Spazi comuni di innovazione sociale, è questa la definizione per identificare i luoghi nei quali potenziare e integrare i servizi di prossimità a vantaggio di persone e famiglie in condizioni di difficoltà. Non una proposta ma una vera azione innovativa che arriva da Napoli attraverso la realizzazione di un progetto Pon Metro a valere sull’Asse 3 del Programma, dal titolo “Spazi per l’inclusione sociale”, che ora coinvolge l’intera cittadinanza attraverso una chiamata di idee. Fino al 9 aprile 2018 infatti, tutti i cittadini possono dare il proprio contributo nella definizione dei fabbisogni della città tramite la piattaforma presente sul sito istituzionale del Comune di Napoli.
Le idee progettuali che si sollecitano con questa chiamata di idee, potranno riguardare vari argomenti tra cui: la definizione e realizzazione di percorsi di accompagnamento al lavoro; la definizione e accompagnamento a percorsi di start up; esempi di animazione territoriale come la definizione di percorsi di recupero di luoghi; rafforzamento e trasferimento delle attività realizzate nelle aree bersaglio, attività di contrasto alla disoccupazione e ai fenomeni che ne derivano quali ricorso a usura e racket, al GAP (gioco d’azzardo patologico), in particolare giovanile; le azioni di contrasto allo spreco alimentare; le pratiche destinate alle donne; le attività contro la povertà minorile educative etc.
Durante la presentazione della chiamata di idee per la progettazione e l’avvio di uno Spazio di Innovazione Sociale che si è tenuta il 27 marzo a Palazzo San Giacomo presso la Sala Pignatiello, è stato specificato come il progetto persegua il principio della progettazione partecipata, che segue una logica di individuazione dei fabbisogni dal basso.
Il primo spazio di innovazione sociale sarà individuato nella Municipalità 6 di Napoli (Barra, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli). In una seconda fase si procederà verso una seconda sede a Scampia e un’altra nel centro storico, nel territorio della Municipalità 2.