#Reggio Calabria: Al via un bando per destinare apparecchiature tecnologiche di supporto per persone con disabilità

C’è tempo fino al 13 dicembre per rispondere all’avviso pubblicato dal Comune di Reggio Calabria (in alternativa ci si può recare presso il settore delle politiche sociali al CEDIR), per poter ricevere apparecchiature domotiche in grado di supportare famiglie e individui con disabilità e difficoltà motorie.

Attraverso il progetto Pon Metro Servizi Innovativi di supporto all’abitare, che si inserisce tra gli altri interventi previsti dalla città destinati a misure che supportano l’inclusione sociale di segmenti svantaggiati della società, singoli o nuclei familiari che per diverse ragioni, sanitarie, sociali, economiche, lavorative si trovano a vivere in condizioni di disagio, i destinatari dell’avviso potranno usufruire di due dispositivi domotici in comodato d’uso.

Grazie ad una dotazione finanziaria complessiva di circa 447mila euro prevista nel bando, saranno fornite apparecchiature moderne ed innovative in ausilio alle difficoltà quotidiane legate all’abitare e, successivamente, i soggetti selezionati ed i loro familiari saranno accompagnati nell’utilizzo della strumentazione ad un team tecnico che si occuperà di fornire supporto durante tutto l’anno per garantire il corretto utilizzo e funzionamento delle attrezzature.

I soggetti che saranno selezionati sono tra quelli affetti da SLA, non vedenti o ipovedenti, sordi o audiolesi, anziani ed infermi di età non inferiore ai 65 anni affetti da patologie croniche ed invalidanti, che generano disagi legati all’abitare. Le apparecchiature tecnologiche disponibili sono di diverse tipologie a seconda del disagio riscontrato: ausili per i trasferimenti, sollevatori, allarmi di sicurezza personale, strumentazione parlante di ampio genere per ipovedenti, protesi e telecamere esterne per audiolesi.

Questo progetto rientra in una serie di misure previste dal Pon Metro, in questo caso avvalendosi delle più moderne tecnologie, che perseguono il comune obiettivo di elevare la qualità della vita di coloro che manifestano difficoltà nella vita quotidiana all’interno della propria abitazione. Il fine ultimo del programma attraverso le azioni rivolte all’inclusione sociale (Asse 3) come in questo caso favorendo l’autonomia domestica e l’autosufficienza, è la riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo.