, rumeno e spagnolo) all’aperto, per contrastare l’isolamento sociale dell’emergenza Covid-19, il frequente abuso della tecnologia e fare da ponte con i servizi di zona. Il denominatore comune è aiutare le persone a far nascere progetti e servizi che siano utili alla comunità, ma che risultino differenti dall’offerta già disponibile sul mercato, anche in grado di autosostenersi. Le borse progetto serviranno ad avviare le start up e dar loro benzina almeno per il primo anno di vita. C’è una scuola di italiano gratuita per chi vive fra il Giambellino e Lorenteggio, “Telefono senza fili” pensata anche per creare una rete anche fra vicini di casa. Sempre per Niguarda ecco “Petnet“, per creare un network tra proprietari di animali, persone svantaggiate e professionisti che lavorano con gli animali. Si chiamerà invece “Dopolavoro?” il nuovo centro di arte e cultura per il Corvetto. “Metterà in discussione l’idea di tempo libero, proponendo un programma di formazione e autoanalisi popolare”.
Il Pon Metro attraverso queste progettualità programmate sull’Asse 3 del Programma destina attività e servizi tesi ad includere e supportare segmenti svantaggiati della società. Questo progetto integra tre diversi assi di intervento (asse 1 – digitale), asse 3 – (inclusione sociale) e asse 4 a sostegno della rifunzionalizzazione di strutture a valenza sociale) e prevede l’impiego delle risorse PON Metro per la riqualificazione di nove spazi inutilizzati o sottoutilizzati in condizioni di degrado che fanno parte del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Milano. Si tratta principalmente di portinerie o locali commerciali sfitti, diversificati tra loro per caratteristiche e metratura, presenti al piano terra di nove complessi residenziali collocati in ambiti periferici della città che presentano criticità e fenomeni di esclusione sociale. In ciascuno di questi locali sarà finanziato l’avvio dei progetti. Gli spazi riqualificati oltre a offrire nuovi servizi costruiti sui bisogni della cittadinanza dovranno anche fungere da punti di aggregazione locale e di accesso facilitato e guidato a una serie di servizi digitali destinati agli inquilini ERP sviluppati attraverso una nuova piattaforma digitale (azione PON MI1.1.1.a). I progetti finanziati dovranno mirare a:
• rafforzare la rete di vicinato e di quartiere, facilitando l’interazione con le diverse realtà locali che possono diventare soggetti promotori e moltiplicatori del progetto;
• attivare e coinvolgere la comunità locale attraverso progetti di economia di prossimità che possano innescare nuove opportunità e potenzialità fondate sulla condivisione e la reciprocità;
• abilitare target di soggetti svantaggiati attraverso la formazione professionale e l’inserimento lavorativo.
La realizzazione dei servizi descritti nella presente azione, avverrà all’interno degli spazi riqualificati con l’obiettivo di dare pieno accesso e sviluppo ai servizi digitali costruiti con l’ausilio dell’attuazione delle azioni PON MI1.1.1.a e MI4.2.1.a.