#Firenze, si conclude il piano di riqualificazione energetica della città con la nuova illuminazione del centro storico

Il centro storico di Firenze, e non solo, si illuminano di una luce nuova attraverso il Piano di riqualificazione energetica ed innovazione tecnologica nella illuminazione pubblica che ha previsto l’installazione di 30.000 luci a led, finanziato attraverso il Pon Metro e fondi del Comune di Firenze, messo a punto dalla Direzione Nuove Infrastrutture e da Silfi Spa.

Giunge al termine la programmazione di interventi che ha reso la città non solo ancora più suggestiva, dotando le proprie strade di una luce nitida ed efficiente, ma anche più sicura. Il miglioramento ottenuto dal passaggio della vecchia tecnologia all’uso delle lampade a led, consente di raggiungere standard di comfort visivo e di sicurezza stradale più avanzati. Migliorano infatti le condizioni del sistema della viabilità urbana determinato dall’adozione di livelli luminosi, più uniformi e coerenti con i differenti livelli di intensità di utilizzo della rete viaria. Il passaggio da una tecnologia superata, quella a vapori di mercurio, ad una più innovativa con l’utilizzo delle lampade a led consente inoltre un risparmio sulla bolletta energetica di 2 milioni di euro l’anno, riducendo le emissioni di CO2 di 2.200 tonnellate l’anno, in linea con una maggiore sostenibilità ambientale del servizio pubblico.

Concluse le installazioni dei nuovi punti luce a led nei quartieri 2, 3, 4 e 5, con gli ultimi 310 nuovi apparecchi di nuova illuminazione a led – di grande eleganza ed elevata tecnologia – ora anche le principali strade del centro storico fiorentino hanno un aspetto ancora più attraente. Via dei Calzaiuoli, Via degli Speziali, Via degli Strozzi, Piazza degli Strozzi, Piazza degli Antinori, Via Tornabuoni, Piazza Santa Trinita, Via Cavour, Via Martelli, fino a Piazza Santa Maria Maggiore e Piazza dell’Unità Italiana, aumentano il proprio fascino notturno con il passaggio dalla luce gialla-arancione delle vecchie lampade a vapori di sodio e mercurio alla luce bianca del led che migliora la visibilità oltre che la percezione della sicurezza dei cittadini. Grazie al Pon Metro, in concreto, l’innovazione tecnologica nella illuminazione pubblica prevede una riduzione del consumo energetico a Firenze secondo molteplici linee di intervento di riqualificazione energetica relative a: lampade ai vapori di mercurio; lampade ai vapori di sodio; lampade site in aree a verde/giardini; lampade ad alogenuri metallici con tecnologia al quarzo;
lampade ad alogenuri metallici con bruciatore ceramico.

La distribuzione dei nuovi corpi illuminanti è stata studiata con attenzione, dotando di una luce bianca calda molto uniforme le facciate dei palazzi che si trovano nel centro, attraverso la combinazione di ottiche di precisione e lieve satinatura del vetro. Gli apparecchi che sono stati installati sono inoltre dotati di un sistema di controllo a distanza, che permetterà di modificare l’intensità dell’illuminazione attraverso una apposita programmazione delle scene, proprio come avviene per le più recenti illuminazioni dei monumenti, aumentando così per cittadini e turisti la sensazione di sicurezza e bellezza delle nuove strade illuminate a led.

E’importante sottolineare come questo Piano relativo all’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica della città, pianificato attraverso l’Asse 2 del Pon Metro, si ponga anche in sinergia con l’Asse 1 del programma, dedicato ad interventi di digitalizzazione, per consentire la distribuzione capillare nel territorio dei servizi propri del paradigma Smart city (introdotto nello Smart City Plan) con la raccolta e il trasferimento dei dati necessari al funzionamento dei dispositivi di telecontrollo del territorio. I dispositivi illuminanti installati sono infatti predisposti per ospitare gli apparati di comunicazione dati necessari alla realizzazione di sistemi smart di gestione dei servizi urbani. La piena realizzazione del Piano di illuminazione consente inoltre l’incentivazione della mobilità ciclabile, migliorando la visibilità dei ciclisti nei possibili punti di conflitto con il traffico stradale.