#Roma, il Pon Metro accanto ai più fragili dove l’emarginazione è una realtà quotidiana

La storia di Massimo è la storia di tanti dimenticati, individui in difficoltà che per storie di vita diverse ma accomunate da uno stesso malessere profondo, trascorrono giorno e notte sulla strada. Il Pon Metro con gli interventi pianificati sull’Asse 3 – Servizi di inclusione sociale e sull’Asse 4 – Immobili  e Infrastrutture per il sociale, si rivolge anche a questi individui che, se sostenuti, supportati e riavviati verso un’esistenza dignitosa, possono riprendere in mano il proprio cammino.

Massimo è il protagonista del cortometraggio di Claudio Casale che ben racconta il cuore del progetto Pon Metro Interventi innovativi per le persone senza dimora, pianificato dall’amministrazione capitolina con tre diverse azioni: l’avvio e gestione di un “Condominio sociale” con 12 miniappartamenti assegnati, secondo la metodologia dell’Housing first;  un servizio di presidio itinerante che supporta gli emarginati sul territorio; l’attivazione in partenariato con un Ospedale di Roma di una struttura da 10 posti in locali adiacenti, a supporto di chi non è ancora in grado di recuperare un’autonomia. La dotazione finanziaria complessiva che il progetto ha a disposizione è di  € 909.985,00.

Il cortometraggio consente di entrare nel vivo delle attività del presidio itinerante della Sala Operativa Sociale (SOS) del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, attualmente affidato all’Associazione Arci Solidarietà onlus, che si muove sul territorio cittadino dove il fenomeno della marginalità è più esteso.

Grazie all’azione prestata da 3 operatori in esterno, a bordo un Camper appositamente attrezzato come presidio della Sala Operativa Sociale e 2 Operatori Socio Assistenziali coordinati da un assistente sociale, i servizi di pronto intervento a bassa soglia intervengono dove il disagio è più forte, per periodi che vanno da una settimana a un mese, operativo dai 5 ai 7 giorni per 9 ore al giorno in orari da determinare a seconda delle esigenze del territorio.

“Insieme all’Unione europea è stato possibile sostenere una serie di progetti a favore di alcune fasce particolarmente vulnerabili della popolazione cittadina: donne vittime o potenziali vittime di violenza, anziani in condizioni di fragilità e persone senza dimora”, spiega Cinzia Marani, Direttore della Programmazione e Progettazione del Dipartimento capitolino Progetti di Sviluppo e Finanziamenti Europei, a proposito dell’azione del Pon Metro che intende contribuire a restituire il passo a chi è rimasto più indietro.