Ha preso il via il progetto di demolizione delle case baraccate sorte a seguito del terremoto del 1908 con l’abbattimento delle prime 34 costruzioni. Le baracche lasceranno spazio a un progetto di riqualificazione urbana, sulla Via Don Blasco, che vede impegnate più fonti di finanziamento, tra cui il Pon Metro, parte propulsiva dell’intervento, sia per l’individuazione e realizzazione di una soluzione per il reperimento di nuovi alloggi dove trasferire gli abitanti, sia per il supporto ai nuclei familiari e agli individui delle aree degradate per un reinserimento nella società, anche di tipo lavorativo, ove fosse necessario.
L’azione delle prime ruspe presso le “Case D’Arrigo” è partita il 27 gennaio alle 11.30 anche in presenza di Giorgio Martini, Autorità di Gestione del Pon Metro, oltre che del Sindaco Cateno De Luca, dell’Assessore comunale Carlotta Previti e dell’Assessore Regionale Marco Falcone.
Il contributo del Programma è stato possibile grazie all’integrazione di due progetti su due Assi differenti, uno rivolto al potenziamento degli immobili con valenza sociale (Asse 4), l’altro ad attività di accompagnamento, supporto, a favore di frange svantaggiate della società (Asse 3) nel caso specifico, la popolazione residente smobilitata.
Con il primo intervento il Comune di Messina ha potuto procedere all’acquisto di immobili attraverso le risorse dal progetto Pon Metro destinato al “Risanamento urbano ed abitativo” per un valore di circa 3,5 milioni milioni di euro. L’acquisizione si è resa necessaria a fronte di una indisponibilità del parco immobiliare pubblico per alloggi idonei e liberi da assegnare o riqualificare in tempi compatibili con quelli dell’attuazione dei progetti.
Con il secondo intervento, “Percorsi di accompagnamento” relativi all’abitare, si attivano servizi di vario genere in favore delle famiglie che da decenni vivono nel degrado. Secondo una valutazione dei fabbisogni connessi alla povertà abitativa si provvede all’attivazione di percorsi di supporto relativi al disagio economico, fisico, psicologico e socio-culturale.