Nel rispetto delle tematiche ambientali è arrivato il via libera dall’amministrazione comunale per l’approvazione definitiva del progetto per la costituzione di una infrastruttura composta da sistemi infotelematici per il controllo e la gestione del traffico pubblico e privato sulla rete urbana.
Firenze si doterà entro la fine del 2022 di uno “scudo verde”, che avrà come obiettivo principale la riduzione delle emissioni inquinanti all’interno del centro abitato, attraverso una regolamentazione della circolazione dei veicoli che entrano a Firenze ogni giorno basata sulla limitazione degli accessi per i mezzi più inquinanti. I risultati sono due: la diminuzione delle emissioni e del numero stesso dei veicoli. Si contano mediamente circa 600.000 city users a Firenze, a fronte di 380.000 residenti e circa 600.000 spostamenti giornalieri effettuati con veicoli privati.
ll Pon Metro partecipa al progetto con un investimento di un milione e mezzo di euro per l’approvvigionamento di una rete di dispositivi telematici di monitoraggio, controllo e comunicazione, che consentiranno di incrementare la conoscenza dei flussi verso il centro urbano di Firenze, la riduzione dell’afflusso dei veicoli più inquinanti e ingombranti e dell’utilizzo delle corsie preferenziali ai non autorizzati.
Con un investimento totale del progetto di 4 milioni e 400mila euro (2 milioni provenienti dal Patto per Firenze (fondi statali), 900mila da fondi comunali, verranno installati 81varchi telematici, di cui 78 in ingresso (numero suscettibile di ampliamenti) lungo il perimetro dell’area tutelata dallo Scudo Verde, utili al monitoraggio in entrata ed in uscita dal centro abitato, con la possibilità di verificare il rispetto delle deroghe temporanee concesse.
L’intervento pianificato sull’Asse 2 del Programma destinato ad azioni a supporto della sostenibilità dei servizi e della mobilità urbana, è in linea con la strategia del Pon Metro che identifica tra gli interventi prioritari l’integrazione dei dati e delle informazioni provenienti dai diversi sistemi sul territorio. Il passaggio dalla mobilità intesa in senso tradizionale all’infomobilità, consente di avere un controllo non solo sugli accessi, ma di velocizzare le percorrenze, facilitando la fruizione e riducendo l’impatto ambientale nella aree metropolitane.
Terminata la progettazione esecutiva, i passaggi successivi prevedono la gara per l’affidamento dei lavori entro il 2021 e la realizzazione entro il 2022.