La situazione di emergenza sanitaria ed economica assume carattere di estrema drammaticità quando riguarda le fasce più deboli, senza tetto, individui e famiglie non in grado di provvedere al fabbisogno quotidiano. Il Comune di Catania sta intervenendo con azioni che necessitano di un rafforzamento e di un ampliamento rispetto a quanto già definito con il Pon Metro.
Nell’ambito del progetto Habito – Agenzia sociale per la casa, intervento ampio composto da una serie di azioni sociali con l’obiettivo di mantenere prioritario l’accesso ad una abitazione, per le famiglie e gli individui in condizioni di vulnerabilità sociale ed economica, secondo il paradigma Housing First, è stata definita la modalità di rilascio di un Buono Famiglia per i nuclei presi in carico dai servizi dell’Agenzia per la Casa.
La Giunta Comunale di Catania, ha infatti deliberato su proposta dell’assessore alle Politiche Comunitarie, Sergio Parisi, la modifica del piano operativo del Pon Metro, che tra le tante attività programmate prevedeva già l’attivazione del Buono Famiglia, come misura di supporto economico, integrata ad altri servizi attivi, per i nuclei familiari disagiati.
E’ ora attivo il numero telefonico 0957 422692 presso cui ricevere informazioni e chiarimenti per il rilascio. Il Comune di Catania prevede inoltre di estendere il Buono anche a persone che vivono in casa (non solamente a soggetti in condizioni di precarietà abitativa, sotto sfratto, etc.) che a causa dell’emergenza attuale, non possono permettersi di pagare l’affitto avendo perso il lavoro o dimostrando comunque di non poter provvedere ad un’autosufficienza economica.
Tramite Habito e le attività di coordinamento dell’Agenzia Sociale per la Casa sono stati individuati e messi a disposizione 50 posti letto, in diverse strutture cittadine destinate ai senza tetto, che saranno informati e sensibilizzati circa la necessità di dover dimorare presso queste strutture per evitare il contagio da Coronavirus. Un’equipe specializzata della Fondazione Ebbene, educatori ed operatori sanitari, effettuerà azioni di sostegno e controllo per l’opportuno trasporto, servendosi di unità di strada già disponibili, e permanenza nelle strutture.
Il Comune di Catania sta valutando in questi giorni di supportare ulteriormente il progetto Habito con l’aggiunta di altri 2 milioni di euro provenienti della riserva di efficacia del Pon Metro, ovvero quel “premio” ottenuto attraverso il raggiungimento dei target di spesa intermedi fissati dalla Commissione Europea, non solo per allargare la platea delle persone da supportare con il pagamento di affitti e utenze, ma anche per estendere il periodo di copertura. Una parte di queste risorse sarà utilizzata anche per sostenere la rete antiviolenza sulle donne, e per contrastare l’aumento del fenomeno generato dall’emergenza economica e sociale in atto.
Per agevolare le attività degli operatori sociali consentendo il lavoro in sicurezza in smart working, si prevede inoltre una distribuzione di schede telefoniche per non ostacolare o interrompere i contatti e le relazioni con gli utenti. E’ possibile che si provveda presto anche all’attivazione di corsi e-learning di formazione/tirocini, rivolti a chi ha perso il lavoro o agli utenti dell’Agenzia sociale per la Casa – Habito.
L’amministrazione comunale sta valutando il ricorso ai finanziamenti Pon Metro sull’Asse 4, servizi di inclusione sociale, per provvedere all’approvvigionamento di: mascherine, guanti, presidi medici, farmaci, disinfettanti per le mani (compresi i dispositivi di dosaggio) da installare negli alloggi, speciali lampade UV per controllare se le mani siano state adeguatamente pulite, indumenti protettivi per il personale sanitario, oltre all’attivazione di nuove figure di pronto intervento, quali infermieri e medici. Sempre attraverso l’Asse 4 si prevede l’attivazione di servizi di sanificazione periodica degli uffici pubblici, musei e impianti sportivi.
Infine, relativamente all’Asse 1– Agenda digitale metropolitana, rivolto al miglioramento dell’accesso alle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, si prevede l’utilizzo di circa 3 milioni di euro, della riserva di efficacia, per l’acquisto di soluzioni tecnologiche e piattaforme che consentano di trasferire totalmente in smart working tutti i servizi pubblici (quelli comunali in particolare), garantendo la piena continuità lavorativa da casa anche nei prossimi mesi.