Sono 19 i progetti attivi finanziati attraverso un’azione del Pon Metro rivolta alle aree più fragili della città di Bologna connotate da povertà educativa e sociale. A solo un anno dall’avvio del progetto Laboratori di Quartiere, pianificato dall’amministrazione comunale sull’Asse 3 del Programma – Servizi per l’inclusione Sociale, destinato a supportare l’inclusione e la coesione sociale, sono 5000 i giovani coinvolti in attività formative su arte, musica, teatro, danza, artigianato, nuove tecnologie e arredo urbano.
L’idea di base è stata utilizzare la cultura per includere e ridurre l’emarginazione sociale, attraverso il supporto del Terzo settore, di una rete sociale attiva, imprese e associazioni culturali come Musei, Biblioteche e Teatri, coordinati dal Comune di Bologna e Fondazione Innovazione Urbana. La Cultura, la rivitalizzazione di interessi e nuove attività sono le leve strategiche su cui si fondano i progetti, il comun denominatore per avviare formazioni e attività didattiche.
Ad oggi le Scuole di Quartiere hanno avviato azioni attraverso percorsi innovativi e inclusivi rivolti per esempio: alla scoperta della lettura come patrimonio personale di opportunità; al recupero di gap generazionali attraverso il coinvolgimento di 6 compagnie teatrali del territorio con laboratori anche online (vista l’emergenza Covid) con attività di formazione per l’uso piattaforme di videoconferenze e dei social network rivolte a registi e ad anziani; alla creazione di una collezione di abiti attraverso corsi, rivolti a 30 ragazzi e ragazze degli istituti professionali e tecnici, che guarda al futuro con il riuso e la scelta di materiali green.
Un’altra opportunità rivolta ad un target giovanile è online fino al 16 novembre attraverso il bando per “imparare” a sviluppare progetti innovativi. Grazie alla collaborazione del Comune di Bologna con la Fondazione per l’Innovazione urbana, si promuove un percorso di formazione e sviluppo di progetti ad impatto sociale, economico, ambientale e culturale dedicato al Terzo settore, alle comunità, alle reti e ai cittadini attivi del territorio.
La prima fase prevede la selezione per un massimo di 30 progetti inerenti a cinque aree tematiche considerate centrali per il futuro della città: sostenibilità ambientale, competenze digitali, servizi collaborativi, creatività urbana e benessere di comunità. La Scuola di azioni collettive affidataria dell’intervento Pon Metro, affiancherà i progetti selezionati con moduli di formazione e successivamente potrà sostenerli con finanziamenti fino a 30 mila euro per progetti strategici e fino a 5 mila euro per progetti sperimentali.