Rigenerare spazi pubblici nelle zone più disagiate della città. E’ questo l’obiettivo dell’intervento che coinvolge l’ex Caserma Rossani a Bari, 30mila mq a disposizione per attività a valenza sociale. Grazie al progetto Pon Metro Spazi di Comunità e una dotazione finanziaria di oltre 10 milioni di euro, entro dicembre aprirà un polo moderno che ospiterà attività sociali, culturali, fornendo al quartiere uno spazio di aggregazione e incontro.
Nel corso della riqualificazione saranno realizzati soppalchi e ballatoi e utilizzate nuove coperture che consentiranno di rendere gli ambienti molto più luminosi, anche grazie ad una serie di aperture previste nelle coperture e nelle pareti. Presso la ex palazzina “Comando” che offre uno spazio di 1500 metri quadrati, si concentreranno le attività di studio e ufficio, con laboratori e sale riunioni..
Il progetto si sviluppa coerentemente ad altri interventi che fanno parte dell’Asse IV del Programma, rivolto ad azioni che puntano al recupero di Infrastrutture per il Sociale, sulle quali l’amministrazione della città sta investendo, e che si sviluppano in conseguenza di una strategia urbana che definisce gli step del processo di trasformazione lungo sette punti:
- Definizione di una visione di città e identificazione delle aree prioritarie di intervento
- Attivazione di programmi integrati di rigenerazione urbana
- Creazione di presidi socio-culturali e di innovazione sociale
- Adozione di incentivi al commercio, alle imprese sociali e culturali
- Mobilitazione degli attori sociali e delle reti collaborative
- Adozione di strumenti di civic engagement e di partecipazione
- Lancio di esperienze pilota di co-decisione
Come previsto dal Programma, ciascun intervento sullo spazio fisico sarà accompagnato da un percorso operato attraverso la partecipazione ed il confronto con i cittadini, attivando sul territorio forme di animazione culturale e di collaborazione, in linea con quanto disposto circa la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. I principali target di riferimento dell’intervento sono i cittadini residenti e le reti associative coinvolte.