Nei primi 20 giorni dall’attivazione del progetto Emergenza inverno 2018/2019 a Venezia sono state accolte 75 persone, 61 uomini e 14 donne, con un’età media tra i 45 e i 50 anni.
L’assessore alla Coesione sociale del Comune di Venezia, Simone Venturini, ha fatto visita giovedì 20 pomeriggio alla struttura della Fondazione Casa dell’Ospitalità a Mestre per portare gli auguri di Natale dell’Amministrazione comunale agli ospiti e agli operatori delle unità di strada. E’ stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sull’avvio dell’Emergenza inverno 2018/2019, il dispositivo di accoglienza notturna invernale dell’Amministrazione comunale rientrante nel Progetto PON METRO.
Fino al 10 marzo 2019 l’Associazione Temporanea di Impresa costituita da Fondazione Casa dell’Ospitalità e Cooperativa Co.Ge.S Don Lorenzo Milani continuerà ad essere attiva sul territorio per far fronte all’emergenza del periodo invernale, garantendo accoglienza e interventi dedicati alle persone senza dimora del territorio veneziano.
Il monitoraggio diurno e serale delle unità di strada, che lavorano ogni sera tra Mestre e Venezia, consentirà un aggiornamento continuo delle situazioni di difficoltà e la verifica dello stato di salute delle persone più a rischio, anche grazie all’intervento del medico presente nell’equipe.
Grazie a questo monitoraggio è possibile offrire assistenza anche alle persone che rifiutano qualsiasi tipo di accoglienza, anche attraverso la distribuzione di materiale salvavita. Dall’1 dicembre ad oggi sono state distribuite centinaia di coperte, di scaldamani, di merendine e anche alcuni sacco a peli termici.
I posti letto a disposizione nella struttura di via Santa Maria dei Battuti sono 35 a notte, ma possono essere aumentati a fronte delle necessità. Al numero verde gratuito 800 589 266, attivo per segnalazioni da parte dei cittadini e richieste di intervento da parte delle persone in strada, sono arrivate 82 chiamate totali.
Particolarmente significativo infine è il dato relativo alla coperte donate da cittadini, alberghi e rete delle parrocchie, che sono state ben 300.