Presentato a Gioia Tauro dal Presidente Conte, in presenza del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Peppe Provenzano, ed il Ministro della Scuola Lucia Azzolina, il Piano Nazionale per il Sud.
Il documento da oggi ufficiale, prevede oltre cento miliardi di euro in dieci anni per spingere gli investimenti e rendere attrattivo il Meridione, creando le condizioni per il conseguimento di standard nazionali ed europei per servizi essenziali ai cittadini del Sud, nei settori della scuola, giustizia, sicurezza, acqua e rifiuti, cura degli anziani e dei bambini, sanità, trasporto.
All’interno del Piano Nazionale per il Sud il Pon Metro è citato come una “buona pratica”, da riprendere e valorizzare anche nel prossimo ciclo di programmazione. “Gli esempi virtuosi nelle periferie urbane, che si sono consolidati intorno all’attuazione del Pon METRO 2014-20, ci inducono a proseguire con maggiore determinazione in questa direzione di rigenerazione democratica. Le sfide legate alla povertà nelle città, concentrate soprattutto nelle periferie sono state affrontate in Italia dall’importante sperimentazione del Pon Città Metropolitane che sta producendo esiti positivi ed innovativi nelle 14 città coinvolte, da Nord a Sud”.
Questi, alcuni stralci del documento ufficiale, nel quale si sottolinea l’azione del programma come funzionale per l’attuazione di interventi nei settori del digitale, della mobilità, del sociale. Il Pon Metro mostra un impatto positivo anche in relazione alla capacità amministrativa dei Comuni metropolitani, e alla loro efficienza attraverso un affiancamento costante ai territori e la conseguente costruzione di una rete tra città, con il trasferimento di un nuovo modello di governance.
Il futuro del programma appare ora più solido e anche impegnativo nella prospettiva di un rafforzamento della dotazione finanziaria per le 14 città, con adeguati investimenti anche verso temi ambientali, oltre che verso l’innovazione sociale ed il supporto a nuove realtà imprenditoriali. Diviene quindi centrale, non solo nell’ambito della Politica di Coesione, ma anche nella strategia politica nazionale, lo sviluppo e l’innovazione delle nostre città all’insegna della sostenibilità, mirata al miglioramento della qualità della vita nelle periferie e nelle aree marginali.
Il documento presentato dal Presidente del Consiglio supporta il modello Pon Metro e amplia il raggio di azione degli interventi non solo verso le Città metropolitane ma anche verso le città medie caratterizzate da aree di disagiate, da degrado fisico, carenza di servizi, illegalità diffusa. Altro aspetto vincente anche la co-progettazione con il terzo settore, l’approccio dell’innovazione sociale come fonte di risposte concrete attraverso il coinvolgimento del cittadino.