Bari Innovazione Sociale, è questo il nome del padiglione dedicato al PON Metro che verrà inaugurato sabato 9 settembre durante la 81a edizione della Fiera del Levante, da Ludovica Agrò, Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. La Città di Bari si presenta ai visitatori per raccontare i progetti in corso e la trasformazione in atto. Dal 9 al 17 settembre sarà possibile infatti approfondire i temi ed i progetti del Piano Operativo che, con una dotazione finanziaria di € 86.230.000,17, si occupa di sviluppo urbano sostenibile concentrando gli interventi sui 5 Assi di riferimento del Programma: l’Asse 1 Agenda Digitale con risorse pari a € 13.355.518,60, l’Asse 2 Mobilità sostenibile con € 32.381.110,00, l’Asse 3 Servizi per l’inclusione sociale con € 21.168.337,50, l’Asse 4 Infrastrutture per l’inclusione sociale con € 18.075.034,07 e l’Asse 5 Assistenza Tecnica con € 1.250.000,00.
L’orientamento del piano operativo intende essere innovativo prevedendo un approccio agile ed efficace in cui il sistema metropolitano potenzia l’offerta dei servizi digitali adattandosi alle esigenze di coesione e integrazione sociale, abitabilità e mobilità. In questo contesto le soluzioni devono mantenere alto il livello di adattabilità e flessibilità, considerati i mutamenti ambientali, sociali ed economici.
Alla base del piano di sviluppo urbano della città c’è la riorganizzazione dei servizi su base territoriale attraverso tecnologie e infrastrutture innovative. Le grandi infrastrutture viarie cedono il passo ai servizi di trasporto pubblico, affiancati a quelli per la mobilità (tra cui bike sharing, car sharing), riuso di immobili pubblici e complessi di archeologia industriale piuttosto che nuove costruzioni, reti digitali e sistemi informativi di e-governement al posto dei tradizionali uffici e presidi fisici territoriali.
Tra i vari interventi presentati, il progetto BIS, che trae ispirazione dall’esperienza di Torino Social Innovation, prevede l’attivazione di nuovi servizi e la promozione di un’imprenditoria attraverso azioni di “innovazione sociale” basate sul paradigma delle 4 eliche (impresa, enti di ricerca, istituzioni e cittadinanza). Le misure all’interno del progetto prevedono tra le altre, esperienze di start-up di nuovi servizi di prossimità su scala territoriale da parte di collettivi giovanile e il “riuso creativo”degli spazi pubblici in abbandono.