Una discussione critica sulla nuova mappa dell’urbanità in Italia e sui fronti di innovazione per il progetto ed il governo delle politiche urbane. È questa la sintesi del seminario “Oltre La Metropoli”, dedicato alla presentazione del progetto di ricerca PRIN Postmetropoli, che si è tenuto mercoledì 8 marzo scorso presso l’aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università Roma TRE.
Al centro della riflessione le nuove questioni urbane che sembrano delinearsi in Italia: dalla densificazione dell’urbano alle dinamiche del consumo di suolo; dalle modifiche del rapporto fra dotazioni e flussi, agli effetti della transizione energetica e fino alle nuove pratiche dell’abitare e ai profili di mobilità. Tutti elementi che evidenziano la complessità dei fenomeni di urbanizzazione attualmente in atto nel nostro Paese ed affrontati nel progetto PRIN Postmetropoli coordinato dal Politecnico con il coinvolgimento dell’Università del Piemonte Orientale, del Politecnico, dello IUAV di Venezia, dell’Università degli Studi di Firenze, dell’Università di Roma La Sapienza, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Università degli Studi di Sassari
Un esito interessante della ricerca è la produzione di un “Atlante” dove sono contenuti i dati di base della ricerca e sono rappresentate le dinamiche di urbanizzazione più significative del fenomeno di urbanizzazione “post-metropolitana”.
Alla presentazione è seguita una tavola rotonda alla hanno partecipato tecnici e rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare del Dipartimento per gli affari regionali e del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, dell’Istat, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
In particolare, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, nella sua funzione di Autorità di Gestione dei Programmi operativi a regia nazionale PON Città Metropolitane e PON Governance, ha sottolineato l’esigenza di ridurre sempre più la distanza tra ricerca accademica e dimensione operativa “policy oriented” propria della politica di coesione. Come è emerso nel corso della discussione da questo punto di vista il Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 costituisce un laboratorio di sperimentazione operativa per la costruzione delle strategie delle città metropolitane sulla quale la ricerca può applicare i propri strumenti di analisi e verificare alcuni risultati acquisiti. Per questo si è ribadita la necessità di una cooperazione sempre maggiore tra istituzioni impegnate nella governance territoriale anche per la condivisione e lo sviluppo congiunto di piattaforme e basi di dati.